Continuano gli scioperi della fame dei prigionieri politici egiziani.
Numerosi attivisti politici, rinchiusi nelle carceri egiziane, da diversi giorni sono in sciopero della fame per protestare contro la negazione dei propri diritti fondamentali, in un momento in cui il presidente parla di dialogo nazionale con gli oppositori. A febbraio, 12 detenuti hanno iniziato un sciopero della fame per protestare contro il prolungamento della loro custodia cautelare oltre il limite legale di due anni. Tra essi spiccano l’attivista politico Abdel Rahman Tarek, il poeta Galal al-Behairy, in custodia cautelare da tre anni, e l’attivista politico Ahmed Maher, già capo dell’ufficio stampa del generale Sami Anan, ex capo di stato maggiore dell’esercito egiziano e candidato alla presidenza nel 2018. Un altro detenuto che aveva iniziato lo sciopero della fame, Walid Shawky, medico e figura di spicco del Movimento giovanile Sei aprile, è stato graziato ad aprile. (Al-Monitor)