Ultim’Ora – VI – 182 – Dehli e Prada ai ferri corti per i diritti sul disegno d’un sandalo tradizionale indiano.

Le primarie della sinistra hanno visto la candidata del Partito Comunista (PC), Jeannette Jara, netta vincitrice con il 60% dei voti. La candidata del partito Socialismo Democratico (SD), Carolina Tohá si è fermata al 28% (385.000 voti), un risultato ben al di sotto delle aspettative. Il Fronte Ampio (FA), rappresentato dal deputato Gonzalo Winter, ha raccolto un esiguo 9% dei voti, il che rappresenta anche una significativa battuta d’arresto per il governo stesso, considerando che il presidente Gabriel Boric è membro del Fronte Ampio (FA). [La Tercera]

La struttura, costruita per difendere i residenti ebrei della Cisgiordania, era equipaggiata con sofisticati e costosi sistemi di monitoraggio. [The Jerusalem Post]

Israele e Siria firmeranno un accordo di pace entro la fine del 2025.
Lo storico accordo normalizzerà completamente le relazioni tra i due paesi. [i24]

Case, scuole, ospedali e persone affamate in cerca di aiuti umanitari sono presi di mira da Israele, che coaì costringe migliaia di palestinesi ad abbandonare il nord dell’enclave. [Al Jazeera]

Le forze siriane hanno massacrato 1.500 alawiti. La catena di comando porta a Damasco.
Un’inchiesta di Reuters ha individuato 40 distinti siti dove si sono concentrate le uccisioni, i saccheggi e gli incendi dolosi durante i tre giorni di massacri settari seguiti a un’insurrezione del gruppo etnico-religioso fedele ad Assad. La catena di comando collega direttamente gli autori del massacro agli uomini che lavorano a fianco dei nuovi capi di Damasco. [Reuters]
Molti lavoratori agricoli americani sono nel paese illegalmente. Una forte riduzione del loro numero potrebbe avere un impatto devastante sulla filiera alimentare e sull’economia della cintura del mais. [Reuters]

Hong Kong: l’ultimo partito pro-democrazia si scioglie cedendo alla “pressione politica” di Pechino.
La Lega dei Socialdemocratici, uno degli ultimi partiti di opposizione di Hong Kong, ha annunciato lo scioglimento dopo 19 anni di attività, a causa della “enorme pressione politica” nel contesto del crescente assedio autoritario imposto dalla Legge sulla Sicurezza Nazionale. È il terzo grande partito di opposizione a sciogliersi quest’anno per evitare gravi “conseguenze” per i suoi iscritti. [Taipei Times]

Il Partito Comunista Cinese conta 100 milioni di iscritti. Molti lo fanno per la carriera.
In Cina, essere iscritti al partito non è necessariamente una questione di ideologia o di lealtà al presidente Xi Jinping. L’adesione al partito costituisce solo una tappa verso un reddito sicuro e a vita nella pubblica amministrazione o in un’impresa statale. [The Wall Street Journal.]

La Cina reprime le scrittrici di letteratura erotica omosessuale.
Almeno 30 scrittrici, quasi tutte ventenni, sono state arrestate in tutto il paese da febbraio. Molte sono in libertà su cauzione o in attesa di processo, ma alcune sono ancora in carcere. Tutte avevano pubblicato le loro opere su Haitang Literature City, una piattaforma ospitata a Taiwan, nota per il suo “danmei”, il genere del cosiddetto amore tra ragazzi e della letteratura erotica. [South China Morning Post]

Dopo aver vissuto in esilio dal 1959, il Dalai Lama ritiene che il suo successore debba provenire dalla diaspora che vive al di fuori del repressivo controllo cinese. [The Times]

Santos Cerdán è accusato di associazione per delinquere, corruzione e traffico di influenze. [El Mundo]

A differenza del diritto penale, gli accusati di reati civili non hanno diritto all’assistenza di un avvocato.
Il promemoria invita gli avvocati del dipartimento ad avviare procedimenti civili per revocare la cittadinanza statunitense a chiunque si sia “procurata illegalmente” la naturalizzazione o che l’abbia ottenuta “occultando un fatto materiale o mentendo volontariamente”. La decisione potenzialmente interessa circa 25 milioni di cittadini statunitensi immigrati nel paese, ma nati all’estero. [The Guardian]

Un nuovo modello di sandali con le dita scoperte ha scatenato un putiferio tra artigiani e politici indiani a migliaia di chilometri dalla passerella italiana. Le immagini della sfilata di Prada, tenutasi a Milano lo scorso fine settimana, mostravano modelle che indossavano sandali in pelle con un motivo intrecciato che ricordava le pantofole Kolhapuri, con motivi risalenti al XII secolo. [The Hindu]
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