Durante la cerimonia di ringraziamento tenutasi nella cattedrale di Buenos Aires, alla presenza del presidente Milei e di tutto il governo, l’arcivescovo Jorge García Cuerva ha schizzato un duro quadro della situazione politica e sociale e criticato i discorsi d’odio, invitando al dialogo e all’unità nella diversità. Il discorso del prelato contrastava fortemente con l’atteggiamento di Milei, il quale, entrando in chiesa, si è rifiutato di salutare la vicepresidente Victoria Villarruel e il capo del governo cittadino, Jorge Macri. [Página|12]
Il fallimento del varo è stato un momento umiliante per Kim Jong Un, alimentando il timore che i responsabili possano essere giustiziati. [The Telegraph]
Decine di migliaia di persone sono scese in piazza a Varsavia a sostegno dei due candidati rivali alle elezioni presidenziali polacche della prossima settimana. Il primo ministro Donald Tusk spera che il sindaco liberale di Varsavia, Rafal Trzaskowski, riesca a subentrare al posto di Andrzej Duda, il presidente nazionalista che ha posto il veto su molti dei suoi tentativi di riformare in senso democratico il sistema giudiziario. [Reuters]
Le autorità svizzere stanno valutando l’apertura di un’indagine giudiziaria sulle attività della Gaza Humanitarian Foundation (GHF), un’organizzazione finanziata dagli Stati Uniti, ma registrata in Svizzera, che dovrebbe supervisionare la distribuzione degli aiuti nell’enclave palestinese. La decisione arriva dopo che una ONG svizzera ha presentato una richiesta di indagine sul piano di aiuti della GHF, cui le Nazioni Unite si sono opposte perché non imparziale né neutrale, cosa che costringerebbe a ulteriori esodi forzati. Questa settimana, Israele ha consentito la ripresa limitata di aiuti umanitari, bloccati dal due marzo. [Reuters]
Libano: isolato e indebolito, Hezbollah trova sostegno nel voto locale.
Mentre crescono le spinte per un disarmo totale, per Hezbollah, il voto locale è stato più importante che mai. IL tasso di partecipazione alle elezioni comunali nel Libano meridionale è stato del 37%, inferiore al 48% delle elezioni del 2016. Le liste Amal-Hezbollah sono state elette senza alcuna opposizione in 102 comuni su 272. Nei villaggi in cui erano presenti più formazioni, le liste sostenute da questi due partiti hanno vinto, ma con alcune significative eccezioni. Hezbollah, ad esempio, ha perso a Deir Zahrani, dove è stato eletto un indipendente. [L’Orient-Le Jour]
Secondo un servizio di Channel 12 News, mesi fa, David Zini aveva criticato l’allora capo di stato maggiore delle IDF, Herzi Halevi, per la sua posizione sulla questione degli ostaggi, affermando che “dava priorità al ritorno degli ostaggi piuttosto che alla distruzione di Hamas”. Fonti della difesa temono che la nomina del capo dello Shin Bet sia solo l’inizio. Netanyahu potrebbe intensificare ulteriormente la sua pressione, provocando uno scontro con l’Iran, a meno che Donald Trump non intervenga per frenarlo, come ha fatto la scorsa settimana sugli aiuti a Gaza. [Haaretz]
Alain Berset afferma che nessuna magistratura dovrebbe subire pressioni politiche, dopo l’intervento di nove paesi sulla questione dell’immigrazione. [The Guardian]
“Una malattia autoimmune”: come Trump sta rivoltando la democrazia americana contro sé stessa.
A differenza di autocrazie come la Russia o la Cina, gli Stati Uniti hanno forti barriere liberali per prevenire una dittatura. Trump ha un piano per smantellarle. [The Guardian]
La segretaria ai trasporti Heidi Alexander elogia “l’azzeramento culturale”, sebbene il primo servizio ferroviario della South Western Railway parta con autobus sostitutivi. [The Guardian]
India: una nave portacontainer carica di “merci pericolose” affonda al largo del Kerala.
La nave, i cui 24 membri dell’equipaggio sono stati tratti in salvo, trasportava 640 container, 13 dei quali contenevano merci pericolose. La MSC ELSA-3, una nave cargo lunga 184 metri battente bandiera liberiana, era partita dal porto di Vizhinjam e si dirigeva a Kochi nello stato del Kerala. [The Hindu]
La costruzione di nuove vie d’acqua artificiali mira a integrare le economie dell’entroterra con le regioni costiere più ricche. Il nuovo canale sarà lungo 767 chilometri e collegherà il centro minerario di terre rare della provincia di Jiangxi con la potente costa orientale dello Zhejiang. Il canale fa parte di un mega-progetto volto a collegare Guangdong, Jiangxi e Zhejiang via acqua. L’investimento è stimato in 44,4 miliardi di dollari, quasi tre volte quello del ponte Hong Kong-Zhuhai-Macao. [South China Morning Post]
La Cambogia ospita la rete criminale più potente del mondo.
Phnom Pneh sta diventando la captale di un’economia globale alimentata dalla criminalità organizzata cinese. Mentre Myanmar e Laos vantano imponenti economie basate sulla truffa, la Cambogia è diventata l’epicentro globale assoluto della frode transnazionale di nuova generazione. Le attività illegali della rete cambogiana minacciano la stabilità economica e politica globale, afferma in un suo rapporto Jacob Sims, esperto di criminalità transnazionale. [South China Morning Post]
Mentre Trump monetizza la sua presidenza, il suono dei dollari copre le voci di protesta.
Quando Hillary Clinton era first lady, scoppiò un putiferio per le notizie secondo cui avrebbe guadagnato 100.000 dollari da un investimento di 1.000 dollari in futures sul bestiame, fatto una dozzina di anni prima che suo marito diventasse presidente. Trentun’anni dopo, a conclusione di una cena a Mar-a-Lago, Jeff Bezos ha accettato di finanziare un film promozionale su Melania Trump che, a quanto si dice, intascherà per questo 28 milioni di dollari, 280 volte il denaro guadagnato da Clinton, ma nessuno se n’è accorto. Ora, la famiglia Trump e i suoi soci commerciali hanno incassato 320 milioni di dollari in commissioni da una nuova criptovaluta, hanno mediato accordi immobiliari all’estero per miliardi di dollari e stanno aprendo un club esclusivo a Washington chiamato “Executive Branch”, con un costo di iscrizione di 500.000 dollari a persona, tutto solo negli ultimi mesi. Ma nessuno si strappa le vesti. [The New York Times]
Il punteggio di affidabilità di oltre due milioni di americani è stato improvvisamente abbassato dai ritardi nei pagamenti dei prestiti studenteschi. Ora queste persone fanno fatica a gestire prestiti più costosi e l’incertezza del mercato immobiliare. [The Washington Post]
Il programma “Canada Leads”, lanciato ad aprile, spera di promuovere la prossima generazione di innovatori attraendo esperti di biomedicina all’inizio della loro carriera dal sud del confine. La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen ha, dichiarato che l’Unione Europea intende “sancire la libertà di ricerca scientifica per legge” e ha parlato del lancio d’un programma “Scegli l’Europa per la scienza”, in fase di elaborazione ancor prima dei tagli dell’amministrazione Trump. L’Università di Aix-Marseille, in Francia, a marzo ha avviato il programma “Un posto sicuro per la scienza”, impegnandosi ad “accogliere” scienziati statunitensi che “potrebbero sentirsi minacciati o ostacolati nelle loro ricerche”. Il “Global Talent Attraction Program” australiano, annunciato ad aprile, promette stipendi competitivi e pacchetti di aiuti per il trasferimento. [Associated Press]
L’elezione di papa Leone XIV come primo capo della Chiesa cattolica nato negli Stati Uniti ha sollevato una domanda estremamente rara e legalmente spinosa sulla posizione giuridica di un cittadino americano diventato capo di uno stato straniero. Normalmente, gli americani che lavorano per governi stranieri non perdono automaticamente la cittadinanza. Tuttavia, il dipartimento di stato americano afferma sul suo sito web che potrebbe “riesaminare attivamente” lo status di cittadinanza degli americani che “ricoprono la carica di capo di stato straniero, capo di governo straniero o ministro degli esteri”. La Corte Suprema degli Stati Uniti, tuttavia, in una sentenza del 1980, ha stabilito che gli americani non possono essere privati della loro cittadinanza a meno che non vi rinuncino. Come ha fatto Boris Johnson, cittadino statunitense per nascita, che ha rinunciato alla cittadinanza statunitense quando è stato eletto primo ministro della Gran Bretagna. [Associated Press]
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