Ultim’Ora – IV/289 – Un vescovo membro del comitato di redazione del sinodo apre alle donne diacono.
Ultim’Ora – IV/289 – Un vescovo membro del comitato di redazione del sinodo apre alle donne diacono.
Il Solimões, l’impetuoso affluente che dettava il ritmo di Manaus, sembra una distesa di banchi di sabbia. Nella regione dell’Encontro das Águas, dove il Rio Negro scorre accanto al Rio Solimões senza mai confondersi, si trova il sito archeologico e geologico di Lajes. Lì, incisioni a forma di volti umani sono improvvisamente apparse sulle pareti rocciose affiorate dalle acque che le sommergevano. [Jornal Opção]
L’indagine del Congresso sulla fallita insurrezione prevede che l’ex presidente venga accusato e processato per quattro crimini che potrebbero sbatterlo in carcere per un totale di 29 anni: colpo di stato, abolizione violenta dello stato di diritto, associazione a delinquere e violenza politica. [Correio Braziliense]
La Corte Suprema ha stabilito che non è suo compito offrire un riconoscimento legale ai matrimoni tra persone dello stesso sesso, con una maggioranza di 3 a 2. [Hindustan Times]
L’attivista svedese, 20 anni, è stata portata via su un furgone della polizia mentre gruppi di eco-attivisti bloccavano la conferenza sul petrolio e sul gas dell’Energy Intelligence Forum. [Daily Mail]
Il drone da combattimento Bayraktar TB2 di produzione turca, testato sul campo in Ungheria, ha consolidato la sua reputazione da quando le truppe ucraine hanno iniziato a usarlo con effetti devastanti contro le forze russe. Negli ultimi giorni, tuttavia, la Turchia ha dimostrato ancora una volta come i suoi TB2 possano minacciare gli interessi degli Stati Uniti e dei suoi partner, soprattutto in Medio Oriente, dove Ankara e Washington hanno prospettive e obiettivi divergenti su alcuni dei conflitti della regione. [Insider]
Il portavoce militare israeliano dice di non avere ancora dettagli sulle morti in ospedale: ‘Avremo i dettagli e aggiorneremo il pubblico. Non so dire se si sia trattato di un attacco aereo israeliano’. [Haartez]
Ayman Nofal, che guidava la Brigata Centrale di Gaza, era uno degli “alti dirigenti più autorevoli” del gruppo terroristico. [The Times of Israel]
Israele uccide quattro terroristi Hezbollah che tentavano di infiltrarsi nel Nord del paese.
Gli attacchi sono avvenuti poche ore dopo che l’Iran aveva avvertito che Hezbollah avrebbe potuto lanciare attacchi preventivi contro Israele. [The Jerusalem Post]
Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU respinge la risoluzione russa su Gaza.
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha respinto una risoluzione russa che chiedeva un cessate il fuoco immediato a Gaza senza menzionare Hamas, che ha scatenato i recenti attacchi contro cittadini israeliani. Cinque membri del consiglio hanno votato a favore della mozione, quattro hanno votato contro, mentre sei paesi si sono astenuti. Per essere approvata, una risoluzione deve essere sostenuta da almeno nove voti, inclusi quelli dei cinque membri permanenti del consiglio (Cina, Francia, Russia, Stati Uniti e Regno Unito). [The Wall Street Journal.]
Il capo del comando centrale degli Stati Uniti, generale Michael “Erik” Kurilla, è arrivato a Tel Aviv “per incontri con la leadership militare israeliana”. Questa è l’ultima visita di un alto funzionario statunitense in vista di un eventuale assalto di terra israeliano a Gaza. [The Hill]
Il petrolio perde più di un dollaro al barile nella speranza di un accordo con il Venezuela.
Lunedì le vendite a termine del petrolio sono scesi di oltre un dollaro al barile mentre crescevano le aspettative che gli Stati Uniti e Caracas potessero presto raggiungere un accordo per allentare le sanzioni sulle esportazioni di greggio venezuelano. Per gli operatori il conflitto Israele-Hamas non sembra minacciare le forniture di petrolio a breve termine. I futures del Brent si sono attestati a 89,65 dollari al barile, in calo di 1,24 dollari o l’1,4%. Il greggio statunitense West Texas Intermediate (WTI) è sceso di 1,03 dollari, ossia dell’1,2%, per chiudere a 86,66 dollari al barile. [CNBC]
Putin incontra Orbán e loda lo sviluppo dei legami tra i due paesi.
Il presidente Vladimir Putin ha incontrato in Cina il primo ministro ungherese Viktor Orbán ed elogia il leader dello stato membro dell’UE per aver mantenuto i legami con la Russia nonostante le spaccature di Mosca con l’Occidente sull’invasione dell’Ucraina. [The Moscow Times]
Un vescovo membro del comitato di redazione del sinodo esprime apertura sulle donne diacono.
Uno dei 13 membri del comitato che dovrebbe redigere l’attesissimo documento finale del Sinodo sul futuro della Chiesa cattolica ha manifestato un’apertura all’ordinazione delle donne come diacone. Il vescovo australiano Shane Mackinlay, eletto al ruolo della commissione dai suoi colleghi al Sinodo dei vescovi del 4-29 ottobre, ha ricordato che la possibilità dell’ordinazione di donne diacono è menzionata nel documento di lavoro del sinodo. [National Catholic Reporter]
Napoleón Barrientos ha presentato le sue dimissioni da ministro degli interni, subito accettate, in un momento in cui il Guatemala attraversa una crisi politica che ha scatenato proteste e blocchi. [Prensa Libre]
Le alghe sono state un alimento comune degli europei per migliaia di anni.
Una ricerca pubblicata su Nature Communications scopre segni rivelatori sui denti umani dalla Spagna alla Lituania, su un arco temporale che va dal 6400 a.C. al XII secolo d.C. [The Guardian]
L’Armenia sollecitata dall’Azerbaigian a creare un corridoio strategico Zangezour.
Il corridoio di Zangezur, a volte indicato anche come corridoio di Nakhchivan, dovrebbe collegare la Repubblica autonoma di Nakhchivan al resto dell’Azerbaigian attraverso la regione di Syunik dell’Armenia, offrendo continuità territoriale con la Turchia. [Le Monde]
In Costa d’Avorio, la sorpresa Robert Beugré Mambé come primo ministro.
Questo tecnocrate, noto per la sua lealtà al presidente Ouattara, è stato chiamato a formare il nuovo governo in sostituzione di Patrick Achi. [Le Monde]
Jim Jordan perde il primo voto per diventare portavoce della camera statunitense.
A Jordan, il combattivo alleato dell’ex presidente Donald J. Trump, sono mancati 17 voti, tutti repubblicani. [The New York Times]
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