Mentre la Russia si isola dall’economia globale, torna la scarsità in stile sovietico.
La banca centrale ha tagliato nuovamente i tassi di interesse nel tentativo di sostenere l’economia, ma la sua presidente, Elvira Nabiullina, avverte che i prossimi mesi saranno molto “difficili sia per le aziende che per i cittadini”. A tre mesi dall’invasione dell’Ucraina il costo economico pesa sia sulle grandi aziende che sui piccoli negozi e i lavoratori. Gli articoli di base, dalla carta ai bottoni, scarseggiano. L’inflazione è vertiginosamente salita al 17,8% il mese scorso prima di scendere leggermente. Le esportazioni energetiche, sebbene ancora elevate, dovrebbero diminuire non appena i clienti europei inizieranno ad abbandonare il petrolio russo. Le industrie e le compagnie aeree, tagliate fuori dai circuiti occidentali, cercano disperatamente i pezzi di ricambio. (The New York Times)