Ultim’Ora II/318 – Pirati informatici violano i server di posta dell’FBI.
Libia: Saif, figlio di Gheddafi, si candida alla presidenza.
Seif al-Islam, figlio del defunto dittatore libico Moammar Gheddafi, si candida alla presidenza del paese. Un tribunale di Tripoli lo aveva condannato a morte da per crimini di guerra. (Deutsche Welle)
Tunisi: migliaia di manifestanti cercano di marciare sul parlamento sospeso dal presidente Saied.
I manifestanti, che si sono scontrati brevemente con la polizia mentre cercavano di rimuovere le barriere vicino alla camera, chiedono il ripristino del parlamento e un normale governo democratico. (Reuters)
I pirati hanno inviato decine di migliaia di lettere per avvertire di un possibile attacco informatico, ha dichiarato l’organizzazione di monitoraggio delle minacce informatiche Spamhaus Project nella sua pagina Twitter. (Reuters)
Sebbene i suoi alleati definiscano le accuse delle “farse”, Seán Binder rischia di essere condannato a parecchi anni di carcere. (The Guardian)
L’Homo sapiens è migrato nel continente a ondate, ma le ragioni del fallimento dei primi tentativi di sostituirsi ai neanderthal sono un mistero. (The Guardian)
Biden fino ad ora ha nominato 78 ambasciatori, ma solo sette sono state confermati, mentre due senatori repubblicani giocano al rinvio. (The Guardian)
Francia: un disegno di legge vuole rafforzare l’uso dei controlli parentali in internet.
Proposto dai membri della maggioranza presidenziale, il testo intende obbligare i produttori di dispositivi connessi alla rete a proporre immediatamente questa opzione. La proposta dovrebbe andare in discussione all’Assemblea nazionale all’inizio del 2022. (Le Monde)
Il ministero della difesa dell’isola vuole rivedere l’addestramento dei riservisti mentre aumentano le tensioni con la Cina continentale. (South China Morning Post)
La più grande economia del sud-est asiatico ha sempre ondeggiato tra sviluppo e conservazione, preferendo la “gestione forestale sostenibile” alla deforestazione zero, ma gli attivisti più giovani chiedono iniziative più decise per combattere il cambiamento climatico nel paese della terza foresta tropicale più grande del mondo. (South China Morning Post)
La Corte costituzionale questa settimana ha stabilito che l’appello degli attivisti per la riforma dei poteri reali equivale a un tentativo di “rovesciare la monarchia costituzionale”. (Al Jazeera)
Gli houthi dello Yemen rientrano a Hodeidah dopo che le forze alleate del governo se ne sono andate.
Le forze filo-governative si sono ritirate dalla città portuale, affermando di volersi ridistribuere in conformità con un accordo di cessate il fuoco del 2018″. (Al Jazeera)
La prima unità del sistema missilistico di difesa aerea S-400 arriverà in India entro la fine di quest’anno. Queste forniture mettono l’India a rischio di sanzioni da parte degli Stati Uniti in base a una legge statunitense del 2017 volta a dissuadere i paesi dall’acquistare materiale militare russo. (The Hindu)
Kiev, capitale mondiale delle criptomonete?
All’inizio di settembre, il parlamento ucraino ha approvato una legge che legalizza e regola i bitcoin, primo passo di una campagna per integrare il fiorente commercio di criptovalute della nazione e rinnovare l’immagine del paese. (The New York Times)
Come gli Stati Uniti hanno nascosto un attacco aereo che ha ucciso decine di civili in Siria.
I militari non hanno mai condotto un’indagine indipendente su un attentato del 2019 nell’ultimo bastione dello Stato Islamico, nonostante l’invio di un commando segreto. (The New York Times)
Molte delle politiche di Biden hanno aiutato gli strati più poveri della popolazione, ma la classe media ora è alle prese con nuove difficoltà e ne attribuisce la responsabilità alle politiche di Biden. Il balzo di oltre il 6% dei prezzi registrato a ottobre rispetto allo scorso anno mette a dura prova i bilanci di milioni di famiglie, complica le decisioni di investimento delle imprese e crea importanti sfide politiche per la Casa Bianca. (The Washington Post)
Abbracci e fiori salutano i primi carcerati kuwaitiani amnistiati dall’emiro.
I primi venti detenuti graziati erano stati condannati perché facevano parte d’una cellula di Hezbollah. (Gulf News)
三 Ultimo minuto
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