“Torneremo”: decine di migliaia di persone hanno manifestato in Plaza de Mayo per protestare contro la condanna a sei anni di carcere per corruzione inflitta alla ex presidente. [El País]
Una nuova legge di Rio de Janeiro impone agli ospedali pubblici di esporre cartelli anti-aborto.
Secondo la legge approvata dal consiglio comunale della città, i manifesti devono spiegare che “l’aborto può portare a conseguenze come infertilità, problemi psicologici, infezioni e persino la morte”, e informare anche che “il nascituro abortito viene smaltito come rifiuto ospedaliero”. La legge prevede anche una multa per gli ospedali, le istituzioni sanitarie, i centri di pianificazione familiare e le altre strutture sanitarie che non osservano la disposizione. Lo Stato di Rio de Janeiro, tuttavia, ha avviato un’azione civile per chiedere la sospensione della legge [Gazeta do Povo]
Secondo alcune fonti, Trump, in attesa che gli iraniani si rassegnino ad abbandonare il programma nucleare, ha chiesto ai suoi consiglieri se sia possibile distruggere Fordo. [The Times of Israel]
Le tariffe delle petroliere raddoppiano perché gli armatori evitano lo Stretto di Hormuz.
Mentre le tensioni tra Iran e Israele si intensificano, la stretta via d’acqua nell’Asia occidentale è tornata a essere l’epicentro dell’ansia globale. Lo Stretto di Hormuz, largo solo 33 chilometri nel suo punto più stretto, è probabilmente la rotta petrolifera più critica al mondo. [Financial Times]
I ministri degli esteri europei incontrano il loro omologo iraniano a Ginevra.
I Ministri degli Esteri di Gran Bretagna, Francia, Germania e l’Alto rappresentante per la politica estera dell’UE incontreranno Abbas Araghchi venerdì pomeriggio a Ginevra per “discutere gli ultimi sviluppi e sollecitare l’Iran a tornare al tavolo delle trattative”. [The Wall Street Journal.]
La Starship di SpaceX esplode durante una prova di routine in Texas.
Quest’anno, altri tre lanci di Starship si sono conclusi con delle esplosioni. Starship è fondamentale per i piani di SpaceX di supportare la NASA nella ripresa delle missioni con equipaggio sulla Luna e per i piani di colonizzazione di Marte di Elon Musk. [CNBC]
Donald Trump ha attaccato duramente il presidente della Federal Reserve Jerome Powell che ha definito “distruttivo”, Secondo il presidente americano, la politica di Powell sta costando agli Stati Uniti “centinaia di miliardi di dollari”. [CNBC]
La Banca d’Inghilterra mantiene i tassi di interesse al 4,25%, ma lascia intravedere tagli futuri.
Il governatore afferma che i tassi sono ancora in discesa, ma è difficile prevedere i tempi delle riduzioni in un mondo “altamente imprevedibile”. [The Guardian]
Nelle ultime settimane migliaia di persone, in gran parte musulmani sospettati di essere immigrati clandestini provenienti dal Bangladesh, sono state rastrellate dalla polizia in tutta l’India e trasferite a forza oltre confine nel vicino Bangladesh a maggioranza musulmana. Tra questi molti cittadini indiani colpevoli solo di non essere induisti. [The Guardian]
Assassinio Lumumba: la procura belga chiede un processo a Bruxelles.
L’inchiesta sull’assassinio di Patrice Lumumba, primo ministro della Repubblica Democratica del Congo tra il giugno ed il settembre del 1960, è stata avviata a seguito di una denuncia presentata nel 2011 dai suoi familiari. Delle dieci persone implicate, solo il francese Etienne Davignon è ancora in vita. [Le Soir]
Constant Mutamba ha presentato le sue dimissioni in seguito alla conferma del procedimento giudiziario a suo carico per corruzione e appropriazione indebita di fondi pubblici. [Le Soir]
“Kinshasa e Kigali firmeranno un accordo di pace il 27 giugno a Washington”.
Esperti della Repubblica Democratica del Congo e del Ruanda hanno siglato a Washington il testo del futuro accordo di pace tra i due paesi. Lo ha annunciato il dipartimento di stato americano, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa congolese. [Radio Okapi]
La prima acciaieria europea in 50 anni: la scommessa di Stegra prende forma nel nord della Svezia.
Un’acciaieria rivoluzionaria alimentata a idrogeno verde sta prendendo forma in Svezia. Dietro questo progetto da 6 miliardi di dollari c’è una nuova impresa sostenuta da una trentina di investitori privati e da uno dei fondatori di Northvolt. [Les Echos]
Il ministro dell’Economia russo afferma che il Paese è “sull’orlo della recessione”.
Il ministro Maxim Reshetnikov ha lanciato l’allarme al Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo, l’evento annuale nella seconda città più grande della Russia, progettato per mettere in luce la potenza economica del paese e corteggiare gli investitori stranieri. [Associated Press]
La guerra in Ucraina: un ascensore sociale per una parte della popolazione russa.
La guerra ha contribuito a riequilibrare parzialmente i divari di ricchezza, i livelli di consumo e il prestigio sociale, garantendo vantaggi finanziari alla Russia periferica, lontana da Mosca e dalle altre grandi città. Nella Russia povera, è emersa una nuova classe media con salari e redditi provinciali prossimi a quelli delle ricche città principali. [Le Monde]
In Libano, i campi profughi palestinesi si oppongono al disarmo.
Il governo libanese, d’accordo col presidente palestinese Mahmoud Abbas, a fine maggio, ha annunciato l’intenzione di disarmare le fazioni presenti nei campi profughi. Il piano risveglia i timori dei palestinesi, che credono di poter contare solo su sé stessi per difendersi. [Le Monde]
La Cina ha registrato l’adesione al suo sistema di pagamento transfrontaliero di entità africane, dell’Asia centrale e del Golfo che intendono tutelarsi da potenziali sanzioni statunitensi. [South China Morning Post]
“Abbiamo solo tre anni per contenere l’aumento del riscaldamento globale in 1,5 gradi.”
Oltre 60 tra i principali climatologi del mondo aggiornano le stime sullo stato del riscaldamento globale. Nel 2015, quasi 200 paesi hanno concordato di limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 gradi rispetto ai livelli di fine Ottocento, con l’obiettivo di evitare alcune delle peggiori conseguenze del cambiamento climatico. Gli stessi paesi, però, hanno continuato a bruciare quantità record di carbone, petrolio e gas e a disboscare foreste ricche di carbonio, mettendo a repentaglio l’obiettivo che avevano fissato. [BBC]
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