Ultim’Ora – VI – 150 –  Il Vietnam vieta la distribuzione dell’Economist con in copertina l’immagine di To Lam, presidente e segretario generale del Partito Comunista del paese.

Canada: il Manitoba dichiara lo stato di emergenza a causa degli incendi boschivi.

Gli incendi boschivi costringono 17.000 persone all’evacuazione, mentre il fumo soffia verso gli stati del Midwest americano. Le autorità del Manitoba, che confina con gli Stati Uniti, hanno dichiarato lo stato di emergenza. [The Winnepig Sun]

Scontri tra truppe tailandesi e cambogiane al confine di Chong Bok, nella provincia orientale di Ubon Ratchathani. 

Secondo il portavoce dell’esercito cambogiano, una pattuglia stava effettuando una ricognizione di routine lungo il confine quando la parte tailandese avrebbe aperto il fuoco. L’esercito tailandese afferma, invece, che i soldati cambogiani sono entrati in una zona contesa e hanno aperto il fuoco. Lo scontro è durato circa 10 minuti. Dietro l’incidente c’è l’irrisolta questione frontaliera fra le nazioni dell’area. [The Nation, Tailandia]

Israele approva la costruzione di 22 nuovi insediamenti in Cisgiordania.

La misura legalizza gli avamposti selvaggi considerati un “muro protettivo” da Israele, rafforza la “presa su Giudea e Samaria” ed ostacola la strada verso uno stato palestinese. [The Times of Israel]

“Siamo rimasti troppo a lungo in silenzio”: 1.300 docenti universitari israeliani chiedono la fine della guerra di Gaza, denunciando il “collasso morale” del paese.

“Questa lunga e orribile lista di crimini di guerra e contro l’umanità è anche opera nostra”, afferma la lettera, esortando i leader morali israeliani a “mobilitare tutto il mondo accademico del paese” per fermare la guerra. [Haaretz]

Mosca propone il due giugno a Istanbul per il prossimo ciclo di colloqui con l’Ucraina, dopo le minacce di Trump.

Respingendo tacitamente l’offerta del Vaticano di ospitare i colloqui di pace, Mosca propone il 2 giugno come data per il prossimo giro di colloqui. Gli incontri sarebbero la continuazione del processo avviato durante i precedenti negoziati del 16 maggio a Istanbul. [The Kyiv Independent]

Un rapporto delle Nazioni Unite afferma che la Russia ha deliberatamente preso di mira i civili in attacchi mortali con droni nella regione ucraina di Kherson.

La Commissione Internazionale Indipendente d’Inchiesta delle Nazioni Unite sull’Ucraina, che indaga sulle violazioni dei diritti umani nel contesto dell’invasione russa in corso, accusa Mosca di aver ucciso quasi 150 civili nella regione di Kherson, nell’Ucraina meridionale, con l’uso di droni. Gli attacchi “hanno seguito uno schema regolare”, dimostrando che erano “pianificati, diretti e organizzati”, afferma la commissione in un comunicato stampa di mercoledì. La commissione non ha trovato prove che l’esercito russo abbia adottato misure per prevenire tali crimini. [Novaia Gazeta]

La maggior parte dei dazi di Trump bocciati dalla Corte per il Commercio Internazionale.

La decisione della Corte ha bloccato, seppur forse temporaneamente, la guerra commerciale del presidente, sospendendo in un limbo il “Giorno della Liberazione” di Donald Trump. La decisione, una vittoria per gli ambienti imprenditoriali che non erano riusciti a indurre il presidente americano a fare marcia indietro, interrompe i negoziati in corso e vanifica la tattica delle minacce di Trump. Il governo ha immediatamente presentato ricorso. [The Washington Post]

Musk, deluso, annuncia la sua partenza da Washington.

Dopo 114 giorni, la carriera pubblica di Musk come membro del governo si è conclusa ufficialmente. Il miliardario AD di Tesla se n’è andato il giorno dopo aver definito “deludente” il disegno di legge repubblicano per finanziare l’agenda di Trump, frustrato anche dagli ostacoli incontrati nel suo tentativo di rivoluzionare la burocrazia federale in qualità di consigliere del presidente. [The New York Times]

Come la Cina usa il lavoro per riplasmare l’identità uigura e controllare la più grande provincia del paese.

I programmi statali per il lavoro miravano a far uscire dalla povertà una delle regioni più povere del paese, ma sono anche serviti come strumento per erodere la resistenza al dominio cinese. [The New York Times]

Le classi ghetto non sono un ricordo del passato: leggi cosa succede ai bambini rom in Slovacchia.

Potrà sorprendere molti, ma la segregazione razziale nelle scuole esiste ancora in diversi paesi dell’UE. In Slovacchia, oltre il 60% dei bambini rom frequenta scuole in cui sono in maggioranza. Peggio ancora: la segregazione viene ridefinita, non rimossa. In quasi un quarto di tutte le scuole primarie, i bambini rom sono rilegati in “scuole rom” o “classi rom”, spesso in edifici sovraffollati, con aspettative scolastiche inferiori, tassi di abbandono scolastico e di ripetenza più elevati, e con un percorso poco o per niente chiaro verso una pari partecipazione alla vita. Inoltre, spesso gli alunni rom che ne avrebbero bisogno non vengono inseriti nelle scuole e classi per bambini con disabilità mentali. I rom in Slovacchia, come altrove in Europa, sono stati tradizionalmente spinti ai margini della società. A causa di secoli di antiziganismo, il gruppo minoritario etnico più numeroso d’Europa è anche il più discriminato. [The Guardian]

Perché la Svizzera ha più bunker antiatomici di qualsiasi altro paese?

La Svizzera ospita oltre 370.000 bunker antiatomici, sufficienti a proteggere praticamente tutta la popolazione. Ma se dovesse accadere il peggio, funzionerebbero davvero? [The Guardian]

Il riarmo della NATO potrebbe aumentare le emissioni di CO2 di 200 milioni di tonnellate all’anno.

Esclusivo: l’aumento della spesa per la difesa in tutto il mondo peggiorerà la crisi climatica, che a sua volta causerà più conflitti. Poche forze armate, tuttavia, sono trasparenti sull’entità del loro utilizzo di combustibili fossili, che una ricerca stima pari al 5,5% delle emissioni globali di gas serra. Questa percentuale aumenterà con l’aumento delle tensioni in diverse regioni e perché gli Stati Uniti, per decenni il maggiore consumatore militare al mondo, spingono i loro alleati della NATO ad allocare molte più risorse per le loro forze armate. [The Guardian]

Chi sono i  tre fratelli Dicko che hanno introdotto la jihad in Burkina Faso.

Per dieci anni, questi fratelli hanno incarnato l’islamismo armato in questo paese del Sahel. La città di Djibo, una delle principali del nord, è caduta nelle loro mani l’11 maggio. [Le Monde]

Due millenni di papato raccontati in cinque affreschi.

Sapevate che ci sono già stati tre papi nordafricani? Che ci sono più pontificati che papi? O che molti vescovi di Roma sono morti di malaria? [Le Monde]

Malesia: il ministro dell’economia si dimette contro l’improvvisa ascesa della figlia del primo ministro Anwar Ibrahim.

Il ministro Rafizi Ramli, ha rassegnato le dimissioni dal governo dopo essere stato sconfitto dalla figlia del primo ministro Anwar, Nurul Izzah, nella corsa alla vice-presidenza del Partito della giustizia del popolo (PKR). Insieme a lui si è dimesso anche il ministro dell’ambiente, Nik Nazmi Nik Ahmad. Nurul Izzah si sta facendo strada come erede politica designata di Anwar Ibrahim. Dimettendosi dal governo, Rafizi Ramli vuole avere le mani libere per poterla contrastare. [The Star]

Per la prima volta in 34 anni, il Giappone non è più il maggiore creditore del mondo.

La corona è passata alla Germania, le cui attività nette sull’estero nel 2024 sono ammontate a 3.956 miliardi di dollari. La Cina è al terzo posto con un valore netto di 3.585 miliardi di dollari. [South China Morning Post]

Gli stipendi degli AD sono aumentati di quasi il 10% nel 2024, grazie all’impennata delle borse e degli utili.

Molte aziende hanno accolto le richieste degli azionisti di legare più strettamente la retribuzione degli AD alle loro prestazioni effettive. Di conseguenza, gran parte dei pacchetti retributivi consistono in premi azionari, che spesso l’amministratore delegato non può incassare per anni, se non mai, a meno che l’azienda non raggiunga determinati obiettivi di quotazione, di valore di mercato o di miglioramento degli utili operativi. La rilevazione dell’Associated Press utilizza i dati retributivi di 344 dirigenti che hanno ricoperto almeno due anni fiscali consecutivi presso le loro aziende. [Associated Press]

Sorprendentemente il Vietnam vieta la distribuzione dell’edizione asiatica dell’Economist con in copertina l’immagine di To Lam, presidente e segretario generale del Partito Comunista del paese.

La copertina raffigura Lam con due stelle sugli occhi, su uno sfondo rosso ispirato alla bandiera vietnamita. Il titolo che l’accompagna è: “L’uomo con un piano per il Vietnam”.  Le ragioni della messa al bando del settimanale non sono facilmente comprensibili. [Reuters]

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