La sospensione delle sovvenzioni pluriennali e di 60 milioni di dollari per contratti pluriennali è la ritorsione di Trump alla decisione di respingere le richieste della Casa Bianca, definite dal presidente della prestigiosa università “coercitive e al di là dell’autorità federale”. Trump ha anche minacciato di abolire l’esenzione fiscale di cui gode la centenaria istituzione perché, non uniformandosi alle richieste dell’amministrazione, apparentemente volte a epurare l’ideologia “woke” dai campus universitari americani, l’università si trasformerebbe in un partito politico. [The Harvard Crimson]
Iran: gli Stati Uniti ammorbidiscono la posizione sull’arricchimento dell’uranio.
L’inviato speciale Steve Witkoff accantona la precedente richiesta di smantellamento del programma nucleare di Teheran, ma chiede verifiche rigorose. Con una sostanziale virata rispetto alla posizione iniziale della Casa Bianca, Witkoff afferma che l’amministrazione americana è disponibile a consentire all’Iran di arricchire l’uranio a bassi livelli, ma con verifiche rigorose. Il prossimo ciclo di colloqui indiretti, inizialmente previsto a Roma, si terrà in Oman. [The Wall Street Journal.]
La Cina sospende le esportazioni di una vasta gamma di minerali e magneti essenziali.
Le spedizioni di magneti, essenziali per l’assemblaggio di qualsiasi cosa, dalle automobili ai droni, dai robot ai missili, sono state bloccate in molti porti cinesi mentre il governo cinese elabora un nuovo sistema normativo. La misura fa parte della risposta di Pechino per il forte aumento dei dazi. [The Wall Street Journal.]
La crescente rigidità agli ingressi e le tensioni geopolitiche spingono i potenziali visitatori a riconsiderare i loro piani di vacanza. Il settore turistico statunitense vale 2,36 trilioni di dollari, ma già a marso gli arrivi sono calati dell’11,6% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. [Bloomberg]
Nell’ambito della visita di Xi, Cina e Vietnam hanno firmato 45 accordi su questioni come le filiere di approvvigionamento e le ferrovie. Dopo che Trump ha minacciato di imporre una tariffa del 46% sulle importazioni dal Vietnam, Hanoi è impegnata in trattative commerciali con gli Stati Uniti, ma ha poco meno di tre mesi per raggiungere un accordo prima che i dazi statunitensi entrino in vigore. Le tappe successive del viaggio di Xi prevedono la Malesia, dove si tratterrà tre giorni, e la Cambogia. [Fortune]
Brasile: nella partita con Trump, il presidente Lula crede di avere in mano le carte vincenti.
Il paese sudamericano oggi commercia di più con la Cina che con gli Stati Uniti, con i quali è in concorrenza nel settore agroalimentare. Il presidente brasiliano, inoltre, ritiene che l’attuale momento potrebbe favorire un riorientamento della globalizzazione a favore del Sud del mondo. [Le Monde]
Mali: Mahmoud Dicko, l’imam che spaventa il regime golpista.
L’esilio in Algeria di questo predicatore conservatore, temuto dalla giunta di Assimi Goïta, è un ulteriore elemento di tensione nella crisi tra Algeri e Bamako. Il religioso, autorevole e rispettato in tutto il Mali, assume volentieri un ruolo politico. È popolare e riesce a mobilitare le folle. Il 14 febbraio, l’annuncio del suo possibile ritorno a Bamako aveva preoccupato i militari al potere. [Le Monde]
Singapore: il paese è chiamato alle urne il 3 maggio.
Il 3 maggio, le elezioni generali si svolgeranno in un contesto di instabilità economica globale senza precedenti. Il partito al governo dovrà affrontare una dura battaglia con quelli di opposizione, che hanno guadagnato terreno nel corso degli anni. Nel 2020, il PAP è tornato al potere con il 61,23% dei voti, ma ha perso terreno in particolare a favore del partito dei lavoratori (WP). [The Straits Times]
Almeno 300 civili sono stati uccisi negli attacchi delle Forze di Supporto Rapido (RSF) contro i campi profughi nel Darfur durante il fine settimana, secondo le Nazioni Unite. L’assalto di venerdì e sabato nei campi profughi di Zamzam e Abu Shouk e nella città di el-Fasher ha causato lo sfollamento di circa 400.000 persone. [Al Jazeera]
Quasi il 40% del denaro dell’intero bilancio sarà destinato alla polizia e all’esercito, mentre le bande che controllano almeno l’85% della capitale, Port-au-Prince, continuano ad attaccare le comunità circostanti. Di recente, una potente coalizione di bande nota come Viv Ansanm ha preso il controllo delle città di Mirebalais e Saut’d’Eau, nella regione centrale dell’isola. [Associated Press]
Ecco le nuove linee guida per prevenire l’ictus, terza causa di morte a livello globale.
Per la prima volta, le nuove linee guida raccomandano ai medici di analizzare anche i fattori non clinici che potrebbero aumentare il rischio di ictus, come il genere, la stabilità economica, l’accesso all’assistenza sanitaria, la discriminazione e il razzismo. Ad esempio, per gli adulti neri degli Stati Uniti il rischio di avere un primo ictus è quasi doppio rispetto agli adulti bianchi, secondo i CDC. [Associated Press]
Libano: nessun passo indietro sul disarmo di Hezbollah.
La ricostruzione delle aree devastate dalla guerra tra Hezbollah e Israele potrà essere realizzata solo se saranno soddisfatte alcune condizioni essenziali, a partire dal disarmo del gruppo filo-iraniano. Sembra che Hezbollah stia attualmente soppesando il costo politico di un possibile disarmo rispetto ai guadagni strategici che ritiene di ottenere dal mantenimento del proprio arsenale. Per il momento, preferirebbe mantenere lo status quo, anche se ciò significa mettere a repentaglio la ricostruzione del paese. [Ici Beyrouth]
Mentre due fonti negano che Eyal Zamir abbia rilasciato tali dichiarazioni, una terza fonte conferma la veridicità delle dichiarazioni. [The Jerusalem Post]
L’UE esplora opzioni legali per risolvere i contratti sul gas russo.
La Commissione vorrebbe consentire alle aziende di appellarsi alla situazione di forza maggiore, il che esonererebbe gli importatori dall’obbligo di pagare penali per la risoluzione dei contratti. Questi piani fanno parte di una tabella di marcia su come l’UE si libererà dai combustibili fossili russi entro il 2027, un documento la cui pubblicazione è prevista per il 6 maggio, dopo ripetuti ritardi. [Financial Times]
Le sostanze chimiche nocive dei materassi minacciano la salute dei bambini.
Ricercatori dell’Università di Toronto hanno analizzato 16 materassi venduti in Canada. I materassi contenevano plastificanti, una sostanza chimica che ne consente la flessibilità, e ritardanti di fiamma per contribuire a impedire la propagazione delle fiamme in caso di incendio. Molti livelli di queste sostanze chimiche, tuttavia, superano i limiti di legge e sono pericolosi soprattutto per i bambini di età inferiore ai tre anni. [Toronto Star]
Il “venerabile” architetto Gaudí compie il primo passo verso la beatificazione.
Papa Francesco ha approvato il primo passo verso la beatificazione dell’architetto Antoni Gaudí (Reus, 1852-Barcellona, 1926), noto come “l’architetto di Dio” per il suo lavoro, durato più di quattro decenni, speso nella costruzione e progettazione della Sagrada Familia a Barcellona. La famosa chiesa, completata da pochi mesi, oggi è una delle principali attrazioni turistiche della città. Gaudí potrebbe essere il primo architetto laico ad essere beatificato. [La Vanguardia]
Centinaia di persone sospettate di stregoneria, in particolare donne anziane, sono vittime di diffuse violenze e perfino della morte. Nel 2023, il parlamento ghanese ha approvato una legge che rende reato dichiarare, accusare, nominare o etichettare qualcuno come strega o stregone, ma la legge non è ancora stata promulgata. Nel paese, inoltre sopravvivono sei cosiddetti “campi per streghe”, un’esclusiva del tutto ghanese: si tratta di villaggi in cui vengono confinate le donne accusate di stregoneria, isolate dalla società e in condizione di “non nuocere”. Amnesty International ne chiede la chiusura graduale il reintegramento nella società delle persone che vi sono state rinchiuse. [Ghanaian Times]
Il segretario della difesa degli Stati Uniti Pete Hegseth afferma che in tutte le simulazioni del Pentagono gli americani “perdono sempre contro la Cina”. In caso di crisi, l’arsenale missilistico cinese potrebbe paralizzare l’esercito statunitense in pochissimo tempo. [19FortyFive]
Olanda: decine di donatori di sperma olandesi hanno generato almeno 25 figli a testa.
Un nuovo sistema di registrazione delle donazioni ha fatto emergere che, da decenni, le cliniche per la fertilità violano le regole sulla donazione di sperma. Il donatore più prolifico è stato Jonathan Jacob Meijer, protagonista del documentario Netflix “The Man with 1,000 Kids”, noto per aver generato almeno 550 bambini in tutto il mondo. Più di 100 dei figli di Meijer sono stati concepiti in cliniche olandesi. [The Guardian]
Gaza: perché i veterinari rischiano tutto per curare gli asini.
Tra le rovine e con il carburante scarso, i somari forniscono un mezzo di trasporto vitale per il trasporto dei feriti, oltre che dei beni e delle merci. I bombardamenti israeliani hanno decimato le infrastrutture di Gaza, distruggendo strade e lasciando pochi veicoli funzionanti, mentre il blocco del territorio palestinese rende difficile reperire carburante. Gli asini, utilizzati per trasportare merci e persone, stanno colmando questa lacuna. [The Guardian]
Indonesia: una nuova normativa per i giornalisti stranieri solleva timori sulla libertà di stampa.
La nuova normativa obbliga i giornalisti stranieri a richiedere una certificazione di polizia prima di poter fare un reportage in Indonesia. Secondo i gruppi per i diritti umani, la norma costituisce una “grave minaccia” alla libertà di stampa nella più grande democrazia del Sud-est asiatico. [South China Morning Post]
La crisi di un’acciaieria britannica getta un’ombra sulle relazioni tra Regno Unito e Cina.
La Gran Bretagna si stava avvicinando alla Cina, ma una controversia per un’acciaieria di proprietà cinese nel Regno Unito potrebbe indurre a un ripensamento. La scorsa settimana, il governo britannico è intervenuto con una legge d’urgenza per impedire alla società cinese proprietaria dell’acciaieria, di chiudere due altoforni a Scunthorpe, nel Lincolnshire, per scongiurare la chiusura dell’impianto che dà lavoro a 2.700 persone, e di lasciare la Gran Bretagna dipendente da altri paesi per l’acciaio.
[The New York Times]
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