Ultim’Ora – VI – 098 –  I dazi di Trump rischiano di far salire i prezzi e rendono più probabile la recessione negli Stati Uniti, afferma l’AD di JP Morgan.

Costa Rica: il governo ha utilizzato fondi della banca di sviluppo per pagare tangenti.

Il produttore audiovisivo Christian Bulgarelli Rojas ha confessato alla Procura generale che, su richiesta del presidente Rodrigo Chaves, ha versato 32.000 dollari all’ex consigliere per l’immagine del presidente, Federico “Choreco” Cruz, in cambio della vittoria in un concorso su misura, finanziato con risorse date al governo Chaves dalla Banca Centroamericana per l’Integrazione Economica (CABEI). Il pagamento doveva consentire a Choreco l’acquisto di un appartamento. [La Nación, Costa Rica]

Le milizie irachene sostenute dall’Iran valutano il disarmo, intimoriti dalle minacce dell’amministrazione Trump.

Politici iracheni riferiscono che le fazioni legate all’IRGC potrebbero deporre le armi per evitare di essere prese di mira dagli attacchi aerei statunitensi. I comandanti di Kataib Hezbollah, Harakat al-Nujaba, Kataib Sayyid al-Shuhada e Harakat Ansar Allah al-Awfiya avrebbero ricevuto l’autorizzazione dal Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) dell’Iran di decidere come meglio ritengono. Alcuni gruppi hanno già abbandonato postazioni strategiche e ridotto la presenza in città come Mosul e al-Anbar fin dalla metà di gennaio. [Shafaq]

Libia Occidentale: aumentano le tensioni tra le milizie.

Le fazioni armate stanno spostando forze verso la capitale Tripoli, mentre un convoglio armato è stato visto dirigersi verso l’area di Salaheddine sempre a Tripoli. I capi delle brigate rivoluzionarie di Misurata hanno dichiarato la loro categorica opposizione allo spostamento della Misrata Joint Force verso Tripoli e accusano il capo del Governo di unità nazionale (GNU), Abdulhamid al-Dbeibah, di aver ordinato la mobilitazione. [Asharq al Awsat]

L’Alleanza del Sahel richiama gli ambasciatori da Algeri per l’abbattimento d’un drone di ricognizione maliano.

I membri dell’Alleanza degli Stati del Sahel, composta da Mali, Burkina Faso e Niger, hanno ritirato gli ambasciatori dall’Algeria in segno di protesta contro l’abbattimento di un drone maliano alcuni giorni fa, definendo l’atto una violazione del diritto internazionale e una “prova” di terrorismo sponsorizzato dallo Stato. [France 224]

Australia: il governo promette di investire 2,3 miliardi di dollari australiani per aiutare i proprietari di case ad acquistare batterie solari.

Il primo ministro australiano Anthony Albanese ha promesso 2,3 miliardi di dollari australiani (1,25 miliardi di euro) per aiutare i proprietari di case ad acquistare batterie per immagazzinare energia solare e ridurre i costi energetici. Il governo contribuirà col 30 percento del costo di acquisto e installazione. Il partito laburista di centro-sinistra di Albanese è testa a testa nei sondaggi d’opinione con l’opposizione liberal-nazionale guidata da Peter Dutton, che ha fatto campagna su un piano per abbassare le bollette dell’elettricità costringendo i produttori di gas GNL a dirottare alcune esportazioni verso il consumo interno. [The Age]

Israele: il ministro della difesa Israel Katz pubblica un documento intercettato dall’esercito che collegherebbe l’Iran alla strage di Hamas del 7 ottobre.

Secondo Katz, il documento dimostra che Hamas aveva chiesto 500 milioni di dollari alla Repubblica Islamica “per distruggere Israele” in cinque anni, in un imprecisato periodo precedente ai fatti del 7 ottobre. [The Jerusalem Post]

Il cerchio magico di Trump: la pianta di chi è più vicino al potere alla Casa Bianca.

Alla Casa Bianca lo chiamano “privilegio del walk-in”, ovvero di entrare nello Studio Ovale per vedere il presidente senza appuntamento: una merce molto rara nella seconda amministrazione Trump. Quasi tutti gli inquilini degli uffici al primo piano della Casa Bianca, e molti del secondo piano, hanno questo prezioso accesso, condiviso anche da alcuni assistenti con uffici nell’Eisenhower Executive Office Building, tra cui Elon Musk e il direttore dell’ufficio del personale presidenziale, Sergio Gor. [CNN]

I governi di tutto il mondo, frustrati, si chiedono se Trump voglia davvero un accordo.

Mentre nei mercati si diffonde il panico, numerosi presidenti e primi ministri chiedono agli Stati Uniti di rivedere i dazi per il proprio paese. Sono 50 a farlo, annunciano baldanzosi i collaboratori di Trump, soliti gonfiare le cifre che convengono loro. Il problema, tuttavia, è che non è chiaro se Trump voglia davvero trattare. Domenica sera, parlando con i giornalisti, Trump è stato molto chiaro: qualsiasi accordo deve essere in grado di azzerare i deficit commerciali bilaterali. [Bloomberg]

I dazi di Trump rischiano di far salire i prezzi e rendono più probabile la recessione negli Stati Uniti, afferma l’AD di JP Morgan.

Nella sua periodica lettera agli azionisti, Jamie Dimon ritiene che l’effetto della politica del governo potrebbe essere “difficile da invertire” se questa durerà per troppo tempo. [The Wall Street Journal.]

Trump minaccia la Cina con tariffe aggiuntive del 50% se Pechino non ritira le sue tariffe ritorsive.

Il presidente degli Stati Uniti attacca Pechino per aver risposto con tariffe proprie, mentre liquida il nervosismo dei mercati azionari. [South China Morning Post]

Dazi: rame, alluminio, nichel… Le materie ostaggio delle turbolenze della guerra commerciale.

Dopo essere salito vertiginosamente nei primi mesi dell’anno, il prezzo del rame, un parametro di riferimento della salute dell’economia mondiale, dall’inizio di aprile è crollato. Nell’incertezza degli sviluppi, gli investitori sono nervosi. [Le Monde]

Dazi: il panico dei mercati globali affonda il petrolio.

Anche lunedì i mercati azionari asiatici hanno subito notevoli cali. Nel frattempo, per la prima volta dal 2021, il prezzo di un barile di petrolio West Texas Intermediate è sceso sotto i 60 dollari. [Le Monde]

Ucraina: i reati sessuali commessi contro gli uomini dall’esercito russo sono tabù.

I soldati di Mosca utilizzano la violenza sessuale come una forma di tortura in quasi tutti i centri di detenzione, sia in Russia che nelle zone occupate. Secondo l’ONU, oltre il 68% delle vittime sono uomini. Nonostante le denunce dei sopravvissuti siano rare, dall’inizio dell’invasione russa, il 24 febbraio 2022, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha documentato 370 casi. La stragrande maggioranza di questi crimini (306) è stata perpetrata in carcere da “membri delle forze armate russe, delle autorità di polizia e dei servizi penitenziari”. [Le Monde]

“Sparategli”: un comandante russo avrebbe ordinato di aprire il fuoco sui commilitoni.

Una comunicazione intercettata dai servizi segreti militari ucraini (HUR) suggerisce che un comandante russo abbia perso la testa e ordinato ai suoi soldati di sparare ai commilitoni in un’unità vicina. “Fanculo il 55mo (l’unità russa adiacente), sparategli, è l’ordine del comandante del battaglione, sparategli”. [The Kyiv Independent]

Cile: persiste il silenzio sulla scomparsa della nonna cilena Julia Chuñil. Cosa è successo veramente?

Quasi cinque mesi fa, la pasionaria dei diritti territoriali indigeni è uscita per radunare gli animali nella foresta ed è scomparsa. Chuñil, 72 anni, è una mapuche, il più grande gruppo indigeno del Cile. Tenace sostenitrice dei diritti ancestrali dei mapuche, è stata oggetto di minacce e molestie da parte di un imprenditore locale, che le ha offerto denaro in diverse occasioni nel tentativo di convincerla ad andarsene. Lo scorso novembre, Chuñil è uscita con i suoi tre cani per radunare alcuni animali, risalendo le ripide colline della foresta. Ma solo due cani sono tornati; Chuñil e il suo segugio di tre mesi, Cholito, non sono stati più visti. [The Guardian]

USA: la corte d’appello reintegra due membri dei consigli federali licenziati da Trump.

Un collegio della corte d’appello ha votato 7-4 per reinsediare Cathy Harris e Gwynne Wilcox nelle loro posizioni, in attesa del verdetto finale della Corte Suprema. [The New York Times]

Mentre Kennedy sostiene la prevenzione delle malattie croniche, i fondi per la ricerca vengono tagliati.

Due importanti programmi che hanno investito nella ricerca su diabete, demenza, obesità e malattie renali sono stati chiusi. [The New York Times]

Kenya: uno dei più grandi campi profughi dell’Africa può trasformarsi in una città?

Per un puro caso, quando vi si sono riversati quanti fuggivano dalle  calamità del Sudan del Sud, dell’Etiopia e del Congo, Kakuma è diventata uno dei campi profughi più famosi dell’Africa. Tre decenni dopo la comparsa delle prime tende, nel 1992, Kakuma ospita 300.000 rifugiati. Molti dipendono dagli aiuti per sopravvivere. Di recente, alcuni si sono scontrati con la polizia per protestare contro la riduzione delle razioni alimentari e di altri aiuti. Ora il governo keniota e le agenzie umanitarie hanno elaborato un ambizioso piano per far trasformare Kakuma in una città. Sebbene rimanga sotto la gestione delle Nazioni Unite, Kakuma è stata trasformata in municipalità e in seguito sarà amministrata dal governo locale. [Associated Press]

Urano: le sue giornate sono allungate di 28 secondi.

Le osservazioni del telescopio spaziale Hubble hanno confermato che Urano impiega 17 ore, 14 minuti e 52 secondi per completare una rotazione completa: 28 secondi in più rispetto alle stime della sonda spaziale Voyager 2 negli anni ’80. [Associated Press]

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