Ultim’Ora – V – 156 –  “Gaokao”: 13,4 milioni di studenti cinesi partecipano all’esame di ammissione all’università “più duro del mondo”.

Messico: Prima di passare il testimone alla neo eletta presidente, López Obrador vuole approvare 18 riforme costituzionali.

Delle 20 riforme proposte dal presidente uscente, 18 hanno portata costituzionale, ma tre in particolare animano il dibattito politico: la riforma elettorale  tendente a ridurre le spese dei partiti politici e delle amministrazioni comunali, eliminando le candidature plurinominali e riducendo i membri del Congresso dell’Unione da 500 a 300 deputati e del Senato da 128 a 64; la riforma della pubblica amministrazione, eliminando numerosi organismi autonomi e semplificandone altri; la riforma del potere giudiziario, a cominciare dalla riduzione delle corti da 11 a nove magistrati. [Infobae]

22 cittadini cinesi arrestati in Zambia per crimini informatici.

Un tribunale dello Zambia ha ordinato l’arresto di 22 cittadini cinesi responsabili di frodi e truffe in rete. Facevano parte di un gruppo di 77 persone, in maggioranza zambiane, arrestate ad aprile per quello che la polizia ha descritto come un “sofisticato sistema di frode in internet”. [News Diggers!]

Giappone: il governo metropolitano di Tokyo lancia un’applicazione per promuovere i matrimoni.

Il governo metropolitano di Tokyo ha stanziato tre milioni di dollari per lo sviluppo di un’applicazione di appuntamenti. Per registrarsi sarà necessario fornire un documento di identità con foto, un certificato di reddito e dimostrare di essere scapoli o nubili attraverso un documento ufficiale. [Asahi Shimbun]

Danimarca: la prima ministra Mette Frederiksen aggredita da un uomo nei pressi della propria abitazione.

Secondo un laconico comunicato, la prima ministra è stata aggredita nella centrale piazza Kultorvet della città vecchia di Copenaghen. [Politiken]

Elezioni europee: letture contrastanti dei risultati delle rilevazioni all’uscita dei seggi in Olanda.

“Uno smacco per Wilders”, scrivono alcuni media che sottolineano come il PVV non sarebbe riuscito a diventare il primo partito del paese. Altri media, invece, enfatizzano il numero dei seggi guadagnati dal partito di Geert Wilders, passato da 1 a 7 seggi. [De Telegraaf]

La mappa dell’estrema destra europea.

Aree rurali abbandonate, regioni colpite dalla deindustrializzazione, territori segnati da traumi storici: una geografa evidenzia le cause comuni dietro l’ascesa dei partiti di estrema destra nell’Unione europea. [Le Monde]

Sadat, la “Wagner turca” la cui ombra incombe sul Sahel.

I mercenari di questa compagnia mercenaria vicina al presidente Erdogan potrebbero svolgere un ruolo sempre più importante in Niger e Mali, sulla scia di quanto già fanno in Libia e Azerbaigian. [Le Monde]

La Germania ha bisogno di 75.000 soldati in più mentre la NATO s’inquieta per la minaccia russa.

Il ministero della difesa tedesco esplora potenziali modelli per formare il servizio militare e ha un piano per reclutare 10.000 nuove unità all’anno. [Der Spiegel]

Gaza: gli Stati Uniti ripristinano il molo per gli aiuti danneggiato dal maltempo.

Il tanto criticato molo galleggiante sarà nuovamente in grado di fornire assistenza all’enclave assediata fin nei prossimi giorni. [Al Jazeera]

L’ONU aggiunge Israele e Hamas alla “lista nera” dei paesi che mettono a rischio i bambini nelle zone di conflitto.

Anche se l’inclusione di Israele nella lista non costituisce immediatamente motivo di sanzioni, si teme che alla fine ciò possa danneggiare l’economi del paese. Anche Hamas e la Jihad islamica palestinese incluse nella lista nera delle Nazioni Unite. [Haaretz]

Gaza: nonostante l’intensificarsi delle operazioni militari, il numero dei bambini e delle donne vittime dei combattimenti è in netto calo.

La percentuale di donne e bambini palestinesi uccisi nella guerra tra Israele e Hamas sembra essere diminuita drasticamente, secondo un’analisi dell’Associated Press sui dati forniti dal ministero della sanità di Gaza. La tendenza coincide con il cambiamento delle tattiche israeliane sul campo di battaglia e contraddice le dichiarazioni pubbliche dello stesso ministero. [Associated Press]

Yemen: gli huthi rapiscono 50 dipendenti di organizzazioni statunitensi e delle Nazioni Unite.

18 persone che lavorano per le agenzie delle Nazioni Unite e almeno 32 dipendenti di varie ong sono state sequestrate. [Arab News]

India: il leader del partito del Congresso Rahul Gandhi denuncia le oscillazioni di borsa registrate con la comunicazione di sondaggi all’uscita dei seggi completamente falsati.

Le prime proiezioni, che attribuivano all’alleanza a favore di Modi una maggioranza schiacciante, avevano fatto impennare i mercati azionari, che poi sono crollati con la diffusione dei numeri reali. [The Indian Express]

13 milioni di studenti cinesi partecipano all’esame di ammissione all’università “più duro del mondo”.

Oltre 13 milioni di studenti delle scuole superiori in tutta la Cina sono impegnati in un esame altamente competitivo che potrebbe decidere il resto della loro vita. L’esame nazionale di ammissione all’università, noto come “gaokao”, è il test accademico più grande del mondo. I partecipanti quest’anno sono 13,4 milioni contro i 12,9 milioni dello scorso anno. [Global Times]

L’Arabia Saudita raccoglierà 11 miliardi di dollari dalla vendita di azioni Aramco.

Le somme incassate contribuiranno a finanziare i piani di spesa del paese. [Reuters]

Le principali economie mondiali cercano di mettere fine ai finanziamenti dell’estrazione del carbone.

Se approvata, la bozza di proposta dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, rappresenterebbe la prima iniziativa di un’istituzione multilaterale per ridurre i finanziamenti al carbone, una delle maggiori cause del cambiamento climatico. [Reuters]

Sudan: la guerra civile gli attacchi delle bande intrappolano i rifugiati nella foresta etiope.

I rifugiati della guerra civile sudanese fuggiti nella vicina Etiopia affermano di essere costretti a nascondersi nella foresta lungo i bordi delle strade dopo che ripetuti attacchi da parte di uomini armati hanno distrutto le tende degli accampamenti. Circa 8.000 persone hanno lasciato i campi profughi di Kumer e Awlala, allestiti dalle Nazioni Unite nella regione settentrionale di Amhara in Etiopia, dopo i ripetuti assalti delle bande del mese scorso. [Reuters]

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