Ultim’Ora – V – 130 – La vittoria socialista in Catalogna archivia (per ora) le ambizioni separatiste della regione.

Terremoto di magnitudo 6.7 scuote il Guatemala.

Il sisma registrato a una profondità di 25 chilometri e con epicentro nell’Oceano Pacifico. [Prensa Libre]

Gli incendi in Canada costringono migliaia di persone a evacuare a causa del fumo che inquina pericolosamente la qualità dell’aria.

L’incendio nel nord-est della Columbia Britannica scoppiato venerdì è a poche miglia a ovest dei confini della città di Fort Nelson, nell’estremo punto nord-orientale della Columbia Britannica, a circa 995 miglia da Vancouver.  [CBS]

Le inondazioni in Afghanistan devastano i villaggi, facendo salire a 315 il bilancio delle vittime.

Migliaia di case sono state danneggiate e il bestiame è stato spazzato via, afferma il ministero dei rifugiati gestito dai talebani. [The Hindu]

Indonesia: 34 morti per le inondazioni e la lava fredda del vulcano Marapi.

I forti temporali hanno causato inondazioni in due distretti della provincia di Sumatra occidentale portando piogge cariche delle cenere e dei lapilli del Monte Marapi, il vulcano più attivo dell’arcipelago. [CNA]

Yahya Sinwar, mente della strage del 7 ottobre, si nasconderebbe a Khan Yunis, non a Rafah.

L’artefice del massacro, protetto da uno scudo di ostaggi israeliani, ha le chiavi per porre fine al conflitto. [The  Jerusalem Post]

La battaglia infuria nel nord di Gaza, un’area che le truppe israeliane avevano abbandonato.

Combattimenti ravvicinati nel nord di Gaza si intensificano in uno scenario ormai familiare: le forze israeliane ritornano in un’area dove avevano sconfitto Hamas all’inizio della guerra, costatando la ricostituzione del gruppo grazie al vuoto di potere che si erano lasciati alle spalle. [The New York Times]

Putin sostituisce il ministro della difesa Shoigu con un civile.

Vladimir Putin ha nominato il primo vice primo ministro Andrey Belousov ministro della difesa in sostituzione di Sergey Shoigu in carica da quasi 12 anni. [Novaya Gazeta]

Spagna: una clamorosa vittoria socialista lancia Salvador Illa alla presidenza della Generalitat catalana.

Per la prima volta in oltre un decennio, il governo regionale della Catalogna potrebbe essere guidato da un partito contrario all’indipendenza. Sei anni dopo aver fatto precipitare la Spagna nella peggiore crisi politica degli ultimi decenni, i partiti separatisti della Catalogna si ritrovano in minoranza. La vittoria del PSOE sottolinea la volontà di riconciliazione nazionale e coesistenza dei catalani. [Público]

Lituania: il presidente Gitanas Nauseda sulla buona strada per un secondo mandato.

Con oltre il 60% delle schede scrutinate, Nauseda, 59 anni, avrebbe raccolto il 46% dei voti, meno del 50% di cui avrebbe bisogno per una rielezione al primo turno. Al secondo posto figura la premier Ingrida Simonyte, 49 anni, con il 16% dei voti. [Reuters]

Tunisia: in centinaia protestano per chiedere una data per elezioni presidenziali regolari.

Centinaia di manifestanti nella capitale tunisina chiedono il rilascio dei giornalisti, attivisti e esponenti dell’opposizione imprigionati e la fissazione di una data per elezioni presidenziali regolari. [Reuters]

Gli avvocati tunisini scendono in sciopero contro l’arresto della collega colpevole di una battuta sarcastica in tv.

L’arresto dell’avvocata Sonia Dahmani era stato ripreso in diretta da un operatore di France 24 quando agenti di polizia incappucciati sono intervenuti per interrompere la trasmissione e hanno arrestato brevemente il cameraman. [La Presse de Tunisie]

La prima presidente donna della Macedonia del Nord, che rifiuta di usare la parola “Nord”, s’insedia scatenando le re di Atene.

Gordana Siljanovska-Davkova, la prima donna presidente della Macedonia del Nord, si è insediata rifiutando di utilizzare il nome ufficiale completo del paese durante la cerimonia del giuramento: una chiara sconfessione dell’accordo di Prespa stipulato con la Grecia nel 2019 che ha risolto la controversia sul nome del paese. L’accordo prevede che la Macedonia sia ufficialmente designata come Macedonia del Nord, per distinguerla dall’omonima regione greca. [Radio Free Europe/Radio Liberty]

Morte, malattie, disperazione e ospedali stracolmi mentre incombe la battaglia finale attorno alla città sudanese sotto assedio di El Fasher.

Il Darfur è sull’orlo di un altro disastro mentre i combattimenti si intensificano intorno a El Fasher, l’ultima città della regione non controllata dalle Forze di supporto rapido. [The Guardian]

USA: la mancanza di test per l’influenza aviaria potrebbe nascondere la portata della diffusione del virus nelle aziende agricole statunitensi.

L’H5N1 è stato trovato nel latte in commercio, ma le lacune nei test sui bovini e sugli esseri umani ostacolano gli sforzi per fermare il virus. [The Guardian]

Il paziente sottoposto a xenotrapianto con un rene di maiale muore dopo due mesi.

Nulla indicherebbe che l’impianto del rene genicamente modificato abbia causato la morte di Richard “Rick” Slayman. [The Guardian]

La Cina accelera i test sul genoma del grano modificato come parte della campagna per la sicurezza alimentare.

La modifica genica, che aiuta il raccolto a resistere a una comune infezione fungina, è stata approvata in un tempo insolitamente breve. [South China Morning Post]

Giava Occidentale: lo scontro tra una moto e uno scuolabus uccide 11 persone.

Il bus si è schiantato contro un’auto e una moto apparentemente per un malfunzionamento dei freni. L’autobus, che trasportava 61 tra studenti e insegnanti, tornava verso la scuola superiore di Depok, fuori Giakarta, dalla zona collinare di Bandung, dopo una festa di laurea. [The Jakarta Post]

Preoccupati per le guerre a Gaza e in Ucraina, i vecchi nemici Turchia e Grecia provano a riconciliarsi.

La visita ad Ankara del primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis ad Ankara prosegue l’iniziativa di amicizia avviata cinque mesi fa. I due membri della NATO, che condividono decenni di reciproca animosità, confini e acque contese, hanno concordato di mettere da parte le controversie lo scorso dicembre ed ora si concentrano sul commercio e sull’energia, sul ripristino dei legami culturali e su una lunga lista di altri punti inseriti nella cosiddetta agenda positiva. [Associated Press]

Il Kuwait forma un nuovo governo guidato da Ahmad Abdullah Al-Sabah.

Emad al al-Atiqi, Anwar Ali al-Mudhaf e Abdullah Ali al-Yahya mantengono gli incarichi rispettivamente di ministro del petrolio, delle finanze e degli esteri. Ahmad, nipote dell’emiro, è stato nominato primo ministro ad aprile. [Kuwait Times]

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