Ultim’Ora – V – 116 – I porti belgi traboccano di auto elettriche cinesi: alcune sono parcheggiate nella banchina da oltre un anno.

Spagna: il PSOE chiede Sánchez di non dimettersi e sferra un attacco frontale all’opposizione.

Il Comitato federale del partito socialista spagnolo, l’istanza più importante dell’organismo, ha organizzato un evento di massa per chiedere al presidente Pedro Sánchez di rimanere alla guida del governo. [20minutos]

Putin non ha ordinato direttamente la morte di Alexei Navalny, dice il controspionaggio statunitense.

La scoperta, che non assolve il leader russo dalla responsabilità ultima, approfondisce il mistero che circonda la morte del dissidente incarcerato in un gulag artico. [The Wall Street Journal.]

Yemen: missili lanciati dai ribelli huthi danneggiano una petroliera battente bandiera panamense in rotta verso l’India.

I ribelli hanno lanciato tre missili, uno dei quali ha colpito la petroliera. L’attacco è avvenuto al largo di Moca, nello Yemen, vicino allo stretto di Bab el-Mandeb, che collega il Mar Rosso col Golfo di Aden. Da novembre gli Houthi hanno lanciato più di 50 attacchi, sequestrato una nave e affondato un’altra. [The Economic Times]

Scossa dallo scandalo dello spionaggio, l’estrema destra tedesca riprende i vecchi slogan in occasione del lancio della campagna per le europee.

Sconvolto dal calo nei sondaggi e scosso dalle accuse di avere avuto una spia cinese tra le sue fila, il partito di estrema destra tedesco Alternativa per la Germania cerca di recuperare lo slancio perduto. Il gradimento dell’AfD, che all’inizio dell’anno la vedeva in testa nei sondaggi d’opinione, stava diminuendo anche prima dell’arresto, questa settimana, di un assistente del suo candidato principale Maximilian Krah con l’accusa di spionaggio. [Reuters]

Un terremoto di magnitudo 6.5 colpisce le Isole Bonin in Giappone.

Il sisma è avvenuto a una profondità di 503,2 chilometri, ma non è stato seguito da alcun allarme tsunami. [Reuters]

20 soldati cambogiani uccisi nell’esplosione di un deposito di munizioni.

L’esplosione avvenuta nella base militare nella provincia di Kampong Speu, a ovest della capitale, ha ferito anche diversi soldati, secondo il primo ministro; l’esercito afferma che è esploso solo un camion di munizioni. [CNA]

Hamas indica un numero plausibile di ostaggi israeliani.

Hamas aveva gonfiato il numero di ostaggi che è in grado di liberare come tattica negoziale, il che, si spera, indica la volontà di pervenire ad un accordo. Israele, tuttavia, respinge la richiesta di fermare i combattimenti o di ritirarsi da Gaza. [Haaretz]

Un DNA antico solleva un velo sul misterioso impero degli àvari.

Conosciuti principalmente dai resoconti dei loro nemici bizantini, gli àvari erano formidabili guerrieri a cavallo arrivati nell’Europa centrale e orientale nel VI secolo. Le loro origini sono rimaste oscure fino a quando uno studio dell’aprile 2022 ha scoperto che provenivano dalla steppa mongola. Ora, una nuova analisi dei resti di 424 individui provenienti dai cimiteri ungheresi fornisce dettagli sulla famiglia e sulla vita sociale degli àvari e su come i nuovi arrivati ​​interagivano con la popolazione autoctona. [nature]

I dipendenti accusano Google di “comportamento capriccioso” dopo il licenziamento di 50 persone che protestavano contro un progetto Nimbus da 1,2 miliardi di dollari per l’esercito e il governo israeliani.

Inizialmente, Google aveva licenziato 28 dipendenti fautori della protesta; pochi giorni dopo ne ha licenziato altri 20. La protesta negli uffici di New York City e Sunnyvale era stata organizzata da No Tech for Apartheid, un’associazione di dipendenti di Google e Amazon contrari al progetto Nimbus che dovrebbe rendere “più facile per il governo israeliano sorvegliare i palestinesi e costringerli ad abbandonare la loro terra”. [The Guardian]

Aerei cinesi effettuano sortite sullo stretto di Taiwan in segno di forza mentre la delegazione americana lascia Pechino.

La fine della visita di tre giorni del segretario di stato Antony Blinken segna un’impennata dell’attività militare dopo un periodo di relativa calma. [The Guardian]

L’Europa si sta impoverendo rispetto agli Stati Uniti.

Secondo gli economisti Pierre-André Buigues e Elie Cohen autori dell’articolo, il relativo impoverimento della zona euro rispetto agli Stati Uniti è una realtà ineludibile. [Le Monde]

I porti belgi traboccano di auto elettriche cinesi: alcune sono parcheggiate nella banchina da oltre un anno.

A causa della sovraccapacità produttiva della Cina, che aspira a conquistare un quarto del mercato europeo dei veicoli elettrici, Anversa e Zeebrugge sono letteralmente sature. [Le Monde]

Nelle elezioni presidenziali russe, un’internazionale di pseudo-osservatori è arrivata a Mosca per legittimare l’incoronazione di Putin

Una ONG tedesca ha identificato un gruppo di 183 eletti e attivisti, provenienti da quattro continenti, invitati a seguire le operazioni di voto, caratterizzato da un altissimo livello di frode. Tra loro ci sono tredici italiani, spesso di estrema destra. [Le Monde]

Elezioni in India: i video falsi, prodotti con l’uso di programmi d’intelligenza artificiale dalle star di Bollywood a favore dei partiti politici, sommergono gli elettori.

Video di attori come Aamir Khan che criticano il primo ministro Narendra Modi inondano le reti sociali, confondendo il dibattito politico e influenzando le decisioni degli elettori. Una combinazione di intelligenza artificiale e realtà aumentata sta aggiungendo una nuova dimensione alla campagna elettorale. [The Indian Express]

Gli esportatori cinesi evitano lo yuan a favore di sistemi di pagamento alternativi mentre crescono i timori di svalutazione.

Con lo yuan cinese incapace di tenere il passo con il dollaro statunitense, gli esportatori cinesi lasciano all’estero parte dei pagamenti ricevuti, riconvertendo solo le quantità di cui hanno stretto bisogno. La volatilità valutaria è uno dei numerosi fattori che influiscono sugli affari esteri, ma i ridotti profitti creano una situazione pericolosa. [South China Morning Post]

Dimenticate i riciclatori di Macao. Il denaro sporco cinese ora si dirige verso i casinò del sud-est asiatico.

La repressione anti-corruzione nella capitale asiatica del gioco d’azzardo ha decimato la sua industria del riciclaggio, un tempo in forte espansione. I loschi operatori del riciclaggio ora si rifugiano nelle ombrose zone economiche speciali di Cambogia, Laos e Myanmar. E nei casinò poco regolamentati delle Filippine e del Vietnam. [South China Morning Post]

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