Ultim’Ora – V – 083 – Libia: trovata una fossa comune con almeno 65 cadaveri.

Gran Bretagna: i segreti di un villaggio sorprendentemente ben conservato di 3000 anni fa.

Una ciotola di zuppa riempita a metà, un cucchiaio di legno, cesti per la spazzatura e una collana in ambra e perle di vetro sono solo alcuni dei reperti straordinariamente ben conservati di un villaggio della tarda età del bronzo rinvenuto nell’Inghilterra orientale e soprannominato la “Pompei della Gran Bretagna” e una “macchina del tempo” che ci riporta nella quotidianità di quasi 3.000 anni fa. I ritrovamenti del sito, scavati tra il 2015 e il 2016, sono oggetto di due rapporti, completi di foto inedite, appena pubblicati dagli archeologi dell’Università di Cambridge. [Newsweek]

Crisi mediorientale: Russia e Cina pongono il veto alla risoluzione per il cessate il fuoco proposta dagli Stati Uniti all’ONU.

Russia e Cina hanno posto il veto a una risoluzione degli USA al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che chiedeva “un cessate il fuoco immediato e prolungato” come parte di un accordo a Gaza, respingendo una misura che includeva alcuni dei termini più duri nei confronti di Israele, mai usati da Washington dall’inizio del conflitto. La risoluzione, che riflette la crescente frustrazione dell’amministrazione Biden per la condotta di Israele durante la guerra, era intesa a fare pressione su Israele affinché non attacchi la città di Rafah, nel sud di Gaza, dove si stanno rifugiando centinaia di migliaia di civili. [The New York Times]

Stati Uniti: la Camera dei rappresentanti approva la legge di spesa per evitare la chiusura delle attività governative.

ll voto condiviso ha spaccato i repubblicani con l’ala più dura che minaccia la sfiducia nei confronti del presidente della Camera Mike Johnson. Non è certo se i repubblicani al Senato permetteranno che la misura di spesa venga approvata in tempo per evitare la chiusura. [The New York Times]

Cresce il numero degli abitanti di Gaza che approvano la strage del 7 ottobre. Il 52% vuole che Hamas continui a governare la Striscia dopo la guerra.

Un’indagine mostra anche un grande aumento nel numero dei gazauiti favorevoli alla soluzione dei due Stati e una diminuzione della percentuale di popolazione che pensa che la resistenza armata sia la via giusta per raggiungere tale obiettivo. Il 52% degli abitanti di Gaza ritiene che Hamas debba continuare a governare Gaza alla fine della guerra, in crescita rispetto al 38% di dicembre. Il numero di palestinesi che ammettono che il 7 ottobre  Hamas ha commesso crimini di guerra è sceso dal 10 al 5%. [The Times of Israel]

Oltre 1.000 minatori intrappolati sottoterra a causa di un’interruzione di corrente.

Gli impianti di estrazione del carbone nell’oblast di Dnipropetrovsk sono rimasti fermi per mancanza di elettricità durante l’attacco russo nella notte tra il 21 e il 22 marzo. In quel momento sottoterra c’erano 1.060 minatori. I russi avevano effettuato due attacchi diretti alla centrale idroelettrica di Dnipro (HPP), oscurando diverse regioni ucraine. [Ukraynska Pravda]

Gli Stati Uniti hanno chiesto all’Ucraina di porre fine agli attacchi alle raffinerie di petrolio russe.

Washington ha spiegato a Kiev che gli attacchi con i droni rischiano di far salire i prezzi del greggio e provocare ritorsioni. [Financial Times]

Haiti: mentre nella capitale imperversano le bande, più di 33.000 persone sono fuggite negli ultimi 13 giorni.

La maggior parte degli sfollati si è diretta verso la regione meridionale di Haiti, generalmente più pacifica rispetto alla capitale Port-au-Prince. [The Hill]

India: le opposizioni condannano l’arresto per sei giorni del primo ministro di Delhi, Arvind Kejriwal, con l’accusa di corruzione.

L’arresto di Kejriwal, poche settimane prima del primo turno delle gigantesche elezioni nazionali, segue una serie di arresti analoghi di leader dell’opposizione e di irruzioni della polizia. è la prima volta che un primo ministro in carica viene arrestato. Kejriwal e il suo partito Aam Aadmi (AAP) avevano conquistato la città nel 2015 sulla spinta di un movimento anti-corruzione, ed erano finiti più volte nel mirino del governo nazionale, sempre più intollerante al dissenso. Tutti conti bancari del più grande partito di opposizione, il Congresso, sono stati congelati in relazione ad una controversia fiscale in corso, impedendo al partito di continuare la campagna elettorale per mancanza di liquidità. [Al Jazeera]

Decine di Rohingya potrebbero essere morti o dispersi dopo il ribaltamento di un barcone al largo dell’Indonesia.

Il natante, che trasportava circa 150 persone in fuga, si è capovolto al largo della costa più occidentale dell’Indonesia. [Hindustan Times]

L’Australia paga 4,6 miliardi di dollari al Regno Unito per accelerare la costruzione della sua nuova flotta di sottomarini a propulsione nucleare.

I sottomarini saranno costruiti su progetto del Regno Unito con il contributo delle nazioni del gruppo AUKUS e avranno un sistema d’arma statunitense incorporato. [Newcastle Herald]

I geologi rigettano la proposta di riconoscere l’inizio d’una nuova era da chiamare Antropocene.

I fautori della proposta intendevano designare il periodo a partire dal 1952 come Antropocene per riflettere il cambiamento del pianeta da parte dell’umanità. Per i geologi siamo sempre in pieno Olocene, iniziato 11.700 anni grazie alla stabilizzazione del clima, dopo l’ultima era glaciale, e durante il quale è nata e si è sviluppata la civiltà umana. [The Guardian]

Libia: trovata una fossa comune con almeno 65 cadaveri.

L’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) ritiene che si tratti di persone “morte durante l’attraversamento del deserto”. Secondo il progetto Missing Migrants dell’OIM, nel 2023 sono stati registrati almeno 3.129 tra morti e scomparsi lungo la rotta del Mediterraneo verso l’Europa. [The Guardian]

Trump ha una nuova gallina dalle uova d’oro: il lancio in borsa della sua rete Truth Social.

L’investimento del candidato presidenziale, ora valutato circa 3 miliardi di dollari, potrebbe alleviare le sue attuali difficoltà finanziarie. La società editoriale di Donald Trump, Trump Media and Technology Group, si fonderà con la Digital World Acquisition Corp. quotata in borsa, dopo il voto favorevole dell’assemblea generale di quest’ultima. L’operazione potrebbe fruttare diversi miliardi di dollari all’ex presidente americano. L’esito del progetto di fusione appariva ancora incerto prima dell’assemblea generale, perché la votazione era stata rinviata più volte negli ultimi due anni e mezzo per mancanza del numero legale. [The Wall Street Journal.]

Israele ha confiscato 800 ettari nella Cisgiordania occupata.

Secondo l’organizzazione israeliana anti-insediamento Peace Now, si tratta della più grande confisca in territorio palestinese dagli accordi di pace di Oslo del 1993. Figura dell’estrema destra israeliana e del movimento di insediamento in Cisgiordania, il ministro delle finanze Bezalel Smotrich ha definito la confisca “una nuova misura importante per la colonizzazione ebraica” in Cisgiordania. Ma la colonizzazione israeliana in Cisgiordania è illegale secondo il diritto internazionale, ricorda regolarmente l’ONU, che denuncia tale politica come uno dei principali ostacoli all’instaurazione di una pace definitiva tra Israele. e i palestinesi. [Le Monde]

Trump afferma di disporre di 500 milioni di dollari in contanti, contraddicendo i suoi avvocati.

L’ex presidente Donald Trump dice di disporre di “quasi 500 milioni di dollari” in contanti, pochi giorni dopo che i suoi avvocati avevano dichiarato che sarebbe stato quasi impossibile pagare la cauzione di quasi mezzo miliardo per il suo processo per frode civile. [The Washington Post]

La straordinaria causa antimonopolio contro Apple è più problematica per un’azienda che deve affrontare molti altri problemi.

Il produttore di iPhone, non molto tempo fa, era l’azienda col maggior valore di borsa del mondo. Ora deve affrontare l’incognita di una causa federale per i suoi comportamenti monopolistici negli anni d’oro dell’iPhone. [Barron’s]

Ultimo minuto

Leggi le ultime notizie dalle principali agenzie giornalistiche del mondo

Ultim’Ora – Notizie e idee dal mondo, trascurate o minimizzate dai media italiani di oggi.