Ultim’Ora  – IV/320 – In Turchia, una feroce battaglia tra le due massime  corti giurisdizionali minaccia lo stato di diritto.

Un terremoto di magnitudo 7.2 scuote la provincia filippina di Davao Occidental.

la scossa è avvenuta intorno alle 16 a  circa 30 chilometri a sud-ovest della provincia di Sarangani, a10 chilometri di profondità. [The Manila Times]

Alla vigilia delle elezioni il sedicente trumpiano Milei, denuncia brogli ancor prima che si aprano le urne.

Il movimento di Milei La Libertad Avanza cerca di provocare irregolarità con l’obiettivo di creare lo scenario favorevole per eventualmente impugnare il risultato delle votazioni di domenica. Hanno anche accusato la gendarmeria di aver modificato i verbali delle elezioni generali, ma senza fornire alcuna prova. [Página/12]

Tunnel di Silkyara: la perforazione è stata interrottea dopo la posa di appena 24 metri del tubo di fuga di 80 centimetri di diametro.

L’interruzione è stata determinata da “vibrazioni” rischiose. Inoltre  la macchina utilizzata per praticare il foro si è danneggiata. [The Hindu]

Un errore contabile potrebbe affossare la coalizione tedesca.

Dubbi sulla sopravvivenza dell’alleanza a tre tedesca dopo la sentenza che blocca il passaggio di 60 miliardi di euro dal fondo pandemico ad altre destinazioni. [Politico]

Erdoğan va in  Germania per discutere di Gaza e dei rapporti bilaterali.

La prima visita di Erdoğan in Germania dal 2020 arriva poco prima delle elezioni municipali nelle quali spera di riconquistare le città di Ankara e Istanbul. La prospettiva di un migliore accesso al mercato dell’Unione Europea e della liberalizzazione dei visti sarebbe un regalo per gli elettori che lamentano l’elevata inflazione e le difficoltà economiche. All’ordine del giorno dei suoi colloqui dovrebbe figurare anche la richiesta della Turchia di acquistare 40 aerei da guerra. [Daily Sabah]

La Turchia rinvia la decisione sulla candidatura della Svezia alla NATO.

L’accordo della Turchia sull’adesione della Svezia appare collegato agli sforzi di Ankara per acquisire nuovi aerei da caccia F-16 dagli Stati Uniti. Tuttavia, sia i funzionari statunitensi che quelli turchi insistono sul fatto che qualsiasi accordo del genere non può essere legato all’adesione della Svezia alla NATO. [Hürriyet]

Dopo il disgelo con Biden, Xi Jinping incontra il giapponese Kishida per migliorare i rapporti bilaterali e  porre fine al contenzioso sulle acque reflue di Fukushima.

Il leader cinese afferma che non è nell’interesse di nessuno un’economia del tipo “piccolo cortile e recinzione alta”. A margine del vertice delle economie della Cooperazione economica Asia-Pacifico, Xi ha avuto colloqui individuali anche con i leader di Messico, Perù, Fiji, Giappone e Brunei, tutti. [Nikkei Asia]

Il Pentagono non supera la sesta  verifica contabile consecutiva.

La legge federale, dall’inizio degli anni ’90, richiede verifiche obbligatorie per tutte le agenzie governative. Il Pentagono ha iniziato a sottoporsi a tali verifiche solo a partire dal 2018, peggiorando sempre più i suoi indici di valutazione. Durante l’ultima verifica, 1.600 revisori dei conti hanno esaminato i 3,8 trilioni di dollari di attività e i 4 trilioni di dollari di passività, effettuando circa 700 visite in loco. Hanno scoperto che la metà delle attività del dipartimento della difesa non può essere contabilizzata. [The Hill]

Intelligenza artificiale: il regolamento europeo rischia di essere bloccato dagli interessi nazionali.

Volendo salvaguardare gli interessi delle proprie nuove imprese del settore, la Francia, appoggiata da Germania e Italia, s’oppone alla regolamentazione dei grandi modelli d’IA se il loro utilizzo non è «a rischio». Secondo i critici, in questo modo si fa il gioco dei giganti della tecnologia. [Le Monde]

In Turchia, una feroce battaglia tra le due massime  corti giurisdizionali minaccia lo stato di diritto.

Da settimane i magistrati della Corte costituzionale e della Corte di cassazione si scontrano sull’immunità spettante a un oppositore, Can Atalay, eletto deputato mentre era dietro le sbarre. [Le Monde]

L’Europa deve liberarsi della sua dipendenza dai programmi per l’intercettazione.

Gli sforzi europei per regolamentare queste “armi digitali” rimangono timidi, perché le cancellerie vogliono continuare a utilizzarle, pur sostenendo al tempo stesso la loro non proliferazione. [Le Monde]

Morto il peggior  boss del crimine informatico del Myanmar. I familiari estradati in Cina.

Ming Xuechang e tre suoi familiari erano ricercati in Cina per frode e sequestro  di persona, tra gli altri reati. Ming, che fra l’altro era stato parlamentare regionale dello stato Shan per la regione di Kokang, “si è sparato mentre veniva arrestato ed è morto più tardi mentre veniva soccorso”. Ming Xuechang era a capo di un gruppo che “ha organizzato e aperto covi di frode telefonica e informatica soprattutto a danno di cittadini cinesi”. Secondo le Nazioni Unite, nel 2023, solo in Myanmar, almeno 120.000 persone sono rimaste vittime delle attività truffaldine di organizzazioni come quella di MIng. [The Straits Times]

Nel centro di New York, alcune famiglie cominciano a riempire gli uffici svuotati dal telelavoro.

Cinque edifici del distretto finanziario verranno trasformati in abitazioni. Funzionerà anche fuori Manhattan? [The New York Times]

Il governo e il partito al potere introdurranno una legislazione speciale che vieterà la carne di cane.

La legge vieterà l’allevamento e la macellazione di cani destinati al consumo e la distribuzione e vendita di carne di cane. La repressione dei ristoranti che servono  carne di cane dovrebbe iniziare nel 2027, dopo un periodo transitorio di tre anni. La Corea del Sud conta circa 1.150 allevamenti di cani e oltre mezzo milione di cani allevati per la carne, una cifra significativamente in calo rispetto a decenni fa. [The Korea Times]

Il fallimento della tecnologia: come è crollato il decantato “muro di ferro” di Israele.

Hamas ha sfruttato le vulnerabilità create dalla dipendenza di Israele dalla tecnologia del “Muro di Ferro” per effettuare l’assalto più mortale nella storia del paese. Prima di infiltrarsi in territorio israeliano, i combattenti di Hamas hanno neutralizzato telecamere a lungo raggio, sensori sofisticati e armi telecomandate –una tattica nota all’interno del gruppo come “piano accecante”– per sfondare non visti la recinzione ad alta tecnologia. [The Washington Post]

Perché l’anguria è diventata un simbolo della causa palestinese.

Il frutto, viene utilizzato nell’iconografia palestinese da decenni, spesso come sostituto della bandiera palestinese, perché, una volta aperto, mostra i colori della bandiera: rosso, bianco, nero e verde. È anche un frutto popolare coltivato localmente. [The Washington Post]

Le nazioni dell’UE raggiungono un importante traguardo per fermare l’invio di rifiuti di plastica verso i paesi poveri.

In base a un accordo provvisorio, i 27 paesi dell’UE non potranno più esportare i propri rifiuti di plastica al di fuori del club dei paesi ricchi dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. Per entrare in vigore, il testo ora deve essere approvato formalmente sia dal Consiglio che rappresenta gli Stati membri dell’UE sia dal Parlamento europeo. [The Guardian]

Sale a 130 il bilancio delle vittime delle inondazioni in Kenya, Somalia ed Etiopia.

Almeno 130 persone sono morte in Etiopia, Kenya e Somalia a seguito delle forti piogge che hanno innescato quelle che le agenzie umanitarie hanno descritto come “inondazioni che si verificano una volta ogni 100 anni”. [Associated Press]

L’impopolarità di Biden e Trump alimentano le speranze dei candidati terzi per le elezioni americane del 2024.

Di fronte alla probabile scelta tra il repubblicano Donald Trump e il democratico Joe Biden nella corsa presidenziale del 2024, molti americani sono alla disperata ricerca di opzioni più giovani e meno controverse. [Reuters]

Joseph Boakai è molto vicino della presidenza liberiana, mentre il conteggio dei voti si avvicina alla fine.

Il leader dell’opposizione liberiana Joseph Boakai è sulla buona strada per diventare presidente, mentre lo scrutinio dei voti si avvicina al completamento.  Con il 99,6% dei voti scrutinati, Boakai è in testa con il 50,89% dei voti contro il 49,11% del presidente ed ex calciatore George Weah. [Reuters]

Elezioni in Madagascar: il presidente in testa al conteggio dei voti.

Il presidente del Madagascar Andry Rajoelina ha un prevedibile vantaggio in una tornata elettorale caratterizzata da una bassa affluenza alle urne, intorno al 60%, anche per il boicottaggio deciso dall’opposizione. L’imprenditore 49enne ed ex DJ è salito al potere sull’isola dell’Oceano Indiano con un colpo di stato del 2009, si è dimesso dopo quasi cinque anni come leader di un’autorità di transizione, quindi ha vinto le elezioni del 2018. L’opposizione sostiene che non avrebbe potuto ricandidarsi perché ha acquisito la nazionalità francese nel 2014,  che revocherebbe  automaticamente quella malgascia. [TRT Africa]

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