Ultim’Ora  – IV/263 – Gli Stati Uniti regolarizzano  quasi 500.000 venezuelani immigrati illegalmente.

Lei stessa immigrata, spera di diventare il prossimo primo ministro olandese e promette una linea dura contro i nuovi migranti.

Dopo aver conquistato il controllo del partito per 17 anni guidato da Mark Rutte, Dilan Yesilgoz-Zegerius punta a diventare prima ministra dei Paesi Bassi. Se eletta sarebbe la prima donna, ma anche la prima immigrata  a ricoprire la massima carica di governo, essendo arrivata nel paese come rifugiata. La sua più improbabile promessa è quella di azzerare il numero dei  migranti. È stata la lotta sulla politica di asilo a silurare il quarto governo di coalizione consecutivo di Rutte a luglio, spingendo il primo ministro più longevo del paese ad annunciare il ritiro dalla politica. [Bloomberg]

Janet  Yellen si schiera favore d’una tassa sui beni russi congelati.

Il segretario al tesoro americano si dice favorevole al piano dell’Unione Europea dir imporre una tassa sui profitti generati dai beni sovrani russi congelati, definendolo un modo “sensato” per aiutare a finanziare la ricostruzione dell’Ucraina. [Bloomberg]

La commissione elettorale del Pakistan annuncia che le nuove elezioni si terranno nell’ultima settimana di gennaio.

Il calendario annunciato non prevede una giornata specifica e allunga di oltre due mesi la data limite del 6 novembre suggerita dal presidente ad interim Arif Alvi. La commissione elettorale afferma di aver esaminato il lavoro sulla definizione delle circoscrizioni elettorali e di aver deciso che la loro lista iniziale sarà pubblicata il 27 settembre. [Dawn]

L’India sospende i visti d’ingresso per i cittadini canadesi.

La sospensione è l’ultima rappresaglia indiana dopo la denuncia canadese della responsabilità indiana nell’omicidio di un attivista sikh in Canada. [Deutsche Welle]

La Polonia blocca la fornitura di armi all’Ucraina, mentre non si placa la disputa sul grano.

Uno dei più fedeli alleati dell’Ucraina, la Polonia, ha affermato che non fornirà più armi al  vicino, nel mezzo di una disputa diplomatica sulle esportazioni del grano di Kiev. Il primo ministro Mateusz Morawiecki afferma che l’obiettivo della Polonia è solo quello di riarmare il proprio esercito. La Polonia ha già inviato in Ucraina 320 vecchi carri armati dell’era sovietica e 14 aerei da combattimento MiG-29 e non ha più nessuna vecchia arma da offrire. Tuttavia, agli osservatori non sfugge la contemporaneità con la forte tensione tra i due vicini. [BBC]

La Banca d’Inghilterra, per la prima volta in quasi due anni, mantiene inalterati i tassi.

La decisione arriva dopo che l’inflazione inaspettatamente è scesa. [The Wall Street Journal.]

L’arricchimento dell’uranio saudita aleggia sui colloqui per un possibile accordo con Israele.

L’argomento affiora  nei colloqui che mirano a stabilire  legami diplomatici tra i due paesi del Medio Oriente. [The Wall Street Journal.]

 “Se l’Iran riesce a costruire un’arma nucleare, anche l’Arabia Saudita dovrebbe averne una”, dice il principe ereditario saudita.

In un’intervista a  Fox News, Mohammad Bin Salman afferma, fra l’altro, che la normalizzazione delle relazioni d tra il suo paese e Israele sarebbe il più grande accordo storico degli ultimi dieci anni.  [Fox News]

Giornalista francese arrestato per aver riferito un’operazione di spionaggio in Egitto.

Un giornalista francese è stato arrestato per aver riferito di documenti riservati secondo i quali i servizi segreti francesi avrebbero aiutato a perseguire dei  civili in Egitto. [France 24]

La procura britannica persegue cinque persone sospettate di spionaggio a favore della Russia.

Tre uomini e due donne sono accusati di “cospirazione per avere raccolto informazioni destinate ad essere direttamente o indirettamente utili a un paese nemico”. [The Guardian]

‘Lei si mostra moderata, ma strizza l’occhio a chi moderato non è’: i tanti volti di Giorgia Meloni.

Dopo quasi un anno al potere, la prima ministra italiana ha spesso ottenuto il plauso anche della sinistra, ma i critici dicono che ci si dovrebbe lasciare ingannare. [The Guardian]

Il candidato presidenziale e governatore della Florida DeSantis annaspa al quinto posto alle primarie repubblicane nello stato chiave del New Hampshire.

DeSantis, 44 anni, raccoglie il 10% di voti dello stato in un sondaggio della CNN/Università del New Hampshire , molto dietro l’ex presidente Donald Trump, l’imprenditore Vivek Ramaswamy e le ex governatrici del New Jersey Chris Christie e della Carolina del Sud Nikki Haley. Il governatore repubblicano della Florida, che all’inizio della sua campagna sembrava essere  il principale rivale di Trump per la nomina presidenziale repubblicana, in due soli mesi ha perso 13 punti nello stesso sondaggio del New Hampshire. [New York Post]

L’Unione europea è divisa sulla proposta della Commissione di autorizzare nuovamente il glifosato per dieci anni.

Ursula von der Leyen ha proposto il rinnovo della licenza per il controverso erbicida, senza garanzie sufficienti, secondo soprattutto Francia e Germania. [Le Monde]

Marine Le Pen rimborserà  330mila euro al Parlamento europeo per l’indebito pagamento a  due suoi collaboratori.

La presidente del Raggruppamento Nazionale francese, eurodeputata dal 2004 al 2017, era sospettata di aver pagato con fondi europei il suo capo di gabinetto e la sua guardia del corpo. [Le Monde]

Nagorno-Karabakh: le ragioni di questo secolare conflitto che infiamma le relazioni tra Azerbaigian e Armenia.

I combattimenti sono stati brevi, ma si tratta di uno dei più antichi “conflitti sommersi” derivanti dalla dislocazione dell’impero sovietico, un puzzle etno-territoriale che resiste da un quarto di secolo agli sforzi della diplomazia per risolverlo. [Le Monde]

Il Parlamento sudcoreano vota per l’arresto del leader dell’opposizione.

L’Assemblea nazionale della Corea del Sud ha approvato in seduta plenaria una mozione che approva l’arresto del capo del principale partito di opposizione, Lee Jae-myung, accusato fra l’altro di abuso di fiducia. Una risicata maggioranza dei 295 parlamentari ha votato per revocare l’immunità all’arresto di Lee, capo del Partito Democratico. [NHK, Nippon Hōsō Kyōkai]

Il primo ministro giapponese Kishida stende un tappeto rosso per i gestori di patrimoni esteri.

Il primo ministro promette riforme strutturali da cinque  trilioni di dollari nel suo discorso all’ONU, a New York. [Nikkei Asia]

Gli Stati Uniti regolarizzeranno  quasi 500.000 venezuelani immigrati illegalmente.

La decisione fa seguito a un’intensa attività di lobbying da parte dei democratici di New York prima e durante la visita del presidente Biden a New York questa settimana. [The New York Times]

USA: le vendite di case crollano del 21% su base annua, rivelano i dati sulle nuove abitazioni.

La National Association of Realtors riferisce inoltre che i prezzi medi delle case negli ultimi anni sono aumentati di quasi il 4% all’anno. [The Washington Post]

Il presidente iraniano afferma che, se  vogliono veramente tornare all’accordo sul nucleare del 2015, gli Stati Uniti  dovrebbero allentare le sanzioni.

Il presidente Ebrahim Raisi,  in una conferenza stampa ha affermato che, attraverso diversi canali, gli USA hanno inviato messaggi  per fargli sapere “che desiderano dialogare, ma il dialogo deve  essere accompagnato dall’azione”. L’azione sulle sanzioni può essere “una solida base per continuare” le discussioni, ha affermato Raisi. [Associated Press]

Il figlio di Jimmy Lai teme che il magnate dei media di Hong Kong possa morire in carcere in attesa del processo.

Sebastien Lai ha anche criticato il governo del Regno Unito per la sua “vergognosa” mancanza di azione nell’aiutare suo padre, che è cittadino britannico. Jimmy Lai, il 75enne fondatore dell’ormai defunto quotidiano pro-democrazia Apple Daily, è in detenzione da quando è stato arrestato nel 2020 in base a una radicale legge sulla sicurezza nazionale imposta da Pechino. Se condannato, l’uomo Lai rischia l’ergastolo. È già stato condannato a cinque anni e nove mesi in un altro processo. [Associated Press]

Spagna: un sondaggio segnala che il PSOE vincerebbe con un vantaggio di 1,8 punti sul Partito Popolare se il paese andasse nuovamente alle urne.

Il primo sondaggio condotto dal Centro statale per gli studi sociologici (CSI) dopo le elezioni del 23 luglio attribuisce al Partito socialista (PSOE) il 33,5% delle intenzioni di voto, contro il 31,7% per il PP, invertendo quasi esattamente  il risultato delle ultime elezioni. Se nessuno dei candidati alla carica di primo ministro non riesce a raggiungere una maggioranza sufficiente per formare un nuovo governo, il paese potrebbe dover tornare alle urne il prossimo mese di gennaio. [El País]

Gli Stati Uniti rilanciano il programma di spionaggio sottomarino della guerra fredda per contrastare la Cina.

La marina degli Stati Uniti sta effettuando la più grande revisione della sua rete di sorveglianza sottomarina dagli anni ’50, mentre la potenza navale cinese aumenta e le nuove tecnologie stanno rapidamente rimodellando la guerra marittima. Anche Pechino ha piani simili. [Reuters]

Le Forze di Supporto Rapido del Sudan sono pronte ad un  cessate il fuoco e a colloqui politici.

Lo ha dichiarato il generale ribelle Mohamed Hamdan Dagalo  in una rara apparizione video. Dagalo, meglio noto come Hemedti, ha fatto questi commenti in un videomessaggio indirizzato all’Assemblea generale delle Nazioni Unite e rilasciato dalla RSF poco prima che il leader dell’esercito Abdel Fattah al-Burhan intervenisse all’assemblea ONU in corso a  New York. [Reuters]

Una folla record di migranti si dirige verso il confine degli Stati Uniti, creando un nuovo grattacapo per Biden.

Dalla California al Texas  migliaia di migranti sono entrati negli Stati Uniti negli ultimi giorni e molti altri continuano ad arrivare con autobus e treni merci verso le città di confine messicane sulla scia dei flussi migratori record più a sud. Il drammatico aumento lungo il confine, in particolare a San Diego, in California e nelle città texane di El Paso e Eagle Pass, segna un punto di svolta dopo che i numeri erano crollati negli ultimi mesi e potrebbe creare nuove sfide politiche per il presidente degli Stati Uniti Joe Biden alla vigilia della  nuova stagione elettorale. [Reuters]

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