Ultim’Ora  – IV/223 – L’Argentina vota per le primarie presidenziali.

L’ex presidente sudafricano Jacob Zuma non tornerà in prigione a causa del sovraffollamento  carcerario del paese.

Zuma, condannato a 15 mesi per oltraggio alla corte, si è costituito alle autorità ma è stato subito rilasciato per mancanza di posti nelle carceri. Zuma è uno degli oltre 9.000 condannati a basso rischio rilasciati nell’ambito di un programma iniziato ad aprile per liberare posti nelle carceri del Sudafrica. [Daily Maverick]

Sacerdoti ortodossi russi affrontano persecuzioni da parte dello stato e della chiesa di Mosca perché auspicano la pace in Ucraina.

Un piccolo numero di sacerdoti ortodossi russi si oppone pubblicamente al  patiarca  Kyril che sostiene l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, e ne stanno subendo le conseguenze. [The Independent]

Il Pakistan nomina un oscuro senatore del Belucistan primo ministro ad interim per condurre il paese alle elezioni.

Il senatore del Balochistan Awami Party (BAP) Anwaarul Haq Kakar è stato scelto come primo ministro ad interim del Pakistan. Il suo compito è l’ordinaria amministrazione fino all’elezione di un nuovo governo. L’annuncio è stato dato dopo che il primo ministro uscente Shehbaz Sharif e il leader dell’opposizione all’Assemblea nazionale Raja Riaz hanno raggiunto l’accordo sul nome di Kakar. [Dawn]

L’Argentina vota per le primarie presidenziali, propedeutiche alle elezioni generali del 22 ottobre.

Il meccanismo di voto delle primarie potrebbe anticipare l’esito delle elezioni generali. Le primarie sono obbligatorie e servono a scegliere i candidati di ciascuna coalizione per le elezioni presidenziali. Gli elettori sono chiamati a votare per uno dei candidati proposti dalla coalizione preferita. In base alle percentuali di elettori che votano per ciascuna coalizione è possibile avere un’idea degli orientamenti dell’elettorato. Gli aspiranti più votati diventano automaticamente i candidati che il 22 ottobre prossimo parteciperanno alle elezioni presidenziali. Il meccanismo delle elezioni vere e proprie prevede che il  candidato più votato con oltre il 45% dei voti, o oltre il 40% con un vantaggio di dieci punti percentuali sul secondo classificato, venga eletto presidente. Se non si verifica nessuna di queste due condizioni, si terrà un ballottaggio entro 30 giorni, quest’anno previsto per il 19 novembre. [Buenos Aires Herald]

Calcolato il limite massimo di calore che il corpo umano può sopportare.

Anche un giovane sano morirà dopo aver sopportato sei ore di calore a 35 gradi Celsius con il 100% di umidità. Una nuova ricerca, tuttavia,  mostra che la soglia potrebbe essere significativamente inferiore. Il limite critico, che si verifica a 35 gradi di quella che è nota come “temperatura di bulbo umido”, ossia la soglia di temperatura umida alla quale il sudore, prodotto dal corpo umano per raffreddarsi, non riesce più a evaporare, è stato superato solo una dozzina di volte, principalmente nell’Asia meridionale e nel Golfo Persico. [nature]

Il mistero del lago Ohrid: nelle acque di un lago albanese gli archeologi studiano le abitazioni neolitiche di 8000 anni fa.

Le case costruite su palafitte in fondo al lago Ohrid, al confine tra Albania e Macedonia del Nord, potrebbero essere il più antico insediamento lacustre mai trovato in Europa. [Euronews.]

Yemen: le Nazioni Unite rimuovono un milione di barili di petrolio da una vecchia petroliera per evitare una catastrofe ambientale.

La petroliera conteneva quattro volte più petrolio di quanto ne venne versato nel 1989 nel disastro della Exxon Valdez al largo dell’Alaska. [The Guardian]

Almeno sei migranti morti e 50 soccorsi dopo il ribaltamento di una piccola imbarcazione che cercava di attraversare la Manica.

Dozzine di barche avevano tentato di attraversare contemporaneamente lo stretto partendo dalla Francia. [The Guardian]

Il Laos avrebbe incarcerato senza apparenti motivi un  dissidente cinese, forse  per conto di Pechino.

Le organizzazioni per i diritti umani si stanno mobilitando per ottenere la liberazione dell’avvocato cinese Lu Siwei, che le autorità laotiani hanno arrestato il 28 luglio. Si teme che verrà estradato verso la Cina. [Le Monde]

In Senegal, la principale coalizione di opposizione si spacca.

La coalizione Yewwi Askan Wi (in lingua wolof, liberare il popolo) ha dichiarato la rottura con il movimento politico di Khalifa Sall, uno dei suoi membri fondatori, tra le tensioni con il partito di Ousmane Sonko la cui eleggibilità è messa in discussione da una possibile cancellazione dalle liste elettorali. [Le Monde]

Zelensky lo aveva definito “criminale”. Ora lo richiama perché procuri  armi e munizioni.

Nella spasmodica caccia alle armi, l’Ucraina ha accantonato la sua inflessibilità anticorruzione e si è rivolta a persone un tempo viste come reliquie di un’era in cui con il denaro tutto era possibile. [The New York Times]

La crescente separazione per sesso in Israele solleva timori per i diritti delle donne.

I membri ultraortodossi della coalizione di estrema destra del primo ministro Benjamin Netanyahu vogliono espandere i poteri dei tribunali rabbinici esclusivamente maschili, e impedire la promiscuità di donne e uomini in molte aree pubbliche. [The New York Times]

Due anni dopo la caduta di Kabul, decine di migliaia di afghani languono nel limbo in attesa dei visti statunitensi.

Due anni dopo che gli Stati Uniti hanno lasciato l’Afghanistan, decine di migliaia di afghani sono ancora in attesa. Sebbene ci siano stati alcuni recenti progressi, il processo di concessione dei visti statunitensi agli afghani è andato troppo a rilento  e solo una piccola minoranza è stata reinsediata. Molti dei richiedenti fuggiti dall’Afghanistan hanno esaurito tutti i risparmi e vivono alla giornata. Temono che gli Stati Uniti, che avevano promesso così tanto, li abbiano dimenticati. [Associated Press]

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