Ultim’Ora  – IV/210 – Migliaia di persone scendono in piazza a Gaza per una rara manifestazione di malcontento nei confronti di Hamas.

Mentre cresce il rischio di un conflitto nucleare con la Corea del Nord, i democratici statunitensi vorrebbero che il Congresso dichiarasse che la guerra di Corea è “finita”.

Trascurando la dimostrazione di forza di Pyongyang di questa settimana, i democratici spingono per il ritiro dei 28.500 soldati americani presenti nella Corea del Sud, col rischio di mettere in pericolo la lunga alleanza Washington-Seoul. [The New York Sun]

Il piano della Nuova Zelanda per una segnaletica stradale bilingue che valorizzi la lingua maori, sta  prendendo  una svolta inaspettata.

La Nuova Zelanda -o Aotearoa, come la chiamano i maori- recentemente ha lanciato una consultazione popolare sull’opportunità di includere il maori, teoricamente parlato da un quinto delle popolazione,  su 94 tipi di cartelli stradali, inclusi i nomi delle località, i limiti di velocità, gli avvisi di inizio e fine delle superstrade. L’idea non piace ai partiti di opposizione di destra, che sostengono  che la cartellonistica bilingue metterebbe a rischio la sicurezza stradale. Il servizio della CNN fa un’ampia  panoramica delle esperienze più interessanti per ravvivare le lingue locali in via di estinzione. [CNN]

La Repubblica Centrafricana vota se estendere fino a tre il numero dei mandati presidenziali.

La controversa modifica costituzionale tende ad aprire la porta a un terzo mandato del presidente Faustin Archange Touadera. [rfi]

L’accordo col Vietnam forse è il modello che il Vaticano vorrebbe per la Cina.

I decenni di paziente lavoro diplomatico della Santa Sede con il governo vietnamita sono spesso citati come possibile modello per l’approccio del Vaticano alla Cina, in particolare per quanto riguarda il controverso accordo del 2018 che concede a Pechino un ruolo nella nomina dei vescovi. Ma l’accordo Vaticano-Cina, platealmente violato da Pechino, contrasta con i progressi fatti con Hanoi. [The Pillar]

L’Ucraina presenta  un drone marittimo in grado di eliminare le navi russe dal Mar Nero.

Il veloce e letale drone ucraino ha già iniziato la caccia alla flotta russa del Mar Nero. [Insider]

L’Arabia Saudita nelle prossime settimane ospiterà  colloqui di pace tra Ucraina e Russia.

Agli incontri di Jeddah, che si terranno all’inizio di agosto, è prevista la partecipazione di alti diplomatici di circa 30 paesi. [Middle East Eye]

Zelenskyj firma la legge che anticipa il Natale ucraino al 25 dicembre.

La decisione di cambiare la data in cui si festeggia il Natale è l’ultima di una serie di iniziative delle autorità ucraine per la “de-russificazione”. Tra l’altro, sono già state rinominate strade e città che avevano nomi risalenti all’era sovietica. [Orthodox Times]

Il dipartimento inglese dell’interno segretamente lavora all’introduzione del riconoscimento facciale per ridurre la criminalità.

La strategia segreta del governo di installare sistemi di sorveglianza elettronica nei negozi solleva numerose critiche e  contrasta nettamente con il divieto dell’UE di utilizzare l’IA negli spazi pubblici. [The Guardian]

Israele: il leader dell’opposizione Yair Lapid chiede il congelamento della riforma giudiziaria per 18 mesi e il ritorno al negoziato.

Lapid propone che qualsiasi legge relativa al controllo giudiziario o alla separazione dei poteri debba essere approvata solo con una maggioranza dei due terzi della Knesset. [Haaretz]

Una delle ultime spiagge del Giappone immune dal cemento minacciata dalla costruzione di una diga.

Un progetto di diga sulla spiaggia di Katoku minaccia un eccezionale sito naturale sull’isola di Amami-Oshima e solleva interrogativi sulla politica del governo giapponese in materia di ambiente. [Le Monde]

Internet sta morendo? Tre minuti per capirlo.

I contenuti pubblicati sul Web non sono eterni. Gli Errori 404 ricordano quotidianamente agli utenti che una pagina può scomparire facilmente e con essa un po’ della memoria di Internet. [Le Monde]

Scontrini di cassa, addio.

Dal primo agosto in Francia cominceranno a scomparire gli scontrini di cassa con i dettagli degli acquisti: una smaterializzazione che trasformerà le abitudini dei consumatori. [Le Monde]

Niger: manifestazione antifrancese a Niamey,  monito da Parigi e ultimatum dai paesi vicini.

Migliaia di persone hanno manifestato davanti all’ambasciata francese di Niamey, mentre il Niger è sconvolto dal colpo di stato militare contro il presidente Mohamed Bazoum. Numerosi sostenitori dei golpisti si sono riuniti nella capitale rispondendo a un appello del movimento M-62. alcuni gruppi che hanno cercato di recarsi davanti alla rappresentanza diplomatica francese, al grido “Via la Francia, viva la Russia”, sono stati dispersi dai lacrimogeni. L’Eliseo ha promesso una risposta “immediata e intrattabile” in caso di attacco agli interessi francesi. [TF1]

Il rischio del debito occulto della Cina “deriva dal suo stesso sistema”.

Le politiche anti-covid della Cina e la spinta all’autosufficienza post-pandemia hanno messo a dura prova le finanze locali, facendo salire il debito a livelli prima impensabili, con scarsi interventi del governo centrale. Alcuni ritengono che Pechino sia riluttante a cambiare la struttura fiscale della Cina perché il sistema presente conferisce  a Pechino un maggiore controllo finanziario sulle province. [South China Morning Post]

La storia segreta della legislazione statunitense sulle armi: come il parlamento ha armato l’associazione dei costruttori (N.R.A.)

Alcuni parlamentari sedevano contemporaneamente al Congresso e nel consiglio di amministrazione della N.R.A. Così per decenni, un piccolo gruppo di parlamentari guidati da un eminente democratico ha aiutato la lobby delle armi a indirizzare le leggi, i tribunali e le opinioni sul secondo emendamento a favore dell’N.R.A. [The New York Times]

La Russia porta la disinformazione sulla guerra in Ucraina anche nei videogiochi.

In Minecraft e in altri popolari videogiochi e gruppi di discussione la propaganda è sempre più presente, mentre il Cremlino cerca di conquistare un nuovo pubblico. [The New York Times]

Un cambio di casacca che ha trasformato la politica della Carolina del Nord.

Tricia Cotham, una democratica sostenitrice del diritto all’aborto, è stata incoraggiata a candidarsi per un seggio alla camera statale da alcuni potenti repubblicani. Una volta eletta, ha cambiato casacca consegnando al partito repubblicano la maggioranza assoluta. [The New York Times]

Pakistan: almeno 40 morti e oltre 200 feriti nell’esplosione di un’auto-bomba ad una manifestazione politica nel distretto di Bajaur di Khyber Pakhtunkhwa.

L’esplosione è avvenuta quando più di 400 membri e sostenitori dell’associazione degli ‘Ulamāʾ dell’Islām’ (JUI-F), un partito politico pakistano fondato nel 1988 dall’ʿālim Mufti Mahmud,   si sono riuniti sotto una tenda nella città di Khar, vicino al confine con l’Afghanistan. [Dawn]

Negli Usa, un progetto salvavita per l’ HIV affronta una nuova minaccia: la politica repubblicana sull’aborto.

Per due decenni, gli Stati Uniti hanno perseguito una strategia  globale di vasta portata per combattere l’HIV e l’AIDS, salvando più di 25 milioni di vite. Ora il piano di emergenza presidenziale per il soccorso contro l’AIDS, meglio noto come PEPFAR, si è bruscamente impantanato in una battaglia politica, con i repubblicani che accusano il governo di dirottare i fondi del programma per sostenere indirettamente gli aborti. I deputati hanno perso mesi a discutere se il Congresso debba autorizzare nuovamente il programma per cinque anni, per un anno o per niente. [The Washington Post]

Dieci morti, di cui tre bambini, mentre forti venti colpiscono un campo turistico nella Russia centrale.

Otto delle vittime facevano parte di un gruppo di turisti accampati vicino al lago Yalchik nella regione di Mari-El quando si è scatenata la tempesta. I forti venti hanno causato la caduta di un gran numero di alberi nell’area dove erano state montate le tende, su un tratto di spiaggia selvaggia all’interno del Parco Nazionale Mariy Chodra. [Associated Press]

Migliaia di persone scendono in piazza a Gaza per una rara manifestazione di malcontento nei confronti di Hamas.

Diverse migliaia di persone sono scese per le strade della Striscia di Gaza per protestare contro le croniche interruzioni di corrente e le difficili condizioni di vita. I manifestanti scandivano “Vergogna, vergogna” e davano alle fiamme le bandiere di Hamas. Le forze di sicurezza di Hamas hanno rapidamente disperso i manifestanti e, a Khan Younis, hanno distrutto i cellulari di quanti filmavano la manifestazione. [Associated Press]

Almeno sei morti negli scontri tra fazioni palestinesi in Libano.

Sei persone sono state uccise in due giorni di scontri nell’affollato e impoverito campo di Ain el-Hilweh, vicino alla città costiera di Sidone, nel sud del Libano, dove la fazione dominante  Fatah combatte contro gruppi rivali. Un comandante di Fatah è stato ucciso in un’imboscata; quattro suoi collaboratori sono poi morti per le ferite riportate. [Reuters]

In una conferenza di pacificazione al Cairo, Mahmud Abbas spera di convincere Hamas a far parte d’un governo di ‘unità’ palestinese.

Abbas pensa che, coinvolgendo Hamas, sarà possibile porre fine alla divisione tra Cisgiordania e Striscia di Gaza. [The Jerusalem Post]

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