Ultim’Ora  – IV/71 – Il patto saudita-iraniano potrebbe trasformare il Medio Oriente.

“La più grande manifestazione popolare nella storia di Israele”: mezzo milione di persone soltanto ad Haifa protestano il “colpo di stato costituzionale” di Netanyahu.

Mentre oltre mezzo milione di israeliani manifestava ad Haifa e altre centinaia di migliaia nel resto di Israele, nella decima settimana di proteste, il leader dell’opposizione Yair Lapid attacca il governo Netanyahu ormai deciso a “schiacciare la democrazia israeliana”. [Haaretz]

L’Arabia Saudita lancia  una nuova compagnia aerea per competere con i rivali del Golfo.

Riyadh Air “progetta voli verso più di 100 destinazioni in tutto il mondo entro il 2030” e prevede più 330 milioni di passeggeri entro la fine del decennio. Le ambizioni del  regno del Golfo nel settore aeronautico s’inquadrano nella più ampia agenda di riforme “Vision 2030” del principe ereditario Mohammed bin Salman. [Saudi Gazette]

Oltre 100 arresti in Iran per l’avvelenamento sistematico delle studentesse.

L’avvelenamento seriale delle studentesse ha provocato ondate di sdegno in tutto il paese. [Anadolu]

La distensione saudita-iraniana e le sue implicazioni regionali.

Cosa significa e cosa comporterà la normalizzazione tra le due potenze regionali. [Al Jazeera]

Il patto saudita-iraniano potrebbe trasformare il Medio Oriente.

Entrambi i paesi e l’intera regione hanno molto da guadagnare dal ripristino delle relazioni, se l’accordo regge davvero. [The New York Times]

Gli USA cercano di  contenere i fallimenti a catena innescati dalla Silicon Valley Bank.

La segretaria al tesoro Janet Yellen cerca di rassicurare il pubblico mentre i regolatori si affannano per trovare una soluzione ed è in corso un’asta per cedere la banca. [The New York Times]

Le mogli russe chiedono a Putin di smettere di mandare i propri mariti nel “tritacarne” ucraino.

I soldati russi spesso vengono lanciati all’attacco delle posizioni ucraine pesantemente fortificate, a volte senza le necessarie munizioni. [The Telegraph]

Una bomba è esplosa durante una cerimonia per il conferimento d’un premio giornalistico nella città di Mazar-e-Sharif, nel nord dell’Afghanistan.

L’esplosione ha causato almeno un giornalista  morto e otto feriti, tra cui tre bambini. Il gruppo Stato islamico ha rivendicato l’attacco, il secondo in tre giorni nella provincia di Balkh; il primo è stato l’attacco suicida che ha ucciso il governatore di Balk, il mullah Dawood Muzmal. [MENAFN]

Il profitto di $ 161 miliardi di Saudi Aramco è il più alto mai  registrato in un solo anno da una società di petrolifera.

Amnesty International denuncia lo “scioccante” utile netto annuale, principale responsabile dell’inflazione globale che sta asfissiando le economie del mondo. [The Guardian]

La consigliera di Stato Shen Yiqin è l’unica donna al vertice della politica cinese.

Shen è passata da segretaria provinciale del Partito comunista ai vertici del governo, ma deve ancora sfondare nel mondo tutto al maschile del Politburo. [South China Morning Post]

La campagna di epurazione della corruzione in Vietnam mette in luce il tiro alla fune politico e le difficoltà economiche del paese.

L’ondata di epurazioni guidata dal capo del Partito comunista del Vietnam non ha risparmiato neppure l’ormai  ex presidente del paese e non mostra segni di arresto. La lotta al vertice arriva mentre il Vietnam combatte contro l’inflazione e i timori di bolle del debito all’interno del suo settore immobiliare fanno fibrillare gli investitori. [South China Morning Post]

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