La Knesset israeliana, con una procedura insolita, elegge portavoce temporaneo un fedele di Netanyahu.
La decisione del partito Likud di insediare Yariv Levin come portavoce consente, anche prima che il governo si insedi, di modificare alcune leggi come quella che vieterebbe all’ultraortodosso Aryeh Deri di diventare ministro nonostante la sua condanna per evasione fiscale, il conferimento di poteri estesi sulle forze di polizia al neo ministro per la sicurezza nazionale, l’estremista Itamar Ben-Gvir,o il trasferimento della supervisione dell’amministrazione civile israeliana nella Cisgiordania occupata dal ministero della difesa al ministro delle finanze entrante, l’estremista di destra Bezalel Smotrich: tutte condizioni indispensabili per il varo del nuovo governo. [The Times of Israel]