Ultim’Ora III/319 – In Iran il movimento di protesta provoca dissensi all’interno del regime.

COP27: l’accordo sull’istituzione di un fondo per i danni climatici è vicino.

L’Unione europea e una coalizione di oltre 100 paesi in via di sviluppo hanno raggiunto un accordo provvisorio sulle linee guida per l’istituzione di un fondo per aiutare le nazioni colpite da disastri ad affrontare le conseguenze del cambiamento climatico.  Anche gli Stati Uniti, facendo un’inversione ad U, hanno accettato questo principio. Sul tavolo, tuttavia, rimangono ancora importanti “dettagli” sulle misure per la riduzione del carbonio che potrebbero fare saltare l’intero accordo. [The Washington Post]

Un computer dice che c’è una probabilità dell’80,58% che un controverso dipinto sia un vero Renoir.

L’azienda svizzera Art Recognition  ha utilizzato un sistema d’intelligenza artificiale per giudicare se un discusso  Portrait de femme (Gabrielle) sia realmente opera dell’artista francese. [The Guardian]

Brexit: i partiti di opposizione cercano di ritardare la cancellazione di 4.000 leggi dell’UE.

Gli esperti legali affermano che il disegno di legge conservatore è mal progettato e “antidemocratico”. [The Independent]

Tokyo invita a indossare maglioni dolcevita per risparmiare energia.

La governatrice di Tokyo, Yuriko Koike, esorta a indossare questo inverno un dolcevita per stare al caldo e ridurre il consumo di energia. “L’effetto termico” di maglioni e sciarpe a collo alto farà risparmiare elettricità durante la crisi energetica, afferma la governatrice. [The Japan Times]

In Iran il movimento di protesta si intensifica e provoca dissensi all’interno del regime.

Nelle notti scorse il paese ha registrato le più grandi e violente manifestazioni  popolare, e numerosi alti dignitari fino al presidente del parlamento mettono apertamente in discussione la politica repressiva del governo. Nelle università gli studenti manifestano quotidianamente contro il regime di Teheran organizzando sit-in o boicottando le lezioni, anche a costo della vita. Le forze di sicurezza sparano pallini di metallo e proiettili di gomma mirando spesso agli occhi dei manifestanti. Nella città di Divandarreh, nella provincia occidentale del Kurdistan , hanno sparato ad altezza d’uomo “uccidendo almeno tre civili”. [Le Monde]

In Cina, i funzionari del Partito Comunista sono precettati per rinforzare l’organico della Foxconn per la produzione degli iPhone.

I residenti del villaggio e i quadri del partito sono stati mobilitati per colmare i vuoti delle linee di produzione nella gigantesca fabbrica Foxconn di Zhengzhou, nell’Henan, dopo che migliaia di lavoratori sono fuggiti a causa del focolaio di covid esploso in un reparto. [Le Monde]

Forti tensioni sugli approvvigionamenti dell’antibiotico amoxicillina, mentre cresce la domanda con la ripresa delle infezioni invernali.

L’Agenzia nazionale francese per la sicurezza dei medicinali segnala “forti tensioni” sulla fornitura di questo farmaco, usato per trattare bronchiolite, rinofaringite e otite. Anche l’Aifa segnala indirettamente dei problemi. [Le Monde]

L’assemblea regionale della Corsica denuncia gli “eccessi mafiosi” nell’isola.

Anche se  non hanno trovato l’accordo sulla questione dell’esistenza di una mafia in senso stretto, i consiglieri concordano sulla  criminalità che affligge l’economia e la società isolana. [Corse Matin]

La rete sociale Twitter di Elon Musk  in bilico dopo altre 1.200 dimissioni.

Twitter vacilla mentre Elon Musk ridisegna la società che ha acquistato per 44 miliardi di dollari il mese scorso. Il miliardario ha tagliato il 50 percento dell’organico, licenziando i dissenzienti, pogettando nuovi prodotti in abbonamento e trasmettendo un duro messaggio che l’azienda ha bisogno di riorganizzarsi se non vuole fallire. Ora molti si chiedono se Musk, 51 anni, non sia andato troppo oltre. Giovedì, centinaia di dipendenti di Twitter si sono dimessi e, con un organico così depauperato, gli utenti si  chiedono se la piattaforma dell’uccellino sopravvivrà  e twittano messaggi di addio. [The New York Times]

Qatar: la Coppa del mondo che ha cambiato tutto.

La decisione di portare la Coppa del mondo in Qatar ha messo sossopra la piccola nazione, gettato ombre sull’immagine dell’organo di governo del calcio globale e alterato il tessuto di questo sport. [The New York Times]

I vescovi tedeschi rassicurano il Vaticano, ma dicono che andranno avanti con le riforme proposte.

Riassumendo la posizione tedesca, il vescovo Georg Baetzing ha affermato che la chiesa tedesca non prenderà decisioni che spettano al Vaticano, ma richiede di approfondire i temi del sacerdozio delle donne, della benedizione delle unioni gay e la dottrina della Chiesa sulla sessualità. [Associated Press]

Il presunto delfino di Xi, Chen Miner, sarà segretario del partito di Tianjin, per compensare la mancata promozione al recente congresso.

Lo stretto rapporto di lavoro tra il 62enne Chen e Xi Jinping e la sua rapida ascesa nella gerarchia del partito hanno portato molti analisti a considerarlo un possibile successore di Xi. [South China Morning Post]

La Tunisia cerca partner per progetti da 3,2 miliardi di dollari. La Francia si fa avanti.

La Tunisia è alla ricerca di partner internazionali per progetti di investimento del valore di 3,2 miliardi di dollari. Il ministro dell’economia Samir Saied ha già firmato un accordo di finanziamento da 200 milioni di dollari con la Francia. [Reuters]

L’angolana Isabel dos Santos, la donna più ricca dell’Africa, sarebbe oggetto di un mandato internazionale d’arresto dell’Interpol.

La figlia miliardaria dell’ex presidente dell’Angola dice di non sapere nulla del provvedimento. [Reuters]

Le elezioni generali della Malesia offrono uno scenario parlamentare incerto.

Le coalizioni Pakatan Harapan (PH) e Perikatan Nasional (PN) sono quasi testa a testa in termini di numero di seggi conquistati  e dovranno negozieranno ora con i loro potenziali partner nel tentativo di formare un governo. Il PH ha conquistato 81 seggi, mentre PN è fermo a quota 73 seggi. Il Barisan Nasional (BN) ha ha ottenuto 30 seggi; le coalizioni del Borneo,  il  Gabungan Parti Sarawak (GPS) e il Gabungan Rakyat Sabah (GRS) hanno ottenuto rispettivamente 22 e 6 seggi. Il vecchio leader Mahathir Mohamad, 97 anni, ha subito sabato la sua prima sconfitta elettorale, un colpo che potrebbe segnare la fine di una carriera politica durata sette decenni. Mahathir, che è stato primo ministro della Malesia per più di due decenni in due periodi diversi, non è riuscito a mantenere il seggio parlamentare nel collegio elettorale dell’isola di Langkawi.  [CNA]

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