Ultim’Ora III/299 – Eccezionale caldo fuori stagione in Europa, mentre negli Stati Uniti l’inverno è in anticipo.

Nuova ondata di Covid mette il personale Foxconn in fuga da Zhengzhou.

Un filmato diffuso sulle reti sociali cinesi mostra centinaia di dipendenti della Foxconn mentre scappano dalla fabbrica, camminando attraverso i campi di giorno e lungo le strade di notte. Tutte le città della cintura dello stabilimento di Foxconn stanno elaborando piani per mettere in isolamento i lavoratori che tornano nelle città d’origine. Foxconn, il principale fornitore di Apple con sede a Taiwan, conta nel complesso di Zhengzhou circa 200.000 dipendenti. Non è noto il numero dei lavoratori contagiati, né il numero di quelli che sono partiti. [Asia Financial]

In tutto l’Iran scoppiano scontri violenti tra studenti e forze di sicurezza.

Gli studenti hanno continuato a protestare in grande numero nelle principali università del Paese, nonostante l’avvertimento del capo della Guardia rivoluzionaria, Hossein Salami, che sabato sarebbe stato l’ultimo giorno di tolleranza delle proteste. [CNN]

Il crollo di un ponte sospeso di 143 anni nella municipalità di Morvi, nel Gujarat, fa 60 morti. Molti sono ancora intrappolati nella struttura.

Secondo il telegiornale in hindi del gruppo Essel , Zee News, quando è avvenuto l’incidente sul ponte c’erano circa 400 persone. [The Indian Express]

Eccezionale caldo fuori stagione in Europa, mentre negli Stati Uniti l’inverno è in anticipo.

La Spagna meridionale giovedì ha raggiunto i 35,2°C, 10 gradi in più sopra la norma. Nello Utah nevica pesantemente. [The Guardian]

Lawrence d’Arabia si sentiva “profondamente vergognato” per le false promesse del Regno Unito sull’autogoverno degli  arabi.

Un capitolo cancellato dell’autobiografia dall’agente segreto britannico Thomas Edward Lawrence, che ha fomentato la rivolta araba, rivela i suoi veri sentimenti sulla tradita promessa di autogoverno. [The Guardian]

Migliaia di moschee tra gli obiettivi dei nazionalisti indù che vogliono riscrivere la storia dell’ India.

Shamsi Jama Masjid, una moschea costruita 800 anni fa nell’Uttar Pradesh, è l’ultimo esempio di una serie di rivendicazioni che potrebbero sfociare in violenze. A maggio, un alto dirigente del partito oltranzista di Modi, il BJP, ha affermato che la dinastia dei Moghul  (1526-1857) ha distrutto 36.000 templi indù per trasformarli in moschee  e ora li reclama. [The Observ er]

La Cina nomina Chen Yixin nuovo ministro per la sicurezza dello stato dando un ultimo strattone alla nomenclatura del paese.

Chen sostituisce Chen Wenqing, membro del Politburo, promosso a sovrintendere alla polizia, agli affari legali e ai servizi segreti.  [South China Morning Post]

Il faraone Tutankhamon è morto tre mila anni fa, ma il dibattito sulla sua tomba è sempre vivo.

Forse le sue pareti nascondono la camera funeraria mai trovata di Nefertiti. [The New York Times]

Brasile: Lula sconfigge Bolsonaro e torna presidente in un paese diviso come mai.

Secondo l’istituto di sondaggi Datafolha, l’ex presidente di sinistra Luiz Inacio Lula da Silva ha vinto le combattutissime  elezioni brasiliane.  Col 97% dei voti scrutinati, Lula si attesta 50,74% dei voti contro il 49,26% per Bolsonaro. [Reuters]

I cechi si mobilitano contro il crescente estremismo e danno voce al sostegno all’Ucraina.

Due giorni dopo la manifestazione dell’estrema destra, decine di migliaia di cechi si sono radunati domenica nella piazza principale di Praga contro il crescente populismo e l’estremismo. Molti tra la folla gridavano slogan di sostegno, in contrasto con la protesta di venerdì quando gli oppositori antioccidentali chiedevano  colloqui diretti con Mosca sulle forniture di gas. [Reuters]

218 navi nel limbo del mare Nero dopo che la Russia ha sospeso l’accordo sul grano.

La Russia ha sospeso la partecipazione all’accordo mediato dalle Nazioni Unite per l’esportazione di prodotti agricoli dai porti ucraini, ufficialmente a seguito degli attacchi alla sua flotta di stanza in Crimea. [Reuters]

Repubblica Democratica del Congo: la calca  al concerto del cantautore congolese Fally Ipupa a Kinshasa uccide 11 persone.

Lo stadio era gremito oltre la sua capacità di 80.000 spettatori e parte del pubblico spingeva per farsi strada con la forza verso le sezioni riservate. [Al Jazeera]

Burkina Faso: tredici soldati uccisi in un agguato terroristico.

Secondo fonti della sicurezza, tredici soldati sono stati uccisi in un’imboscata tesa da sospetti jihadisti nell’est del Paese. [Jeune Afrique]

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