Ultim’Ora III/293 – Timori per la minaccia russa alle infrastrutture energetiche della Norvegia. 

“L’Iran non rimarrà indifferente se verrà dimostrato che la Russia utilizza i suoi droni in Ucraina”.

La risoluzione 2231 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite è stata adottata all’unanimità nel 2015 per approvare il Joint Comprehensive Plan of Action (PACG), l’accordo che l’Iran ha firmato con Cina, Russia, Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Germania per ottenere il ritiro delle sanzioni. Gli Stati Uniti affermano che la presunta esportazione di “droni kamikaze” utilizzati in Ucraina sia una violazione della risoluzione. [Al Jazeera]

Presidenziale del Brasile: per Lula e Bolsonaro, la chiave della vittoria è nello stato di Minas Gerais.

Nessun presidente è stato mai eletto senza la maggioranza in questo stato del sud-est del Brasile. A Betim, ex bastione della sinistra e una delle città più polarizzate del Paese, la tensione, a pochi giorni dal secondo turno, è alle stelle. [Le Monde]

 

“L’Europa è passata, in meno di tre mesi, dalla mancanza al surplus di gas”

L’aumento delle capacità di stoccaggio e trasporto del gas naturale sembra a dir poco anacronistico. [Le Monde]

Rishi Sunak sarà il prossimo primo ministro britannico.

Dopo il ritiro di Boris Johnson, con 188 parlamentari conservatori a favore contro i 27 certi della rivale Penny Mordaunt, l’ex cancelliere è rimasto il candidato unico alla direzione del partito conservatore e alla carica di primo ministro. La sterlina è in salita. [Financial Times]

Kenya: ucciso dalla polizia il giornalista pakistano Arshad Sharif.

Feroce critico del governo pachistano, Arshad Sharif, 49 anni, aveva lasciato il paese all’inizio di quest’anno perché accusato di sedizione. Poco chiare le circostanze dell’omicidio. [Financial Times]

SAP non rispetterà la scadenza della fine dell’anno per uscire dalla Russia.

La società di software di Walldorf, in Germania, ad aprile si è affiancata a Oracle, Salesforce e altre grandi imprese  nell’annunciare l’abbandono del mercato russo dopo l’invasione dell’Ucraina, ma l’operazione, come per molte altre imprese, si sta dimostrando particolarmente difficile. Il gruppo informatico tedesco non è ancora riuscito a trovare un acquirente per la filiale russa. [Reuters]

Etiopia: al via in Sud Africa i primi colloqui di pace sul conflitto del Tigré.

I ribelli tigrini affermano che i loro negoziatori sono già ​​in Sud Africa per colloqui di pace promossi dall’Unione africana con il governo etiope al fine di trovare una soluzione pacifica alla brutale guerra che da due anni insanguina il paese. I colloqui seguono la riconquista, la scorsa settimana, di diverse grandi città da parte dell’esercito etiope e dell’alleata Eritrea. [Al-Ahram]

Il segretario di Stato britannico per le imprese, l’energia e la strategia industriale, Rees-Mogg, vuole eliminare 2.400 leggi  “antidemocratiche”, retaggio della passata adesione alla Ue.

Tra le leggi che potrebbero scomparire in nome della brexit, il divieto di sperimentazione sugli animali, i diritti dei lavoratori e la protezione dell’ambiente. [The Guardian]

L’obiettivo di fermare la deforestazione globale rischia di non essere raggiunto.

La distruzione delle foreste nel 2021 è rallentata, ma non abbastanza da rispettare l’impegno sottoscritto dai 145 paesi firmatari della carta. [Forest Declaration Platform]

Solo il 5% della plastica consumata negli Stati Uniti l’anno scorso è stato riciclato.

Gli americani hanno gettato via 51 milioni di tonnellate di plastica; per il 95% è finito nelle discariche, negli oceani o disperso nell’atmosfera. [Greenpeace]

Lo stato indiano del Tamil Nadu vieta il gioco in rete  per  lottare la dipendenza. L’industria grida allo scandalo.

Il divieto di giochi come il ramino e il poker in rete, secondo i critici, avvantaggerà solo il mercato illegale. [The Hindu]

L’ex capo del partito dello Xinjiang Chen Quanguo tra i defenestrati a sorpresa dal massimo organo di governo cinese.

A 66 anni, Chen deve aspettare ancora due anni per l’età pensionabile non ufficiale dei leader di partito e di stato. Già lo scorso dicembre era stato sostituito dalla segreteria dello Xinjiang dal governatore del Guangdong Ma Xingrui. Certamente la sua gestione della crisi uigura non è stata apprezzata. [South China Morning Post]

Una protesta solitaria a Pechino spinge i giovani cinesi a farsi sentire.

In quanto dissidenti senza esperienza , sono timidi e spaventati. Ma stanno attraversando  un tranquillo risveglio politico, scontenti di censura, repressione e “zero Covid”. [The New York Times]

I grandi dirigenti d’azienda statunitensi corrono a frotte verso la Davos del deserto saudita.

Numerosi  importanti uomini d’affari americani volano verso la conferenza economica saudita. Ma i funzionari dell’amministrazione Biden, furiosi per la posizione del regno sul petrolio e i legami con la Russia, si tengono alla larga. [The New York Times]

La Turchia deporta in Siria con la forza centinaia di rifugiati siriani.

La Turchia ospita la più grande popolazione di rifugiati del mondo, circa 3,6 milioni di siriani fuggiti dalla guerra decennale nel loro paese. Human Rights Watch afferma che numerosissimi  rifugiati siriani sono stati arrestati nelle loro case, nei luoghi di lavoro e per strada. Detenuti in condizioni precarie e vittime di percosse e abusi, sono stati costretti a firmare documenti in cui accettavano di tornare “volontariamente” in Siria. Successivamente, portati in manette al confine siriano , sono stati costretti ad attraversare il confine sotto la minaccia delle armi. [The Washington Post]

Timori per la minaccia russa alle infrastrutture energetiche della Norvegia.

Droni non identificati ronzano sempre più minacciosi nei cieli sopra le piattaforme petrolifere. Mentre la Norvegia sostituisce la Russia come principale fonte di gas naturale in Europa, esperti militari sospettano che gli aerei senza pilota siano opera di Mosca. Spionaggio, sabotaggio e intimidazione sono le possibili spiegazioni dei voli dei droni. [Voice of America]

Le morti nelle carceri aumentano con l’aumento della lotta alle bande di El Salvador.

Gli arresti di oltre 55.000 presunti banditi hanno sommerso il già oberato sistema di giustizia penale. Gli imputati non hanno praticamente alcuna speranza di essere sentiti individualmente  dai giudici che tengono maxi udienze con fino a 300 imputati per  volta. Gli arrestati rischiano di morire in carcere prima che un giudice trovi il tempo di esaminare attentamente i loro casi. Almeno 80 di essi, arrestati in attesa di giudizio, sono deceduti senza essere state mai giudicati. [Associated Press]

Il ministro dell’Economia giapponese si dimette per i legami con la Chiesa dell’Unificazione.

Le dimissioni di Daishiro Yamagiwa sono un ulteriore duro colpo per il governo del primo ministro Fumio Kishida, scosso dagli stretti legami del suo partito con la controversa chiesa sudcoreana in seguito all’assassinio dell’ex leader Shinzo Abe a luglio. [The Japan Times]

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