Ultim’Ora III/276 – Crisi del gas: in tutta Europa, interi comparti sono a rischio delocalizzazione.

Il  genetista svedese Svante Pääbo  vince il premio Nobel per la medicina per le sue ricerche sui neanderthal.

Le sue scoperte del genoma dei neanderthal hanno implicazioni anche per la medicina moderna. Tratti del DNA dei neanderthal e dei denisovani sono presenti nel genoma umano presente e la loro analisi aiuta a fare luce su ciò che rende la nostra fisiologia unica. Ad esempio, una versione denisoviana del gene EPAS1, che consente di  sopravvivere in alta quota, è comune tra i tibetani moderni. Sono stati anche identificati geni di neanderthal che influenzano le nostre risposte immunitarie a diversi tipi di infezioni, come il covid.  [Expressen]

Un “ordinario” vaso cinese  del valore di 2.000 euro venduto per quasi 8 milioni di euro a conclusione d’una guerra tra offerenti.

Una porcellana Tianqiuping del 18mo secolo è stata venduta a un’asta telefonica 4.000 volte il suo valore stimato perché gli offerenti erano convinti che si trattasse di un rarissimo esemplare. I banditori della casa d’aste di Fontainebleau, alle porte di Parigi, non credevano alle proprie orecchie sentendo i continui rialzi d’una trentina di offerenti principalmente cinesi. Il vaso è stato aggiudicato per 7,7 milioni di euro, quasi 4.000 volte il suo valore stimato. [Le Parisien]

La polizia antisommossa irrompe nell’Università Sharif di Teheran per sedare la rivolta studentesca.

Gli studenti della prestigiosa università scientifica iraniana partecipavano al 16mo giorno di proteste dopo la morte di Mahsa Amini. I gruppi per i diritti umani sono “estremamente preoccupati” per la violenta repressione delle manifestazioni di Teheran e Isfahan. [Al Jazeera]

Elezioni brasiliane: mentre alle presidenziali  Lula non sfonda e Bolsonaro resiste, un’onda ultraconservatrice prevale al Congresso e negli stati della federazione.

Il bolsonarismo è emerso dalle urne come la principale forza politica della prossima legislatura e, anche se eletto, Lula dovrà conviverci. Dei nuovi 27 eletti che sostituiranno 1/3 del senato, 20 hanno legami o simpatie per l’attuale presidente Bolsonaro. Oltre a cinque ex ministri e un segretario con stretti legami con il Palazzo Planalto, il vicepresidente Hamilton Mourão (repubblicano) ha conquistato un seggio alla Casa dos Estados come rappresentante del Rio Grande do Sul.  All’estremo opposto, i sostenitori o simpatizzanti di  Lula eletti al senato sono solo sette. [Correio Braziliense]

Dopo la caduta di Lyman, in Ucraina, emergono attriti all’interno dell’alto comando russo.

Il ministro della difesa Sergei Shoigu e il capo di stato maggiore Valery Gerasimov sono sempre più apertamente criticati dopo le battute d’arresto subite dalle forze russe. [Le Monde]

Crisi del gas: in tutta Europa, interi comparti sono a rischio delocalizzazione.

Fertilizzanti, carta, acciaio… la crescita vertiginosa dei prezzi del gas costringe molti settori a chiudere gli stabilimenti in Europa. Temporaneamente? O siamo alla vigilia di una grande deindustrializzazione? [Le Monde]

La sterlina rimbalza dopo che Liz Truss abbandona il piano per eliminare l’aliquota massima del 45% sull’imposta sul reddito.

Il dietrofront rappresenta un’importante e umiliante sconfitta per Liz Truss, che fino a domenica diceva di essere “assolutamente decisa” al taglio. Come per scaricare le proprie responsabilità, Truss ha rivelato che la decisione è stata presa dal ministro delle finanze Kwasi Kwarteng e non era stata annunciata a tutto il suo gabinetto. [CNBC]

Una nuova legge della California obbliga la maggior parte delle aziende a fornire informazioni sugli stipendi nelle offerte di lavoro.

Le aziende californiane con più di 15 dipendenti dovranno indicare le fasce salariali per le posizioni aperte e rendere tali informazioni disponibili a tutti i dipendenti. La legge rappresenta una vittoria importante verso la trasparenza salariale e il contrasto al divario salariale di genere. In California, le donne perdono ogni anno 87 miliardi di dollari a causa del divario retributivo, secondo il governatore Newsom. [Los Angeles Times]

Il governo libico di Tripoli firma accordi economici con la Turchia, inasprendo le tensioni con la Grecia.

Gli accordi firmati tra Tripoli e Ankara riecheggiano  un precedente accordo del 2019 che prevedeva che i due paesi condividessero i confine marittimi, ma erano stati fortemente condannati da Cipro e Grecia e criticati da Egitto e Israele. [Cyprus Mail]

Il leader del colpo di stato del Burkina Faso afferma che le elezioni potranno essere tenute entro il 2024.

La presa di potere da parte del capitano Ibrahim Traore è l’ultima battuta d’arresto per il blocco regionale noto come ECOWAS, che ha cercato di riportare tre dei suoi 15 paesi membri verso la democrazia dopo la serie di colpi di stato dell’Africa occidentale degli ultimi due anni. L’ECOWAS aveva raggiunto un accordo con il leader deposto, il tenente colonnello Paul Henri Sandaogo Damiba, per tenere nuove elezioni entro luglio 2024. Damiba, protagonista  del precedente colpo di stato all’inizio di quest’anno, ha accettato di dimettersi e andare in esilio nel vicino Togo. [ABC]

L’inflazione in Turchia è all’83%, il nuovo massimo degli ultimi 24 anni.

Ma è ancora al di sotto delle previsioni, dopo che la banca centrale ha sorpreso i mercati tagliando i tassi due volte negli ultimi due mesi. [Reuters]

Onu: lo spettro della crisi alimentare minaccia 5,7 milioni di pakistani.

Le inondazioni alimentate da piogge monsoniche anormalmente abbondanti hanno mietuto 1.695 vite, impoverito 33 milioni persone, danneggiato oltre 2 milioni di case e costretto centinaia di migliaia di famiglie a vivere in tende o case improvvisate. [Associated Press]

Google interrompe il servizio di traduzione Google Translate nella Cina continentale.

Ufficialmente il servizio è stato interrotto a causa del suo “basso utilizzo”. Qualcuno al contrario pensa che fosse eccessivamente utilizzato per accedere a siti stranieri e che la cosa non piacesse molto alle autorità. Il colosso statunitense ha una relazione tesa con la Cina. Nel 2010, Google ha dovuto ritirato il suo motore di ricerca dal mercato cinese perché riluttante a rispettare le regole di censura del paese. [The Korea Times]

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