Ultim’Ora III/273 –Alexei Navalny scrive che, dopo Putin, la Russia dovrà trasformarsi in una repubblica parlamentare.

Tokio contribuirà con  320 milioni di euro per la produzione in Giappone di circuiti integrati della statunitense Micron Technology.

A luglio il governo giapponese aveva concesso un finanziamento a fondo perduto  di 656 milioni euro alla Western Digital per aumentare la produzione di circuiti di memoria flash in uno stabilimento giapponese gestito con la giapponese Kioxia Holdings, recentemente scorporata da Toshiba. [The Japan Times]

Nancy Pelosi si è opposta alla messa sotto accusa di Trump dopo i fatti del 6 gennaio.

Quel pomeriggio i leader democratici della Camera avevano preparato una atto per mettere Trump in stato d’accusa, ma  la presidente della Camera lo ha bocciato. Quel 6 gennaio, “molti repubblicani erano così furiosi con Trump che ne avrebbero facilmente approvato la messa sotto accusa, la condanna e l’incandidabilità per qualsiasi futura corsa per la Casa Bianca”. [The Intercept_]

Manifestazioni di rabbia a Banglok per la pronuncia del tribunale thailandese che ammette la candidabilità del fautore del colpo di stato del 2014.

Proteste di massa in tutto il paese dopo che l’ex generale Prayuth Chan-ocha ha ottenuto il via libera per un secondo  mandato elettivo perché il periodo come dittatore non viene  conteggiato nel calcolo dei due mandati ammessi dalla costituzione. [Bangkok Post]

“La corsa al litio, il ‘petrolio del 21° secolo’, è diventata tanto feroce quanto globale”.

La competizione per il controllo dei futuri siti di estrazione di questo minerale critico, essenziale per la produzione di batterie elettriche, sta diventando una questione geopolitica di primaria importanza. [Le Monde]

L’UE concorda alcune misure di emergenza per ridurre le bollette energetiche.

I ventisette hanno convalidato il recupero di parte dei “superprofitti” dei produttori per ridistribuirli e una riduzione della domanda di energia elettrica nelle ore di punta. [Le Monde]

In Algeria le autorità ordinano la chiusura dell’associazione cattolica Caritas.

Costretta a porre fine al suo servizio caritativo, la Chiesa cattolica algerina studia “un’altra forma” per continuare la sua missione umanitaria nel Paese. [Le Monde]

Burkina Faso: un secondo colpo di stato in appena otto mesi.

Il capitano dell’esercito  Ibrahim Traore ha estromesso il leader militare Paul-Henri Damiba e ha sciolto il governo nel secondo colpo di stato del paese dell’Africa occidentale in otto mesi. Durante la notte e per tutta la giornata i soldati si erano schierati nei punti strategici della città.  [Jeune Afrique]

Afghanistan: un attentato a un centro studentesco  di Kabul uccide almeno 19 ragazzi.

L’attacco suicida ha scosso venerdì mattina il centro educativo Kaaj,frequentato prevalentemente da studenti sciiti  e hazara. [Hindustan Times]

“Ecco come dovrebbe essere la Russia dopo Putin”.

In un articolo fatto recapitare al Washington Post dai suoi legali,  Alexei Navalny, che sta scontando una condanna a nove anni in una colonia penale di massima sicurezza, scrive che la Russia dovrà trasformarsi in una repubblica parlamentare. [The Washington Post]

La Camera statunitense approva un disegno di legge che vuole mettere un freno al monopolio dei giganti tecnologici.

Il provvedimento condiviso  sia dai repubblicani che dai democratici è passato con 242 voti contro 184. Aspetto importante della norma consente un maggiore potere agli stati nel perseguire eventuali comportamenti monopolistici, privando le imprese del “vantaggio del tribunale di casa” di cui godono le società tecnologiche, ossia di avvalersi della competenza esclusiva del tribunale federale della California settentrionale, dove vengono trattati molti processi  e molte di queste società  hanno sede.  [Associated Press]

Il premier malese ordina un’indagine sull’ex procuratore generale accusato di cattiva condotta.

Il primo ministro malese Ismail Sabri Yaakob ha ordinato un’indagine su una possibile cattiva condotta a carico dell’ex alto procuratore che aveva avviato processi per corruzione contro diversi membri di spicco del suo partito al governo, l’Organizzazione nazionale malese (UMNO). Tommy Thomas, che ha servito come procuratore generale tra il 2018 e il 2020, sarà indagato per sedizione, divulgazione non autorizzata di segreti di stato e abuso di potere. [Malay Mail]

Il presidente del Messico conferma il pirataggio di dati pubblici e ammette di avere problemi di salute.

Il presidente messicano Andrés Manuel López Obrador ha confermato che i pirati hanno avuto accesso ad informazioni riservate sulle forze armate e dettagli sui suoi problemi cardiaci per i quali è stato in cura a gennaio. [Excelsior]

Brasile: l’affluenza sarà decisiva perché Lula possa aggiudicarsi le elezioni al primo turno.

Una rilevazione di Futura Consultoria mostra l’ex presidente Luiz Inácio Lula da Silva in crescita nel tratto finale della corsa per il Palazzo di  Planalto. Secondo il sondaggio, il partito di Lula può contare sul 43,6% dei voti validi al primo turno, mentre il presidente Jair Bolsonaro si fermerebbe al 40,5%. Lo stesso istituto di ricerca la scorsa settimana dava i due tecnicamente in parità, con Bolsonaro leggermente in vantaggio. Ma la crescente astensione degli elettori, specialmente tra i brasiliani meno abbienti che sostengono Lula, potrebbe significare che l’esito delle elezioni sarà deciso al secondo turno. Se nessuno degli 11 candidati ottiene più del 50% dei voti, escluse le schede bianche e invalide, i due primi classificati (quasi sicuramente Lula e Bolsonaro) andranno al ballottaggio del 30 ottobre. [Correio  Braziliense]

La regione mineraria dello Stato di Bolívar in Venezuela è un focolaio di traffico sessuale e violenza, afferma l’ONU.

Una  missione conoscitiva documenta brutali massacri e schiavitù sessuale in un’area ricca d’oro in cui le bande armate combattono per la supremazia. [The Guardian]

Nella zona crepuscolare dell’oceano, detta anche mesopelagica, vive un pesce che potrebbe nutrire il mondo. O distruggerlo.

I pesci lanterna, i vertebrati più abbondanti della terra, potrebbero essere l’ultima fonte di cibo. È improbabile, però, che i pesci lanterna arrivino direttamente sulle nostre tavole: sono troppo grassi e ricchi di lische. Tuttavia, grazie al loro alto contenuto di olio potrebbero essere processati per l’alimentazione animale, principalmente per gli allevamenti ittici. [The Guardian]

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