Ultim’Ora III/269 – Il dollaro è forte. Questo può essere  un bene per gli Stati Uniti, ma un male per il resto del mondo.

La sterlina riprende a scivolare nonostante i tentativi del ministero del tesoro e della Banca d’Inghilterra di stabilizzare i mercati.

La sterlina scende al di sotto di 1,07 dollari nonostante le rassicurazioni della banca centrale e del governo sui tassi di interesse e sulla stabilità delle finanze. [Financial Times]

Muore all’età di 96 anni Youssef Al-Qaradawi, fondatore e “guida spirituale” dei Fratelli Musulmani.

Youssef Al-Qaradawi è morto all’età di 96 anni. Viveva in Qatar dal suo esilio nel 2013. Nel 2015, l’Egitto l’aveva processato e condannato a morte in contumacia. [Gulf Times]

Hong Kong: il cardinale Zen e altri cinque a processo per avere finanziato un fondo a favore dei cittadini che protestavano.

Il cardinale Joseph Zen e altre cinque persone sono sotto processo per i loro presunti ruoli nel finanziamento di un fondo per il pagamento delle spese legali e mediche dei partecipanti alle manifestazioni anti-governativi del 2019-2021. Zen, le ex parlamentari Margaret Ng e Cyd Ho, la cantante pop Denise Ho, l’accademico Hui Po-keung e l’attivista Sze Ching-wee si sono dichiarati non colpevoli. [RTHK]

La due più grandi aziende di carne del mondo avrebbero evaso milioni di tasse.

Un’indagine del Guardian e del Lighthouse Reports ha scoperto che due società, Anglo Beef Processors UK e Pilgrim’s Pride Corporation (di proprietà del colosso brasiliano della carne bovina JBS), si sarebbero ridotte le tasse strutturando le loro società e utilizzando un sistema di prestiti in un modo da sfruttare regimi fiscali diversi, in quella che un esperto ha definito “elusione fiscale aggressiva”.  [The Guardian]

I capi delle telecomunicazioni europee chiedono alle aziende tecnologiche di condividere i costi della rete Internet.

Più della metà del traffico globale Internet è generato da sei società della Silicon Valley , Google, Facebook, Netflix, Apple, Amazon e Microsoft. La proporzione sale fino all’80% se si includono giganti dei videogiochi come l’editore di Call of Duty, Activision Blizzard. Gli amministratori dei più grandi operatori di telecomunicazioni europei, tra cui BT, Vodafone e Deutsche Telekom, hanno chiesto a queste società di contribuire ai crescenti costi della rete”.  [The Guardian]

L’oligarca Yevghenii  Prigogin, vicino al Cremlino, ammette di essere il boss del gruppo paramilitare Wagner.

In una dichiarazione pubblicata sulle rete sociali dalla sua stessa  azienda, l’imprenditore russo Yevghenii Prigogin (Евгений Пригожин ) afferma di aver creato la milizia per inviare nel 2014 combattenti competenti nel Donbass ucraino, al fine di “proteggere gli interessi russi”. Si pensa che questa dichiarazione pubblica celi il desiderio di un ruolo politico di colui che viene spesso chiamato “lo chef” di Putin. [The Guardian]

Guerra in Ucraina: 261.000 uomini hanno già lasciato la Russia dall’annuncio della mobilitazione “parziale”, secondo il Servizio federale per la sicurezza della Federazione russa (FSB).

Intanto, Kiev dice di stare indagando su una nuova fossa comune vicino al confine russo, dieci giorni dopo aver scoperto più di 440 tombe e una fossa comune vicino a Izium, nella stessa regione di Kharkiv. [Le Monde]

Cinquant’anni fa vedeva la luce la prima console per videogiochi: l’Odyssey, di Magnavox.

Joystick e adesivi colorati da appiccicare sul televisore: la prima console è tanto sconosciuta quanto sorprendente. Uno sguardo a questo pioniere dei videogiochi, apparso nel 1972. L’americana Magnavox Odyssey, la prima console ad essere commercializzata, fu lanciata tra metà agosto e metà settembre 1972. Fu il primo dispositivo elettronico a portare i videogiochi nelle case. Tuttavia, solo i più facoltosi potevano permetterselo: costava 100 dollari (allora equivalenti a circa 720 euro di oggi). Ha venduto circa 350.000 esemplari. [Le Monde]

L’avvocato cinese per i diritti umani Zhou Shifeng è stato rilasciato dopo sette anni di carcere per sovversione.

Zhou è stato il primo avvocato per i diritti umani ad affrontare un processo a causa della repressione nazionale nel 2015 che è costato il carcere a oltre 300 tra avvocati e attivisti. Per ironia della sorte, il suo rilascio coincide con l’incarcerazione del suo compagno di studi di legge Fu Zhenghua, alto capo della polizia al momento di quella purga. [South China Morning Post]

Il dollaro è forte. Questo può essere  un bene per gli Stati Uniti, ma un male per il resto del mondo.

La Federal Reserve sembra  non avere alternativa all’impegnarsi in una decisa lotta all’inflazione, ma gli altri  paesi, sia  ricchi che poveri,  stanno soffrendo per il crollo delle proprie valute. [The New York Times]

L’Iran colpisce duramente i gruppi separatisti curdi nel nord dell’Iraq.

La morte della giovane donna curda iraniana arrestata per il velo islamico ha innescato un’intensa ondata di proteste in tutto l’Iran. Per la polizia, ogni scusa è buona per attaccare con furia la minoranza curda del paese. [The New York Times]

Un “incubo” per i meteorologi: gli uragani stanno diventando più forti, più veloci e più difficili da prevedere.

Le tempeste che si intensificano rapidamente e in modo imprevedibile rappresentano un grosso problema anche per le protezioni civili, che hanno sempre meno tempo per valutare il pericolo. [The New York Times]

In Burkina Faso l’arresto di un esponente della società civile fa temere un indurimento della giunta.

Membro del Balai Citoyen, un movimento politico di base del Burkina Faso, Ollo Mathias Kambou è accusato di oltraggio al capo dello stato, il tenente colonnello Paul-Henri Sandaogo Damiba. Il pubblico ministero chiede tre mesi di reclusione. [le Faso]

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