Il rafforzamento dell’esercito polacco non sfugge alla logica populista del governo. E solleva qualche interrogativo.
La Polonia ha firmato con la Corea del Sud il più grande contratto di armi mai firmato da un paese europeo dell’ex blocco sovietico. In totale, Varsavia ha ordinato 980 carri armati K2, 672 cannoni semoventi K9 da 155 mm e 48 caccia FA-50. L’importo totale del contratto è stimato in 15 miliardi di euro, l’equivalente del bilancio annuale per la difesa del paese. Quando il programma di ammodernamento sarà completato, la Polonia avrà il primo esercito di terra del vecchio continente il che consentirà al suo governo di svolgere un ruolo più importante all’interno della NATO. [Le Monde]