Ultim’Ora III/203- Il programma nucleare iraniano “procede a pieno ritmo”.

Un giallo con tanti indiziati: cosa sta uccidendo le rane di Sydney?

In tutta l’Australia, le rane muoiono a migliaia e nessuno sa perché. Gli scienziati stanno esplorando diverse teorie. Una chiama in causa il tempo eccesivamente piovoso dell’Australia orientale negli ultimi due anni, che ha favorito la diffusione di alcuni funghi oltre che delle rane. Un’altra causa potrebbe essere un parassita, o una tossina ambientale o fattori di stress da siccità, come gli incendi e le inondazioni successive. L’Australia ospita più di 240 specie autoctone di rana. Almeno quattro di esse si sono estinte dopo la colonizzazione europea. (The Sydney Morning Herald)

L’Ue avvia quattro nuove azioni legali contro il governo del Regno Unito per aver infranto il protocollo sull’Irlanda del Nord.

In totale i procedimenti di infrazione in corso contro il Regno Unito per non aver rispettato gli accordi sulla brexit sono sette. (the Independent)

Le forze di sicurezza dello Sri Lanka fanno irruzione tra i dimostranti mentre il nuovo presidente Ranil Wickremesinghe mostra i muscoli.

Centinaia di manifestanti che bloccavano l’accesso al palazzo presidenziale sono stati sloggiati con la forza, poche ore prima che scadesse l’ultimatum per liberare l’area. Con un’edizione straordinaria della gazzetta ufficiale, il Presidente Ranil Wickremesinghe ha intimato alle forze armate di riportare l’ordine pubblico in tutta l’isola. (Colombo Page)

Ucraina: Google bandito dalle regioni occupate di Donetsk e Luhansk.

Il capo dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk afferma che il motore di ricerca promuove “terrorismo e violenza contro tutti i russi”. (The Guardian)

La crisi climatica accresce la pressione sui pastori migratori del Senegal.

I giovani pastori sono orgogliosi delle loro tradizioni, ma la siccità, le lotte per il controllo delle terre contro gli agricoltori e i conflitti intertribali mettono tutti in pericolo il loro stile di vita e le loro vite. (The Guardian)

Alcuni editori di Hong Kong che hanno pubblicato “materiale politicamente sensibile”, esclusi dalla fiera del libro della città.

Almeno tre editori affermano di essere stati banditi dalla manifestazione annuale mentre in città si diffonde una “nuova forma di censura”. (The Guardian)

Un’incursione aerea russa nella regione di Idlib, controllata dagli oppositori di Assad, uccide sette persone.

Quattro fratelli sotto i 10 anni sono morti nell’attacco a Jisr al-Shughur a Idlib, mentre numerosi altri sono ancora intrappolati sotto le macerie. L’agenzia di stampa statale siriana SANA riferisce che attacchi israeliani provenienti dalle contese alture del Golan, poco dopo la mezzanotte di venerdì, avrebbero ucciso tre soldati e ferito altri sette. (Al Monitor)

La Russia getta le basi per l’annessione dell’Ucraina.

Alti funzionari e portavoce del Cremlino alla televisione di stato hanno avvertito che la Russia non lascerà mai le aree occupate di Kherson e Zaporizhzhia nell’Ucraina meridionale (dove, prima dell’invasione russa, vivevano oltre 2,5 milioni di persone) e che la restituzione del territorio occupato non sarà oggetto di trattativa. In gran parte di queste aree Mosca ha introdotto passaporto, valuta e propaganda in una corsa contro il tempo per russificare le regioni occupate. (The Washington Post)

Le Nazioni Unite condannano le violenze elettorali negli altopiani della Papua Nuova Guinea.

Gli scontri elettorali hanno causato decine di morti e migliaia di sfollati. (UN News)

Timori di una nuova crisi del debito sovrano nell’eurozona dopo l’uscita dal governo italiano di Mario Draghi.

Le dimissioni del presidente del consiglio italiano agitano lo spettro della crisi del debito pubblico del 2012. Da allora l’eurozona ha rafforzato la sua architettura, ma permangono ancora delle fragilità. (Le Monde)

In Mali, il cuore del potere è sotto attacco dei  jihadisti.

Il campo militare di Kati, a 15 km dalla capitale, è stato oggetto di un assalto della Katiba Macina “con due autobombe cariche di esplosivo”. (Le Monde)

Il direttore dell’AIEA delle Nazioni Unite dice che  il programma nucleare iraniano “procede al galoppo”, ma che l’agenzia ha poca visibilità sui suoi progressi.

Rafael Grossi afferma che il progetto “è avanzato enormemente, ben oltre la situazione del 2015”, mentre Teheran adduce sempre nuove difficoltà e i negoziati sono in stallo. (The Times of Israel)

Di fronte alle crescenti minacce, il Giappone mette in dubbio il suo programma di spesa militare.

L’ultimo Libro bianco del ministero della difesa riflette le crescenti preoccupazioni di Tokyo sulla propria sicurezza. La guerra in Ucraina, per altro, potrebbe rafforzare i legami militari tra Cina e Russia. (The Mainichi)

Dopo l’aborto, i repubblicani intensificano gli attacchi ai diritti dei gay e dei trans.

Da quando la Corte Suprema ha ribaltato la sentenza che dichiarava l’aborto un diritto costituzionale, la retorica repubblicana anti-gay e gli appelli all’abolizione delle norme a favore della minoranza LGBTQ si è fatta sempre più aggressiva. (The New York Times)

Il nuovo presidente della Corea del Sud sollecita un’indagine penale sul governo precedente.

Le foto appena pubblicate di due nordcoreani deportati sotto Moon Jae-in hanno riacceso le accuse di potenziali “crimini contro l’umanità”. (The New York Times)

Pechino commina all’Uber cinese, Didi, una multa da 1,2 miliardi di dollari, mentre le pressioni del governo sul settore tecnologico non si allentano.

Le autorità di regolamentazione hanno voluto dare un esempio sulle conseguenze della cattiva gestione dei dati e del grave errore politico di ignorare le autorità. (CNN)

Emerge una nuova forza militare libica, accusata di abusi sui migranti.

La SSA, un gruppo ombrello di milizie, è diventata una delle principali forze libiche su cui si appoggia l’Unione Europea per impedire ai migranti di approdare alle coste europee. I gruppi per i diritti umani e gli ex detenuti affermano che sotto questo temuto nuovo corpo gli abusi stanno assumendo una natura più organizzata e pericolosa. I funzionari governativi, inoltre, affermano che l’SSA beneficia del sostegno dell’Ue. (Associated Press)

La Corte penale internazionale si dichiara competente per giudicare la giunta del Myanmar accusata di genocidio.

La Corte ha respinto le obiezioni del Myanmar che aveva sostenuto che il Gambia, che ha promosso la causa, non avesse titolo per intentare il processo. Il presidente Joan Donoghue ha affermato che tutti gli stati che hanno firmato la Convenzione sul genocidio del 1948 potevano e dovevano agire per prevenire ogni genocidio e che la corte ha piena giurisdizione sul caso. (Reuters)

Ultimo minuto

Leggi le ultime notizie dalle principali agenzie giornalistiche del mondo

Ultim’Ora – Notizie e idee dal mondo, trascurate o minimizzate dai media italiani di oggi.