Ultim’Ora III/127 – Le pillole abortive stanno per diventare il nuovo campo di battaglia degli antiabortisti americani.

Irlanda del Nord: lo Sinn Fein proiettato verso una vittoria elettorale “sismica”.

Il partito indipendentista ha conquistato il 29% dei voti di prima preferenza contro il 21,3% del Partito Democratico Unionista (DUP) filo-britannico. L’Assemblea unicamerale nordirlandese conta 90 membri eletti con il sistema del voto singolo trasferibile, simile al voto alternativo di tipo australiano, in un quadro di rappresentanza proporzionale. (The Irish Times)

Il capo del Partito laburista inglese indagato per una specie di “birragate”.

La polizia di Urham vuole accertare se Keir Starmer abbia infranto le norme anti covid partecipando a una festa al chiuso a base di birra alla vigilia delle elezioni suppletive di Hartlepool il 30 aprile dello scorso anno. (Evening Standard)

L’attivista russa Sofia Sapega, arrestata costringendo il suo aereo ad atterrare in Bielorussia con la scusa di un allarme bomba, è stata condannata a sei anni di reclusione.

Sofia Sapega è stata riconosciuta colpevole di incitamento all’odio sociale e appropriazione indebita di dati. (The Moscow Times)

Xi Jinping attacca i “dubbiosi” e insiste nella politica cinese dello “zero covid”.

Il presidente difende i blocchi di massa “scientifici ed efficaci”, nonostante le proteste, i problemi e il rallentamento della crescita economica. (The Gardian)

Australia: clima e costo della vita dominano il dibattito in vista delle prossime elezioni.

I laburisti sperano di porre fine a un decennio di opposizione scalzando il governo di Scott Morrison il 21 maggio prossimo, ma i candidati indipendenti catturano la maggior parte dell’attenzione. (The Gardian)

Il governatore del Texas è deciso a contrastare la scolarizzazione dei bambini migranti.

Greg Abbott potrebbe attaccare una sentenza della Corte Suprema del 1982 che obbliga le scuole ad accogliere tutti i bambini, anche se privi di documenti. Dopo l’aborto potrebbe aprire un altro fronte. (The Dallas Morning News)

Un disegno di legge della Louisiana vorrebbe accusare chi abortisce di omicidio.

Il disegno di legge abolirebbe il reato di aborto nello stato e lo punirebbe come omicidio volontario. (NewsWeek)

Le pillole abortive stanno per diventare il nuovo campo di battaglia degli antiabortisti americani.

L’aborto farmacologico consente alle pazienti di interrompere prematuramente le gravidanze in autonomia. Alcuni stati vogliono limitarle; altri lavorano per facilitarne l’accesso. (The New York Times)

L’India non sa resistere al  petrolio russo. Nonostante le pressioni diplomatiche.

Una processione di emissari sollecita Modi perché assuma una linea più dura verso la Russia, mentre la neutralità politica dell’India sulla guerra in Ucraina si colora di opportunismo economico. (The New York Times)

I russi che si oppongono a Putin lasciano il paese. Con una piccola spinta dal Cremlino.

Molti russi che il governo definisce  “agenti stranieri” trovano insostenibile vivere o tornare nel paese. Il Cremlino non se ne dispiace. (The New York Times)

Milioni di russi hanno scoperto come bucare la cortina di ferro digitale.

La corsa alle reti virtuali private (VPN) sfida Putin e la sua versione della guerra in Ucraina. (The Washington Post)

Guerra in Ucraina: un’indagine di Amnesty International trova ” prove inconfutabili di crimini di guerra”.

L’ong ha intervistato decine di residenti delle città di Boutcha, Borodianka, Novi Korohod, Andriivka, testimoni diretti delle uccisioni e dei saccheggi commessi dall’esercito russo. (Amnesty International)

Il ministro israeliano intende autorizzare la costruzione di 4.000 case per  coloni.

Secondo l’amministrazione civile israeliana 1.452 unità abitative sono in avanzato stato di costruzione mentre altre 2.536 sono in attesa dell’approvazione del ministro della difesa Benny Gantz. (Haaretz)

Un’esplosione nella capitale cubana distrugge un antico albergo e causa otto morti.

L’esplosione che ha distrutto ampie sezioni del muro esterno dell’Hotel Saratoga, una struttura del 19° secolo nell’Avana Vecchia, forse per una fuga di gas. (Associated Press)

Il giornalista Luis Enrique Ramírez è stato picchiato a morte; il suo cadavere è stato trovato avvolto nella plastica.

Sono già nove i giornalisti uccisi in Messico nel 2022. Il presidente Andrés Manuel López Obrador dice di non lesinare risorse e sforzi per trovare i responsabili. (Excelsior)

Pedro Castillo: la procura peruviana indaga sulla tesi di laurea che il presidente avrebbe copiato.

Il presidente del Perù e sua moglie avrebbero copiato oltre la metà delle proprie tesi. (El Comercio)

Colombia: estradato negli Usa il “più pericoloso“ dei narcos.

Cresciuto nelle file dell’ Ejército Popular de Liberación (EPL), Dairo Antonio Úsuga, chiamato spesso Otoniel,   successivamente è passato alla formazione paramilitare  Autodefensas Unidas de Colombia (AUC). Dopo il suo scioglimento si è messo in proprio, creando nel 2006 la banda criminale “Los Urabeños“, poi ribattezzata Clan del Golfo. (Euronews)

Tensione in Colombia dopo l’estradizione negli Stati Uniti del narcotrafficante Otoniel.

Il potente capo del “clan del Golfo”, è apparso davanti al tribunale di Brooklyn. L’opposizione e le organizzazioni delle vittime sospettano che le autorità abbiano consegnato il criminale agli americani per impedirgli di parlare. (Le Monde)

La Siria è al centro  del traffico di captagon, la “cocaina dei poveri”.

Dopo la riconquista della Siria meridionale da parte delle forze fedeli al presidente Bashar Al-Assad nel 2018, il traffico di droga è esploso lungo tutto il confine con la Giordania. Il recente maxi-sequestro di oltre sei milioni di pillole di captagon in Iraq ha puntato i riflettori sulla Siria, emersa negli ultimi anni come un narco-stato di importanza regionale e forse globale. (Middle East Institute)

Inflazione cinese: Pechino dà la priorità alla stabilità dei prezzi nonostante il crescente rischio di stagflazione.

Ad aprile l’indice dei prezzi al consumo cinese sarebbe salito al 2,1% dopo l’1,5% di marzo. (South China Morning Post)

Mostra: i re di Napata, i nubiani che divennero faraoni.

Il museo parigino rende omaggio a questi abitanti del regno di Kush e restituisce parte della sua africanità all’antico Egitto. La città di Napata sorgeva nella antica Nubia, sulla riva orientale del Nilo nei pressi della città di Karima, a circa 400 km a nord di Khartum, e costituiva l’insediamento permanente più meridionale del Nuovo Regno d’Egitto (XVI-XI secolo a.C.) e il principale centro di culto nubiano del dio Amon. Il nome attuale del sito è Gebel Barkal. (Louvre)

Ultimo minuto

Leggi le ultime notizie dalle principali agenzie giornalistiche del mondo

Ultim’Ora – Notizie e idee dal mondo, trascurate o minimizzate dai media italiani di oggi.