Ultim’Ora III/120 – In Russia emergono alcune crepe e cresce la frustrazione degli oligarchi per non potere influenzare Putin.

Perquisizione al quartier generale della Deutsche Bank per presunto riciclaggio.

Funzionari della BKA, dell’organismo di controllo sulle attività finanziarie  BaFin e della procura di Francoforte hanno perquisito gli uffici della Deutsche Bank in seguito a segnalazioni di sospetto riciclaggio. (DieZeit)

Le forze israeliane fanno irruzione nella moschea di Al-Aqsa. Otre 40 palestinesi feriti.

La Mezzaluna Rossa Palestinese afferma che 42 persone sono state ferite l’ultimo venerdì del Ramadan in uno dei luoghi più sacri dell’Islam. (Al Jazeera)nel

La “corsa all’oro delle profondità marine” alla ricerca di metalli rari potrebbe causare danni irreversibili.

Le compagnie minerarie vogliono trarre profitto dalla nuova industria, ma gli attivisti ambientali temono conseguenze disastrose. (The Guardian)

Il Primo ministro delle Isole Vergini Britanniche e il direttore dell’autorità portuale arrestati a Miami con l’accusa di riciclaggio e traffico di stupefacenti.

Il premier Andrew Alturo Fahie e l’amministratore delegato della BVI Ports Authority Oleanvine Pickering Maynard sono stati arrestati all’aeroporto di Miami-Opa Locka. A seguito dell’arresto il governo delle isole è stato sciolto e le isole sono passate sotto la giurisdizione diretta di Londra. (CNN)

Il muro di confine col Messico, che Trump ha definito invalicabile, presenta il suo triste bilancio.

Dal 2019, quando l’altezza della barriera è stata aumentata a nove metri lungo gran parte del confine con la California, il numero di pazienti arrivati al reparto traumatologico dell’UC San Diego Medical Center dopo essere caduti dalla struttura è salito a 375, con 16 decessi. (JAMA)

Nell’élite russa emergono le prime crepe mentre i magnati iniziano mugugnare per l’invasione.

Oligarchi e alti dirigenti sono allarmati per il tributo economico che stanno pagando, ma sanno di non potere influenzare Putin. Le sanzioni imposte dall’Occidente hanno issato una nuova cortina di ferro attorno all’economia russa, congelando decine di miliardi di dollari di proprietà dei magnati. Intervistati in condizione di anonimato per paura di ritorsioni, parecchi miliardari russi, banchieri, alti funzionari ed ex dirigenti dichiarano di essere stati presi alla sprovvista dal loro presidente sempre più isolato, ma si sentono incapaci di influenzarlo perché la sua cerchia ristretta è dominata da una intransigente manciata di funzionari della sicurezza. (The Washington Post)

Gli attacchi ucraini portano la guerra fin dentro la Russia, logorando i nervi della popolazione civile.

Il Cremlino minimizza i dati sulle perdite, ma gli attacchi ucraini sul suolo russo della scorsa settimana evidenziano come il conflitto stia valicando il confine, sconvolgendo i residenti delle regioni frontaliere e minacciando di vanificare gli sforzi del presidente Vladimir Putin per nascondere la guerra ai suoi cittadini. (The Washington Post)

L’Ucraina rivela i primi nomi di criminali di guerra mentre porta avanti oltre 8.000 indagini.

Il procuratore capo di Bucha afferma che tutti gli accusati sono sottufficiali e volontari ​​della 64a brigata motorizzata di fucilieri, un’unità recentemente encomiata da Putin per la dedizione alla “patria e agli interessi dello stato”. (USA Today)

Come i prodotti ad alta tecnologia militare americani arrivano in Russia aggirando i controlli sulle esportazioni.

La storia su come i semiconduttori americani siano arrivati ​​dal Texas a Mosca nel 2015 dimostra che la sensibile tecnologia occidentale continua ad arrivare in Russia nonostante i severi controlli sulle esportazioni statunitensi. (Reuters)

Quando è partita l’invasione, i russi sono stati a un passo dalla cattura di Zelenskiy.

In un’intervista a Time,  Zelenskiy rivela che le truppe russe hanno fatto due tentativi di prendere d’assalto il complesso presidenziale mentre c’era la sua famiglia. (Time)

Darfur Occidentale: operatori sanitari e bambini tra le 213 vittime degli “attacchi insensati e brutali”.

Le recenti violenze intercomunitarie nelle aree del Darfur occidentale, in Sudan, hanno causato la morte di almeno 21 bambini, tra cui uno di 11 mesi. (UN News)

In India e Pakistan rischiano di restare al buio a causa dell’eccezionale ondata di caldo.

Nella megalopoli di New Delhi, dove venerdì la temperatura ha raggiunto i 43,5°C, le autorità stimano che in molte centrali sia rimasto “meno di un giorno di carbone”. L’ondata di caldo record ha ridotto i raccolti di grano, sollevando timori su come il paese possa bilanciare i propri bisogni interni con l’ambizione di aumentare le esportazioni e compensare le carenze dovute alla guerra russa in Ucraina. (France 24)

In Sudan gli islamisti alzano la testa profittando del colpo di stato.

Il loro obiettivo è “riportare il paese alla religione” e “organizzare diversi gruppi” in vista delle elezioni promesse dai militari per il 2024. (Le Monde)

Una potente esplosione squarcia la moschea di Kabul e fa 50 morti.

L’esplosione ha squarciato la moschea Khalifa Sahib durante le preghiere del venerdì. Un’ondata di bombardamenti ha colpito l’Afghanistan nelle ultime settimane del sacro mese islamico del Ramadan. (Al Arabiya)

Perché l’indonesiano Joko Widodo ha deciso di imporre un improvviso divieto assoluto alle esportazioni di olio di palma? Guadagnare voti.

Nell’ultima settimana, l’Indonesia prima ha vietato le esportazioni di olio di palma, poi ha annullato la decisione, per ripristinarla subito dopo. Il governo afferma che il divieto è stato reso necessario per ridurre la carenza interna e contenere i prezzi, ma alcuni analisti pensano che la vera ragione sia stata quella di venire incontro agli appelli di alcuni suoi elettori. (South China Morning Post)

El Salvador: il presidente Bukele limita le libertà civili,  ma è amato proprio per questo.

I gruppi per i diritti umani hanno denunciato le azioni come violazioni delle libertà fondamentali. Ma la maggior parte dei salvadoregni non si lamenta. Il paese è stanco degli infiniti spargimenti di sangue, del terrore delle bande criminali, dell’illegalità che ha spinto numerosi cittadini fino al confine americano. (The New York Times)

Gli azionisti di Johnson & Johnson bocciano la proposta di porre fine alle vendite globali di talco per uso pediatrico.

A carico dell’azienda pendono oltre 40.000 richieste di risarcimento per i potenziali legami del borotalco con il cancro e per le contaminazioni con amianto. Sebbene sia stato ritirato dagli scaffali in Nord America, le vendite dei prodotti a base di talco continuano in Asia e Sud America e l’azienda non vuole rinunciare agli utili registrati in queste aree. (Forbes)

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