Ultim’Ora III/102 – La Cina ratificherà le convenzioni sul lavoro forzato.

L’assemblea del Pakistan elegge Shehbaz Sharif nuovo primo ministro.

Shehbaz Sharif, 70 anni, fratello del tre volte premier Nawaz Sharif, è stato eletto primo ministro dopo una settimana turbolenta. L’ex primo ministro Imran Khan aveva provato di tutto per bloccare la coalizione di opposizione che lo ha sfiduciato. (Dawn)

Il Consorzio internazionale dei giornalisti investigativi rivela i nomi più di 800 russi che stanno dietro le società segrete dei paradisi fiscali.

La nuova indagine fa luce sulle attività finanziarie segrete di oligarchi, banchieri e politici mentre ondate di sanzioni occidentali prendono di mira i fedeli di Putin. (Icij)

Imran Khan, il deposto primo ministro del Pakistan, rimane una forza potente nella politica del paese.

L’ex primo ministro gode del sostegno popolare perché il voto assembleare che lo ha sfiduciato viene percepito come il frutto d’una cospirazione straniera. (The Washington Post)

Tassi di interesse più elevati potrebbero attenuare due grandi problemi nell’economia. Ma non è facile.

Due grandi fattori minacciano l’economia odierna, entrambe conseguenze del covid. I prezzi stanno salendo a livelli mai visti in 40 anni, mentre le turbolenze nel mercato statunitense del lavoro frenano l’attività delle imprese: semplicemente non ci sono abbastanza persone che ricoprano posti di lavoro vacanti. (The Washington Post)

Nei “campi per vedove” della Siria le donne sono vittime di violenze croniche.

Condizioni drasticamente peggiori rispetto agli altri campi profughi, costringono molte donne al “sesso di sopravvivenza”. (World Vision)

Il noto giornalista di Hong Kong Allan Au arrestato con l’accusa di sedizione.

L’arresto del fondatore del sito di notizie indipendente silenziato a inizio d’anno “Stand News”, ha inferto un altro duro colpo alla stampa libera della città. (South China Morning Post)

La Cina ratificherà le convenzioni sul lavoro forzato per dare un “segnale importante” alla Ue.

Due convenzioni dell’Organizzazione internazionale del lavoro sono state tra gli ostacoli principali durante i negoziati della maratona per il trattato sugli investimenti Ue-Cina. (South China Morning Post)

Sei nuove specie di insetti wētā trovate in Nuova Zelanda, mentre il loro habitat scompare lentamente.

Il riscaldamento globale accelera il loro declino con la scomparsa del terreno delle specie alpine appena scoperte. (The Guardian)

L’Unione Europea interrompe l’addestramento militare in Mali, ma resta nel Sahel.

Il problema principale dell’Ue è la presenza dei mercenari del Gruppo Wagner, giunti in Mali su invito della giunta al potere, e la collaborazione di unità dell’esercito maliano addestrato dalla stessa Ue. (Le Monde)

L’inviato Onu per lo Yemen in visita a Sana’a, la capitale detenuta dai ribelli houthi.

Hans Grundberg dovrebbe incontrare Mehdi Hussein Al-Machat, uno dei leader più anziani dei ribelli. (Le Monde)

In Perù, una generazione di orfani del covid.

Con 100.000 orfani, il paese sudamericano ha il più alto numero di bambini che hanno perso almeno un genitore a causa della pandemia rispetto alla sua popolazione. Il lutto ha fatto precipitare intere famiglie in una grande precarietà finanziaria ed emotiva. (Le Monde)

Per difendersi dalle sempre più frequenti e disastrose inondazioni, c’è chi pensa alle mangrovie.

Nelle Sundarbans, un tesoro ecologico a cavallo tra India e Bangladesh in prima linea nel cambiamento climatico, le donne locali piantano mangrovie per  mitigare i pericoli dell’innalzamento delle acque. (The New York Times)

Biden va alla guerra contro le “pistole fantasma” per contrastare la crescente violenza.

Le armi fantasma sono uno dei tanti problemi che le autorità di regolamentazione e i responsabili politici devono affrontare per domare il picco di violenza armata esploso all’inizio dell’estate 2020. Le pistole fantasma sono armi da fuoco assemblate in casa e non rintracciabili, spesso assemblate con componenti  venduti in rete. (CNN)

Apple nuovamente nel mirino della Ue per lo musica diffusa in rete.

La Commissione Europea lo scorso anno ha accusato il produttore di iPhone di falsare la concorrenza nel mercato della  musica attraverso le regole restrittive del suo App Store che obbligano gli sviluppatori a utilizzare il proprio sistema di pagamento e impediscono loro di informare gli utenti su altre opzioni di acquisto. (Reuters)

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