Ultim’Ora III/098 – Come evitare una possibile guerra tra Cina e Stati Uniti.

La giustizia turca si spoglia del processo per l’omicidio Khashoggi: la competenza spetta all’Arabia Saudita.

Il tribunale turco ha sospeso il processo in contumacia di 26 sauditi accusati della macabra uccisione del collaboratore del Washington Post Jamal Khashoggi e rinviato gli atti alla giustizia dell’Arabia Saudita. La scorsa settimana, il ministero della Giustizia aveva raccomandato al tribunale di Istanbul di abbandonare il processo. (Daily Sabah)

Nonostante i rischi per la loro vita, la Thailandia respinge i profughi del Myanmar.

Sebbene le leggi internazionali sui rifugiati vietino il respingimento verso i paesi in cui le vite dei rifugiati potrebbero essere in pericolo, la Thailandia ha respinto migliaia di profughi fuggiti dal crescendo di violenze da parte dell’esercito birmano. (Associated Press)

Trovato un fossile di dinosauro ucciso dalla collisione di asteroidi che ha decimato la sua specie.

Un arto, completo di pelle, è solo uno dei tanti reperti emersi dal sito fossile di Tanis nello stato americano del North Dakota. Il tescelosauro era un dinosauro erbivoro vissuto circa 65,5 milioni di anni fa nel Cretaceo superiore in Nordamerica. Bipede corpulento, aveva becco e coda rigida, arti corte e cinque dita. La BBC ha impiegato tre anni a girare a Tanis per una trasmissione che andrà in onda il 15 aprile. (BBC)

Il presidente dello Yemen in esilio si fa da parte per consentire alla tregua in atto di porre fine della guerra.

Abd Rabbu Mansour Hadi afferma che un consiglio di nuova costituzione guiderà i negoziati con gli houthi sostenuti dall’Iran. (Al Jazeera)

Il covid aumenterebbe di 33 volte il rischio di coaguli di sangue potenzialmente fatali.

L’infezione è anche associata a un rischio cinque volte maggiore di trombosi venosa profonda. (BMJ)

Come evitare una possibile guerra tra Cina e Stati Uniti.

Un conflitto armato tra le due superpotenze mondiali, sebbene non ancora inevitabile, è una possibilità reale. Lo sostiene, il sinologo ed ex primo ministro australiano Kevin Rudd in un libro di prossima uscita di cui il Guardian anticipa ampi stralci. Per molti aspetti, numerosi elementi della cosiddetta “trappola di Tucidide” sono già presenti nelle odierne relazioni USA-Cina. L’espressione “trappola di Tucidide”richiama lo storico e militare ateniese dell’età classica greca Tucidide,  il quale ipotizzò che la guerra del Peloponneso tra Atene e Sparta sia stata causata soprattutto dal timore spartano per la crescente egemonia  territoriale ateniese. (The Guardian)

Covid: I confinamenti cinesi mettono la classe operaia e le province povere a rischio di “ricadere nella povertà”.

Un anno dopo che il presidente Xi Jinping ha dichiarato l’eliminazione della povertà estrema in Cina, le ricadute economiche delle ambizioni zero-covid di Pechino stanno mettendo a dura prova la sussistenza di molti cittadini. La politica alla “prosperità comune” della leadership centrale pare essere stata messa in secondo piano in attesa che l’economia riparta. (South China Morning Post)

Sempre più russi considerano i costi della guerra in Ucraina.

La restituzione dei cadaveri dei caduti alle famiglie, tuttavia, rafforza la determinazione a sconfiggere l’Ucraina e sostenere il conflitto di Putin contro l’Occidente. (The New York Times)

Il crescente fervore religioso nella destra americana trasforma i raduni politici in riti iniziatici di massa.

I rituali del culto cristiano si integrano nelle manifestazioni conservatrici, con canti e preghiere che  si fondono con la rabbia politica per i vaccini e per l’esito delle elezioni del 2020. (The New York Times)

Gli Stati Uniti affermano di aver segretamente messo alle corde l’industria del software estorsivo, in tutto il mondo, prevenendo gli attacchi informatici russi.

L’operazione è l’ultimo sforzo dell’amministrazione Biden per contrastare gli attacchi russi, rendendoli pubblici prima che possano colpire. (The New York Times)

La campagna cecena di Kadyrov nella guerra in Ucraina: violenza, impunità e propaganda.

Il signore del piccolo territorio del Caucaso settentrionale mette in scena l’intervento del suo esercito personale nella guerra, ma è il suo canale Telegram  uno dei principali contributi alla propaganda in favore dell’“operazione speciale” russa. (Le Monde)

Guerra in Ucraina: la Norvegia esita a chiudere i suoi porti alle navi russe nel Mare di Barents.

Contro ogni previsione, Oslo cerca di mantenere un clima di cooperazione con Mosca sulla pesca. Ma le nuove sanzioni proposte dalla Commissione Europea potrebbero complicare i rapporti bilaterali tra i due paesi. (Le Monde)

In Mali, il gioco equivoco della diplomazia italiana.

Ufficialmente portata avanti da una ong per riconciliare lo Stato e gli ex gruppi ribelli del Nord, la mediazione di Roma nasconde una componente migratoria imbarazzante e genera tensioni. (Le Monde)

L’ONU sospende la Russia dal Consiglio per i diritti umani.

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha sospeso la Russia dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite dopo le accuse di atrocità commesse dai soldati russi durante la guerra in Ucraina. Hanno votato a favore della sospensione 93 paesi; 24, tra cui l Cina,  hanno votato contro e 58 si sono astenuti. (CNN)

Orfani di violenza armata: due bambini, due sparatorie, due genitori scomparsi.

Ogni giorno in America più di 40 bambini perdono un genitore a causa di sparatorie, rivelano i nuovi dati elaborati dal Post. (The Washington Post)

I messicani votano per la revoca del presidente. Come egli stesso aveva chiesto.

Per la prima volta i messicani potranno pronunciarsi se il loro presidente debba porre fine in anticipo al suo mandato. È un referendum piuttosto bizzarro. Per prima cosa, perché lo ha chiesto lo stesso presidente Andrés Manuel López Obrador; in secondo luogo, perché ci sono poche possibilità che il minimo richiesto del 40% degli elettori, quasi 40 milioni, si presenti ai seggi perche sia valido; infine perché è altamente improbabile che López Obrador, che ha indice di gradimento vicino al 60%, possa perdere. (El Financiero)

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