Ultim’Ora III/095 – Cile: il referendum sulla nuova costituzione rischia di essere un flop. 

L’acciaio verde cola nel gelido nord della Svezia.

L’industria siderurgica mondiale è sotto pressione per ridurre il proprio impatto ambientale e contribuire all’accordo di Parigi sul clima. HYBRIT, o Hydrogen Breakthrough Ironmaking Technology, è una iniziativa congiunta di SSAB, la società mineraria LKAB e la società elettrica statale svedese Vattenfall, lanciata nel 2016. Il suo processo di lavorazione inizia con delle noci di minerale di ferro di colore marrone che reagiscono con l’idrogeno e si riducono a biglie di “ferro spugnoso”, così chiamato per i pori lasciati dopo la rimozione dell’ossigeno. Questo poi viene fuso in un forno elettrico. Se anche l’idrogeno viene prodotto utilizzando energia rinnovabile, il processo non produce CO2. (ABC News)

Covid: il programma governativo statunitense di assicurazione medica Medicare vuole distribuire test gratuiti nelle farmacie.

Più di 59 milioni di persone con la copertura ambulatoriale Medicare potranno ottenere fino a otto test a domicilio gratuiti al mese. (Associated Press)

Biden giudica Murdoch “l’uomo più pericoloso del mondo”, afferma un nuovo libro.

Il proprietario di Fox News è stato anche definito  dal presidente “una delle forze più distruttive degli Stati Uniti”. (The Guardian)

Impronte di dinosauri di 112 milioni di anni danneggiate nello Utah dal passaggio di  macchine edili.

Le fratture ai bordi di diverse impronte del sito della pista di Mill Canyon non possono essere riparate. (The Guardian)

Il veicolo spaziale Perseverance misura La velocità del suono su Marte.

Combinando un laser e un microfono, Perseverance può misurare con precisione le variazioni nella velocità di propagazione del suono, sensibile agli sbalzi di temperatura. (Le Monde)

A Kigali, confermata la condanna a venticinque anni di reclusione nei confronti dell’eroe del film “Hotel Rwanda”.

Noto per essere un acceso oppositore del presidente Paul Kagame, Paul Rusesabagina è stato condannato nel settembre 2021 per “aver fondato e appartenere” al Fronte di liberazione nazionale (FLN), un gruppo armato accusato di aver compiuto attacchi mortali in Ruanda tra il 2018 e il 2019. Paul Rusesabagina, che viveva dal 1996 in esilio tra gli Stati Uniti e il Belgio, è stato arrestato a Kigali nel 2020 in circostanze poco chiare, scendendo da un aereo che avrebbe dovuto portarlo in Burundi. (Le Monde)

Carrie Lam, capo dell’esecutivo di Hong Kong, non si candiderà per un secondo mandato.

Durante il suo mandato, Lam ha dovuto gestire un periodo di disordini sociali, nel 2019, e l’esperienza dell’epidemia di covid. (Global Times)

A Tbilisi, in Georgia, anche gli oppositori russi non sono benvenuti.

Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, alla fine di febbraio, secondo le stime del governo georgiano sono arrivati circa 35.000 russi ​. La stragrande maggioranza si trova a Tbilisi, una città di 1,1 milioni di residenti dove ora sono tutti troppo appariscenti e, sempre meno graditi. (The Washington Post)

L’orrore di Bucha.

Gli invasori russi considerano l’intera popolazione ucraina come combattenti, tutti da eliminare. (The Atlantic)

Migliaia di estremisti tedeschi emigrano in Paraguay alla ricerca d’un paradiso ideale: niente tasse, niente vaccini e niente musulmani.

Da quando la pandemia ha obbligato i governi a imporre quarantene obbligatorie, almeno 2.000 tedeschi hanno lasciato tutto e per trasferirsi in uno dei paesi dove la disuguaglianza è massima. (El País)

Cile: il referendum sulla nuova costituzione rischia di essere un flop.

Gli elettori cileni dovranno esprimersi su una nuova costituzione che dovrebbe sostituire quella dell’era di Augusto Pinochet. Un recente sondaggio rivela che l’opposizione al progetto raccoglierebbe il 55% dei voti, con un aumento di sette punti in una settimana. Contemporaneamente, la sfiduci nei confronti del presidente Boric è aumentata di 15 punti in due settimane. (La Tercera)

Ecuador: una rivolta carceraria provoca 20 morti.

Una disputa tra cosche per il controllo interno del carcere di El Turi, nella città meridionale di Cuenca, ha provocato la morte di almeno 20 detenuti, riportando alla ribalta la violenza nel sistema carcerario e il mancato controllo da parte della Stato ecuadoregno. (El Comercio)

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