Ultim’Ora III/063 – Una fronda interna scuote Yandex, il “Google russo”, a causa dell’invasione dell’Ucraina.

Maltempo in Australia: tra Sydney e Illawarra 500.000 persone dovranno essere evacuate.

Anche la regione di Newcastle e Hunter è in prima linea, mentre le previsioni meteorologiche promettono poco di buono. (Ilawarra Mercury)

Oltre 100 siti pro Putin diffondono le 10 “bugie di guerra” del conflitto Russia-Ucraina.

L’organizzazione per la verifica delle notizie NewsGuard ha identificato 116 siti dedicati alla disinformazione pro-Russia e sta monitorando le principali false narrazioni sull’invasione dell’Ucraina. NewsGuard, tuttavia, avverte che i canali di disinformazione vanno ben oltre i siti e le pagine direttamente collegati col Cremlino.  (Newsguard)

La CPI avvia un’indagine sui crimini di guerra commessi durante l’invasione dell’Ucraina.

L’indagine della corte penale internazionale è stata accelerata dal numero senza precedenti di paesi che hanno approvato la mozione di condanna dell’invasione. (Corte Penale Internazionale)

Abbassando il riscaldamento di un grado si potrebbe  ridurre il fabbisogno di gas russo.

L’IEA afferma che la riduzione della temperatura aiuterebbe a ridurre la dipendenza dal gas che la Russia sta usando come arma nella guerra in Ucraina. (The Guardian)

L’UE esorta il Regno Unito ad agire più rapidamente prima che le proprietà russe si evaporino.

I dirigenti europei esprimono crescente frustrazione per la lentezza dei britannici nel colpire la ricchezza degli oligarchi. (The Guardian)

La Borsa di Londra sospende le negoziazioni di 27 società con forti legami con la Russia.

Le società energetiche e bancarie Gazprom e Sberbank, EN+, Lukoil e Polyus tra le aziende maggiormente colpite. (The Guardian)

Una fronda interna scuote Yandex, il “Google russo”, a causa dell’invasione dell’Ucraina.

La principale azienda tecnologica russa sfida apertamente il Cremlino sulla sua partecipazione forzata alla censura. (Le Monde)

Guerra in Ucraina: la Guida suprema iraniana assolve la Russia.

Ali Khamenei attribuisce agli Stati Uniti e all’Occidente la responsabilità della guerra. Durante un discorso di una quarantina di minuti la massima autorità del paese non ha citato né pronunciato una sola parola che alludesse alla Russia, stretto alleato politico di Iran. al contrario, ha menzionato una ventina di volte gli  “Stati Uniti” e una decina di volte la parola “Ovest”, cui attribuisce la responsabilità della guerra. (Le Monde)

La Cina avrebbe chiesto alla Russia di ritardare l’inizio della guerra in Ucraina fino a dopo le Olimpiadi.

Un rapporto dei servizi segreti occidentali indica che la dirigenza cinese avesse conoscenza diretta dei piani o delle intenzioni di guerra del presidente Vladimir V. Putin. (The New York Times)

I paesi della NATO forniscono armi all’Ucraina, rischiando il conflitto diretto con la Russia.

Bruxelles è orgogliosa di fornire aiuti militari, ma Mosca potrebbe considerarlo un intervento pericoloso. (The New York Times)

Tenendo alti i prezzi del petrolio, l’OPEC e i suoi alleati rifiutano di venire incontro al resto del mondo.

Il cartello petrolifero OPEC Plus ha dichiarato che continuerà la strategia concordata a luglio, prevedendo un aumento della produzione di 400.000 barili al giorno solo per aprile. (The New York Times)

Il principe ereditario saudita gioca la carta del petrolio per ottenere la legittimazione degli Stati Uniti.

Il principe ereditario dell’Arabia Saudita dice che non gli importa se Joe Biden non lo capisce. Il principe, tuttavia, usa la sua potenza petrolifera per essere riconosciuto dal presidente americano come il vero sovrano del regno ed essere aiutato nella costosa guerra nello Yemen. Questo sarebbe uno dei motivi per cui  Mohammed bin Salman resisteo alle pressioni degli Stati Uniti per pompare più greggio e abbassare il prezzo del petrolio andato alle stelle con l’invasione dell’Ucraina. (Reuters)

Il capo dell’AIEA in visita in Iran per accelerare l’accordo sul nucleare.

Il direttore generale dell’Agenzia per l’energia atomica delle Nazioni Unite andrà a Teheran mentre a Vienna i negoziatori cercano di ripristinare l’accordo. (Nournews)

Un rapporto delle Nazioni Unite dipinge un quadro apocalittico del futuro del Golfo del Messico.

Gli effetti devastanti del cambiamento climatico nella regione includono l’innalzamento dei mari, il crollo della pesca e maree tossiche, anche se l’umanità riesce in qualche modo a limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius rispetto all’era preindustriale. (Associated Press)

Filippine: otto militanti uccisi e armi sequestrate nell’ultimo attacco aereo delle truppe antiguerriglia.

Circa 60 militanti musulmani in un remoto campo vicino a Maguing, nella provincia di Lanao del Sur, sono stati attaccati da aerei da combattimento e forze armate. Non è chiaro se Abu Zacariah, sospetto nuovo leader del gruppo dello Stato Islamico, sia tra le vittime o se è riuscito a fuggire. (The Manila Times)

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