Ultim’Ora III/051 – Scontri tra esercito e jihadisti nel nord del Mali provocano la morte di 65 persone.

Un rapporto statunitense evidenzia i punti deboli del sistema di difesa cinese.

Il rapporto della Rand Corporation per il Congresso degli Stati Uniti identifica le principali criticità di Pechino nella parziale dipendenza dalle importazioni e nella sfida demografica. Il controllo centralizzato del partito unico è considerato un’arma a doppio taglio. (RAND Corporation)

Vladimir Putin: un fine stratega o un intristito segnato e temerario?

Gli analisti sono perplessi sulle intenzioni del leader russo. Alcuni affermano che la concentrazione di truppe al confine ucraino potrebbe essere un bluff di successo; altri ipotizzano che Putin sia stato cambiato profondamente dalla pandemia. (The New York Times)

La chiusura di Internet in Kazakistan offre una lezione per la crisi Russia-Ucraina.

Il controllo di Internet è sempre più parte integrante di qualsiasi conflitto moderno. (The New York Times)

Scontri tra esercito e jihadisti nel nord del Mali provocano la morte di 65 persone.

I combattimenti sono scoppiati il giorno dopo l’annuncio da parte della Francia del ritiro militare dal paese dell’Africa occidentale. (The Guardian)

USA: la rinnovata opposizione a Trump agita lo stato maggiore repubblicano.

L’universo del “mai più un altro Trump” conta troppi protagonisti: riusciranno a mettersi d’accordo? (The Guardian)

La California vuole essere il primo stato a trattare il coronavirus come in rischio “endemico”.

L’approccio della California potrebbe essere la regola del prossimo futuro. Diversi altri paesi, tra cui Spagna, Francia e Gran Bretagna, hanno iniziato ad adottarlo. (CNN)

Sei paesi africani danno il via alla produzione di vaccini mRNA.

L’OMS lavorerà con loro per sviluppare una tabella di marcia di formazione e supporto per produrre i vaccini. (Al Jazeera)

Ottawa: ancora scontri tra dimostranti e polizia mentre continuano gli arresti.

Ventidue giorni dopo l’arrivo del primo convoglio di camionisti nella capitale del Canada per protestare contro le restrizioni pandemiche, centinaia di agenti di polizia si sono piazzati nel centro di Ottawa per arrestare i manifestanti, sperando di porre fine a settimane di ingorghi che hanno sconvolto la città, facendo infuriare i residenti e scuotendo il paese. (Toronto Star)

Almeno metà dei prigionieri di Guantanamo a breve potrebbe essere rimessa in libertà.

Senza fare clamore, l’amministrazione Biden ha gettato le basi per rilasciare i prigionieri del centro di detenzione di Guantanamo Bay e avviarsi alla sua chiusura. Un comitato di revisione, composto da militari e membri dei servizi segreti, ha concluso che più della metà dei 39 uomini detenuti a tempo indeterminato senza alcuna accusa nella base statunitense a Cuba possono ora essere rilasciati in sicurezza nelle loro terre d’origine o estradati verso un altro paese. (Associated Press)

Il Fondo per la ripresa e resilienza  emerge come l’embrione di un ministero del tesoro europeo.

Di qui al 2026, l’Unione Europea emetterà una media di 150.000 milioni all’anno di obbligazioni, il che la pone allo stesso livello dei grandi debitori del continente come Germania, Francia, Italia o Spagna. (El País)

Il Niger sta diventando il nuovo centro europeo per le operazioni anti-jihad nel Sahel.

Anche i paesi del Golfo di Guinea aspirano ad ospitare parte del dispiegamento militare francese dopo il ritiro dal Mali, vista l’avanzata del terrorismo nelle loro regioni. (El País)

Il ministro degli Esteri cinese afferma che il capo delle Nazioni Unite per i diritti umani può visitare lo Xinjiang.

Il capo delle Nazioni Unite per i diritti umani, Michelle Bachelet può visitare lo Xinjiang quando vuole, dice il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, che aggiunge che tuttavia la Cina non accetta alcuna indagine basata su una presunzione di colpevolezza. (Reuters)

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