Ultim’Ora III/038 – Wall Street scopre l’importanza del giusto equilibrio tra lavoro e vita privata.

Il passato delle mogli dei politici della Corea del Sud è al centro della campagna elettorale.

Le mogli di Lee Jae-myung, candidato alla presidenza del paese per il partito democratico, e di Yoon Seok-youl, che corre per il partito Potere al popolo, sono sulle prime pagine di tutti i giornali  per presunte irregolarità finanziarie, abuso di potere e chiromanzia. (The Korea Times)

La Russia ha ammassato abbastanza truppe per conquistare Kiev in pochi giorni, dice l’ex capo della difesa ucraina.

La Casa Bianca crede che Mosca abbia ammassato almeno il 70% della potenza di fuoco necessaria per un’invasione che potrebbe avere luogo a metà febbraio. (The Guardian)

Crisi Ucraina: l’imbarazzo della Cina è come restare amica di due stati nemici.

Mosca e Pechino sono sempre più vicine, ma Kiev rimane un importante fornitore di armi e prodotti alimentari. (South China Morning Post)

Pechino aderisce al trattato internazionale sulla protezione della proprietà intellettuale dei progetti industriali.

Pechino è entrata nel sistema dell’Aia dell’Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale per la registrazione internazionale dei progetti e dei modelli industriali.  L’accordo entrerà in vigore a maggio e semplificherà la registrazione della proprietà intellettuale. (South China Morning Post)

Kashmir: proseguono gli arresti di giornalisti accusati di terrorismo.

Fahad Shah è stato arrestato venerdì in base alle leggi sul terrorismo e la sedizione nella regione indiana contesa. (The Times of India)

Francia: la macinazione dei pulcini maschi nell’industria delle galline ovaiole ora è illegale.

Si stima che ogni anno vengano uccisi in Francia circa 50 milioni di pulcini maschi, 300 milioni nell’Unione Europea. Da oggi, l’eliminazione dei pulcini maschi alla nascita in Francia è vietata, ma gli incubatoi francesi hanno tempo fino alla fine del 2022 per modificare le loro pratiche. (Le Monde)

Centosettantacinque parlamentari europei chiedono l’apertura di un’inchiesta Onu sulla repressione in Egitto.

I parlamentari europei chiedono alle Nazioni Unite di istituire una commissione d’inchiesta sulle violazioni dei diritti umani da parte delle autorità del Cairo. Il rilascio in Egitto nelle ultime settimane di tre difensori dei diritti umani, tra cui l’attivista politico palestinese-egiziano Ramy Shaath, non deve suscitare illusioni. Queste misure non dimostrano che il regime egiziano è disposto a ridimensionare le sue pratiche repressive, ma che la pressione diplomatica funziona. (Le Monde)

La morte del leader è un altro duro colpo per il gruppo Stato Islamico, ma non segna la sua fine.

Lo Stato Islamico è l’ombra di se stesso. Ma è probabile che continui ad adattarsi e resistere, anche dopo l’incursione statunitense che ha ucciso il suo comandante supremo. (The New York Times)

A sorpresa Wall Street scopre l’importanza del giusto equilibrio tra lavoro e vita privata.

Neppure le enormi gratifiche possono compensare il crollo del morale nelle banche di investimento e la fretta di sfuggire a una cultura del lavoro “tossica”. (The New York Times)

La spagnola del 1918 non terminò nel 1918. Ecco cosa può insegnarci il suo terzo anno.

A New York nel 1920, quasi due anni dopo la micidiale pandemia influenzale che ha causato almeno 50 milioni di vittime in tutto il mondo, il nuovo anno iniziò con una nota positiva: nel suo insieme, la nazione che complessivamente avrebbe perso 675.000 persone a causa della malattia, credeva che la fine fosse finalmente vicina. Nel giro di poche settimane, tuttavia, i titoli ottimisti dei giornali cominciarono a cambiare. Prima della fine del mese, New York City sperimentava un aumento dei casi di influenza. Chicago e altri centri urbani facevano lo stesso. (The Washington Post)

Cosa succede per gli approvvigionamenti energetici dell’Europa se la Russia attacca?

Le tensioni mostrano i limiti della dipendenza energetica dell’Europa dalla Russia, che fornisce circa un terzo del gas naturale del continente. Le scorte europee sono scarse e anche se gli Stati Uniti si sono impegnati ad aumentare le esportazioni di gas naturale liquefatto, è difficile che riescano a soddisfare tutto il fabbisogno del continente. Per non parlare dei prezzi saliti alle stelle. (Associated Press)

Con 25 candidati e senza chiari leader, il Costa Rica si dibatte tra tradizione e cambiamento.

I costaricani si sono recati alle urne fortemente indecisi. L’ex presidente Figueres è l’unico che sembra avere un posto garantito nel probabile secondo turno. (El País)

Perù: quattro ore dopo essere stato nominato primo ministro e dopo avere appreso di una denuncia per violenza familiare,  Héctor Valer ha presentato le sue dimissioni.

Dimettendosi, Héctor Valer ha attaccato i media e annunciato querele contro coloro che crede lo abbiano diffamato. (El Comercio)

Tunisia: il presidente Kaïs Saïed scioglie il Consiglio superiore della magistratura, ma Il massimo giudice tunisino dice che la decisione è illegale.

Il Presidente della Repubblica Kaïs Saïed ha annunciato lo scioglimento del Consiglio superiore della magistratura “per porre fine alla deplorevole situazione della giustizia”, annunciando che a breve sarà emanato un decreto in tal senso. Parlando a Reuters nella prima reazione pubblica dei membri del Consiglio giudiziario supremo, il suo capo Youssef Bouzakher ha affermato che la decisione del presidente rappresenta un tentativo per portare i giudici sotto l’istituzione presidenziale. (La Presse de Tunis)

Nove soldati pakistani e venti militanti uccisi negli attacchi a due basi militari in Afghanistan.

Da quando si è ritirata da un accordo di cessate il fuoco mediato dai talebani a dicembre, l’organizzazione Tehrik-e-Taliban Pakistan (TTP) ha intensificato gli attacchi alle basi militari nella provincia del Belucistan sudoccidentale del Pakistan. (Al Jazeera)

Una rara sessione del parlamento palestinese potrebbe fornire indizi sulla successione ad Abbas.

Il Consiglio centrale dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina (OLP) si è riunito l’ultima volta nel 2018, ostacolato dalle divisioni interne tra i palestinesi. Hamas e i movimenti islamici della Jihad hanno rifiutato l’invito a partecipare all’incontro di domenica, dicendo che Abbas doveva prima istituire riforme per la condivisione del potere. L’anziano leader, che ha una storia di problemi cardiaci, non ha proposto un successore. Entrambi i gruppi accusano Abbas, che non tiene le elezioni presidenziali dal 2005, di non aver fatto abbastanza per sanare le divisioni tra palestinesi. Abbas, a sua volta, incolpa Hamas per le attuali divisioni. (Al Arabiya)

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