Ultim’Ora III/024 – Dorothy Day era troppo di sinistra per essere una santa cattolica?

Cos’è un punto di Lagrange, destinazione finale del telescopio spaziale James Webb?

Nel 18° secolo, il matematico italo-francese Joseph-Louis Lagrange (nato La Grangia) stabilì che due corpi dotati di grande massa, tramite l’interazione della rispettiva forza gravitazionale, consentono a un terzo corpo dotato di massa molto inferiore di mantenere una posizione stabile relativamente ad essi. Un piccolo oggetto in un tale punto non sarebbe attratto né dal sole o né dalla Terra, ma rimarrebbe più o meno stabile. A differenza del suo predecessore, l’ Hubble, il telescopio James Webb non sarà in orbita attorno alla terra, ma orbiterà attorno al sole in un’area dello spazio nota come punto di Lagrange, dove la delicata sovrapposizione della gravità dal sole e dalla terra e le forze centrifughe dalla sua orbita consentiranno al telescopio di mantenere la sua posizione rispetto alla terra quasi (ma non del tutto) senza alcuno sforzo. (Popular Science)

La cocaina di Dio: alcune bande di Rio mescolano fede e violenze.

Nelle favelas della città, una nuova generazione di “narco-pentecostali” vende la droga in nome di Cristo. (The Guardian)

Turchia: arrestata una nota giornalista che avrebbe insultato il presidente Erdoğan.

Sedef Kabaş rischia la reclusione per avere citato un proverbio in maniera poco rispettosa del presidente, con i colleghi che condannano l’arresto come un tentativo di intimidire i media. “Una testa coronata diventa più saggia. Ma vediamo che non sempre è vero”, aveva affermato la giornalista durante una trasmissione di Tele1, aggiungendo che “un toro non diventa re perché entra nel palazzo reale, perché von la sua presenza tutto il palazzo diventerà una stalla”. (BBC)

In Burkina Faso, la sede del partito al governo è stata data alle fiamme mentre in diverse caserme si sono uditi colpi di armi da fuoco.

Secondo fonti governative “non si è trattato di un tentativo di colpo di stato da parte dell’esercito”, ma di una forma di ammutinamento da parte dei militari che chiedono maggiore impegno nella lotta contro i militanti islamici. (Le Monde)

Per molti di coloro che hanno marciato sul Campidoglio il 6 gennaio del 21, quello doveva essere solo l’inizio.

Ma anche per coloro che, pur partecipando al raduno di Trump non hanno mai violato il Campidoglio, quella data non è stata una giornata buia per la nazione, ma un nuovo inizio. (The New York Times)

Dorothy Day era troppo di sinistra per essere una santa cattolica?

A conclusione di un’indagine ventennale, l’arcidiocesi di New York ha inviato gli atti al Vaticano per il proseguimento del processo di canonizzazione dell’attivista sociale morta nel 1980.  Dorothy Day è stata una giornalista e attivista sociale statunitense. Famosa per le sue campagne di giustizia sociale in difesa dei poveri, dei senzatetto e dei lavoratori, si convertì al cattolicesimo nel 1927.  La sua causa di canonizzazione è stata proposta nel 1883. Molti oppositori l’hanno giudicata indegna a causa dei suoi “peccati di gioventù” (sessualità prematrimoniale e aborto); ciononostante, Giovanni Paolo II ha concesso all’arcidiocesi di New York il permesso di aprire la causa nel marzo del 2000, elevandola ufficialmente al frango di serva di Dio. Il 24 settembre 2015 Papa Francesco, nel discorso pronunciato davanti al Congresso degli Stati Uniti d’America, l’ha indicata, insieme a Abraham Lincoln, Martin Luther King e Thomas Merton, quale esempio per gli uomini e le donne di quel paese. (The New York Times)

Il Perù chiede aiuti al mondo per ripulire la grande fuoriuscita di petrolio causata dall’eruzione del vulcano Tonga.

Secondo le autorità peruviane, il 15 gennaio una petroliera battente bandiera italiana ha sversato 6.000 barili di petrolio nell’Oceano Pacifico, vicino alla raffineria di La Pampilla fuori Lima. Le autorità peruviane calcolano che la fuoriuscita abbia inquinato quasi due chilometri quadrati  di spiaggia sulla costa del Pacifico del paese, contaminando ventuno spiagge. (The Washington Post)

Il Partito Democratico dell’Arizona vota una mozione di censura per la senatrice Sinema, per la sua opposizione all’abolizione dei dibattiti puramente ostruzionistici.

Sebbene la  censura non abbia alcun effetto pratico, è evidente il crescente allontanamento della senatrice al primo mandato, dal partito che la ha eletta, già irritato dalla sua opposizione al salario minimo e a una legge federale sul diritto di voto. Sinema, che nel 2018 è stata la prima democratica a vincere un seggio al Senato degli Stati Uniti in Arizona dopo una generazioni di senatori repubblicani, è emersa come una forza importante a Washington grazie al suo voto decisivo in un senato 50 contro 50. (The Washington Post)

Continua la situazione di stallo vicino alla prigione siriana dove sono detenuti i militanti del gruppo Stato Islamico.

Le forze curde affermano che i militanti dell’IS hanno organizzato un nuovo attacco al carcere nel tentativo di rompere il cordone di sicurezza e liberare i detenuti che hanno ancora il controllo di parti della prigione. Si ritiene che a Gweiran siano detenuti più di 3.000 sospetti militanti IS, 600 dei quali con meno di  18 anni. (Associated Press)

Crisi finanziaria del Libano: come è potuto succedere?

Il Libano è alle prese con una profonda crisi economica dopo che i governi che si sono avvicendati dopo la guerra civile del 1975-1990 hanno accumulato debiti su debiti senza preoccuparsi troppo del futuro. Le banche sono paralizzate. I risparmiatori hanno i conti in dollari bloccati e non possono accedere ai propri fondi che comunque oggi valgono una frazione del loro valore originale. La valuta è crollata, gettando nella miseria una larga fascia di popolazione. (Reuters)

Crisi ucraina: le sanzioni economiche occidentali che potrebbero far cambiare idea a Putin.

Ecco di seguito le principali armi nelle mani di Biden: 1. blocco delle esportazioni di circuiti integrati e prodotti elettronici di produzione statunitense; 2. inconvertibilità del rublo in dollari o in altre valute; 3 congelamento dei beni del fondo sovrano russo; 4. disconnessione del sistema finanziario russo dalla rete SWIFT, utilizzata da oltre 11.000 istituzioni finanziarie in oltre 200 paesi; 4. sospensione sine die dell’autorizzazione del gasdotto Nord Stream 2; 5. ulteriori restrizioni all’accesso alle obbligazioni russe al mercato dei capitali e divieto di partecipazione al mercato secondario. (Reuters)

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