Ultim’Ora – VI – 179 –  Tuvalu, addio! In migliaia cercano rifugio in Australia a causa dell’innalzamento del livello del mare.

“Praticamente impossibile riportarli indietro”: il sequestro in massa di bambini ucraini da parte della Russia è un crimine di guerra, affermano gli esperti.

Mentre i confini si spostano e le famiglie si dividono, genitori disperati si recano in Russia per ritrovare i propri figli, molti dei quali sono stati trasferiti in campi militari o orfanotrofi. [The Guardian]

La Danimarca lotta lcontro le false “verità” dell’IA riconoscendo il diritto esclusivo sui tratti somatici.

Un emendamento alla legge rafforzerà la protezione contro le falsificazioni digitali delle identità generate grazie ai programmi d’intelligenza artificiale. Una modifica della legge sul diritto d’autore tutelerà il diritto di tutti al proprio corpo, ai propri tratti somatici e alla propria voce. La legge è la prima del genere in Europa. [The Guardian]

Ruanda e Repubblica Democratica del Congo si preparano a firmare l’accordo di pace negli Stati Uniti, ma rimangono dubbi sulla vaghezza dell’articolato.

Trump ha decantato il suo ruolo nell’avvicinamento dei due paesi, ma la vaghezza dell’accordo suscita critiche. [The Guardian]

Stati Uniti: la Corte Suprema limita la capacità dei giudici di bloccare le decisioni dell’amministrazione Trump.

La Corte Suprema degli Stati Uniti ritiene che le sospensioni nazionali emesse dai giudici federali “probabilmente eccedono i poteri conferiti dal Congresso alle corti federali”. La sentenza riguarda le ingiunzioni a livello nazionale, non la costituzionalità del divieto di cittadinanza per nascita imposto dal presidente Donald Trump sul cui ricorso la Corte si doveva pronunciare.  [The Washington Post]

Gaza: la distribuzione di aiuti alimentari “sembra concepita per umiliare i palestinesi”.

Medici Senza Frontiere segnala un aumento delle ferite da arma da fuoco durante le distribuzioni della Gaza Humanitarian Foundation, una controversa organizzazione sostenuta da Stati Uniti e Israele. Medici Senza Frontiere sollecita lo smantellamento della Gaza Humanitarian Foundation (GHF), sostenendo che la sua “finta distribuzione di cibo” è responsabile del massacro di decine di richiedenti aiuto e costringe i palestinesi “a scegliere tra morire di fame e rischiare la vita per ottenere una misera quantità di cibo”. [Le Monde]

Ucraina: la Russia recluta centinaia di donne africane per assemblare droni kamikaze.

Per intensificare gli attacchi contro l’Ucraina, Mosca ha aumentato la capacità produttiva di droni. In mancanza di manodopera, le fabbriche reclutano donne africane con la promessa di formazione professionale e buoni salari, senza menzionare la natura dei lavori che le attendono. Il reclutamento avviene principalmente in Uganda, Mali, Camerun, Sierra Leone, Botswana e Zimbabwe. [Le Monde]

Cina: a chiusura del Summer Davos 2025, il primo ministro Li Qiang afferma che Pechino punta al raddoppio della spesa delle famiglie per alimentare la crescita.

L’Annuale incontro dei nuovi campioni, o AMNC, riunisce leader globali, innovatori e fautori del cambiamento per affrontare le urgenti sfide economiche, esplorando al contempo nuove frontiere per una crescita sostenibile e inclusiva in un’ottica cinese. [Quotidiano del Popolo]

I mammiferi potrebbero rigenerare i tessuti danneggiati attivando un “interruttore genico”, sostiene un gruppo di ricerca cinese.

Studiando l’incapacità dei topi di rigenerare i danni alle orecchie, ricercatori cinesi hanno scoperto che tale condizione derivava dal fatto che i topi avevano perso i “telecomandi” del DNA che attivano il gene che codifica un enzima in grado di convertire la vitamina A in acido retinoico, un derivato che regola il tipo di cellula che s forma durante lo sviluppo e la riparazione dei tessuti.  Terapie a base di acido retinoico potrebbero funzionare su diversi tipi di tessuto. [South China Morning Post]

Cina: il capo di stato maggiore della marina e uno scienziato nucleare espulsi dall’Assemblea Nazionale del Popolo.

Il viceammiraglio Li Hanjun, capo di stato maggiore della Marina dell’Esercito Popolare di Liberazione, e Liu Shipeng, vice ingegnere capo dell’azienda statale China National Nuclear Corporation, sono le ultime vittime della campagna di epurazione che da molti mesi tiene sulla graticola gli alti vertici dell’esercito e

dell’industria della difesa. [South China Morning Post]

Il monaco cinese “Papa Wu”, famoso per le sue attività a favore dei neonati abbandonati, è indagato per frode.

La polizia afferma che Wu e tre presunti complici sono stati sottoposti a procedimenti penali e che i loro beni sono stati sequestrati o congelati. L’accusa parla di un’appropriazione indebita di fondi per oltre 1,4 milioni di dollari. Wu Bing, 48 anni, noto on il nome monastico di Monaco Daolu, proviene dalla provincia di Jiangsu, nella Cina sud-orientale, e ha iniziato le sue attività filantropiche, ampiamente pubblicizzate, nel 2012. Ha fondato una “Dimora Protettiva” nella provincia di Zhejiang, che, a un certo punto, ha ospitato oltre 50 bambini che lo chiamavano affettuosamente “Papà Wu”. La notizia ha suscitato incredulità e indignazione in tutto il paese. [South China Morning Post]

Ucraina: la Russia occupa un importante giacimento di litio oggetto dell’accordo minerario tra Stati Uniti e Kiev.

L’occupazione evidenzia una criticità fondamentale dell’accordo tra Trump e Zelensky: di più territorio Mosca si impossessa, meno risorse Kiev può offrire a Washington. [The New York Times]

Armenia: la folla blocca le forze di sicurezza armene che cercano di arrestare un prelato che ha criticato il governo.

Il teso scontro a Etchmiadzin, sede della Chiesa Apostolica Armena, fuori dalla capitale Yerevan, si è concluso con il ritiro delle forze di sicurezza senza arrestare l’arcivescovo Mikael Ajapahyan per evitare di aggravare la situazione. Le immagini sulle reti sociali mostrano sacerdoti in tonaca nera accorsi sul posto mentre si scontrano con la polizia e le campane della vicina cattedrale suonano a raccolta. Mercoledì le autorità avevano arrestato l’arcivescovo Bagrat Galstanyan, leader del movimento di opposizione Lotta Santa, accusato di avere cospirato per rovesciare il governo. [Associated Press]

Tuvalu, addio! In migliaia cercano rifugio in Australia a causa dell’innalzamento del livello del mare.

Quasi un terzo dei circa 11.000 residenti si aggrappa ai visti australiani per sfuggire alle acque che stanno sommergendo l’arcipelago. Nel 2023, l’Australia ha annunciato che avrebbe introdotto dei visti speciali nell’ambito di un trattato bilaterale firmato con Tuvalu, in risposta al cambiamento climatico. L’Australia offrirà 280 visti all’anno. Il primo lotto di visti è stato reso disponibile il 16 giugno, ma le domande sono oltre 3.000. [ABC]

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