Ultim’Ora II/346 – La Libia verso il rinvio delle elezioni.

In Catalogna infuriano le polemiche sull’uso dello spagnolo a scuola.

Dopo una sentenza che sanciva il diritto ad avere almeno un quarto delle lezioni nella lingua di Cervantes, il ministro della pubblica istruzione catalano accusa i tribunali di “rompere la convivenza” imponendo il 25% delle lezioni in spagnolo. (El País)

Tel Aviv: povertà e sfratti nella città più cara del mondo.

Gli abitanti del quartiere di Givat Amal Bet costretti a lasciare il posto a un’ulteriore “gentrificazione”. (The Guardian)

Referendum in Nuova Caledonia: il 96,49% dei votanti dice  “no” all’indipendenza, sullo sfondo di un’astensione che ha superato il 56% degli elettori.

L’affluenza, al 43,90%, è stata in forte calo rispetto ai due precedenti referendum. La popolazione indigena kanak, in gran parte favorevole all’indipendenza, aveva fatto campagna per il boicottaggio. (Le Monde)

Pesca nella Manica: un accordo con Jersey per licenze permanenti.

Alcune nuove licenze di pesca sono state concesse dal governo del Jersey ai pescherecci francesi nell’attuale contesto post-Brexit. Per le autorità locali si tratta di un piccolo passo avanti. (La Manche Libre)

La Libia rinvia la presentazione della lista dei candidati anticipando un probabile rinvio delle elezioni.

Le divergenze sulle regole elettorali non trovano soluzione e mettono in discussione lo stesso calendario delle votazioni, previste per il 24 dicembre prossimo. Il ritardo mette il paese alla mercé di coloro che preferiscono “il potere delle armi al potere della democrazia”. (Al Jazeera)

Guerra d’Etiopia: Lalibela, patrimonio dell’umanità, è tornata nelle mani dei tigrini.

I miliziani della regione settentrionale del Tigré, in Etiopia, hanno riconquistato la storica città di Lalibela. Sede di antiche chiese rupestri, Lalibela era stata presa dalle forze tigrine ad agosto, ma 11 giorni fa queste ne avevano perso il controllo a favore del governo federale. (BBC)

I 10 migliori libri del 2021

I redattori del Times Book Review scelgono i migliori titoli di narrativa e saggistica di quest’anno. (The New York Times)

Il presidente di Haiti Jovenel Moïse, ucciso lo scorso 7 luglio, aveva un elenco dei trafficanti di droga. I suoi assassini volevano riprenderlo.

Nei mesi precedenti il suo omicidio, il presidente Jovenel Moïse aveva adottato una serie di misure per combattere i trafficanti di droga e armi. In molti pensano che sia stato ucciso proprio per questo. (The New York Times)

Gli stati arabi del Golfo che si erano opposti all’accordo sul nucleare iraniano ora corteggiano Teheran.

Governi come l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti temono che il mancato ritorno ai termini originari dell’accordo sul nucleare, con la revoca da parte degli Stati Uniti delle sanzioni economiche in cambio di rigidi limiti alle attività nucleari dell’Iran, possa portare a uno scontro diretto con USA e Israele. (The Washington Post)

Immagini satellitari suggeriscono che un lancio spaziale iraniano sia alle porte.

L’Iran sembra prepararsi per un lancio nello spazio mentre a Vienna continuano i negoziati sul suo accordo nucleare con le potenze mondiali. I media statali iraniani hanno pubblicato un elenco dei prossimi lanci di satelliti nel quadro del programma spaziale civile della Repubblica islamica, afflitto da una serie di fallimenti. La Guardia rivoluzionaria paramilitare iraniana gestisce un proprio programma parallelo e lo scorso anno ha messo in orbita con successo un satellite. (Associated Press)

Per Putin lo scioglimento dell’URSS e il “crollo della Russia storica” sono stati una tragedia.

Il leader russo lo ha dichiarato durante un’intervista per un documentario televisivo dal titolo “La Russia e la sua storia recente” mandato in onda sull’emittente Rossiya-1. (Tass)

Alibaba ha licenziato una dipendente che aveva accusato un ex collega di violenza sessuale.

La notizia è stata pubblicata dal quotidiano Dahe Bao  di Zhengzhou, nello Henan, (Reuters)

Quattro morti in una sparatoria in un campo palestinese in Libano.

Uomini armati di Fatah avrebbero deliberatamente aperto il fuoco contro le persone che prendevano parte a un corteo funebre, riferisce un funzionario di Hamas che non vuole essere nominato. (France 24)

Ultimo minuto

Leggi le ultime notizie dalle principali agenzie giornalistiche del mondo

Ultim’Ora – Notizie e idee dal mondo, trascurate o minimizzate dai media italiani di oggi.