Ultim’Ora II/317 – L’Occidente ha responsabilità storiche per i cambiamenti climatici.

Filippine: Sara Duterte-Carpio si candida (forse contro il padre) come vice di Ferdinand Marcos.

La politica filippina sta prendendo una svolta bizzarra, con la possibilità che l’attuale presidente Rodrigo Duterte corra contro sua figlia per la vicepresidenza alle elezioni del prossimo anno. Annunciata da tempo come candidata alla successione del padre, Sara Duterte-Carpio, 43 anni, ha accettato ufficialmente di candidarsi alla vicepresidenza in coppia con il candidato presidente Ferdinand Marcos jr., per il partito Lakas (Forza) dell’ex presidente Gloria Arroyo, al quale si è iscritta solo giovedì. Anche il padre, Rodrigo Duterte sembra deciso a candidarsi alla carica di vicepresidente con un candidato presidente fantoccio. (The Manila Times)

Oppressa dall’inquinamento, Nuova Delhi annuncia la chiusura delle scuole per una settimana.

La capitale indiana invita i dipendenti pubblici e del settore privato a lavorare possibilmente da casa per alleggerire la cappa dell’inquinamento atmosferico che ha raggiunto livelli allarmanti. (The Guardian)

I verdi tedeschi sono insoddisfatti della svolta dei negoziati per la formazione del nuovo governo di coalizione.

Gli ambientalisti si rammaricano dell’assenza di misure climatiche specifiche nell’accordo di coalizione con SPD e liberali e vogliono discutere ancora. (Le Monde)

Libia: l’ombra della  Russia e della Turchia pesa sui preparativi per le imminenti elezioni.

Ansiosa di porre fine a un decennio di violenze, la comunità internazionale auspica elezioni “libere” e “credibili”.  Mentre il cessate il fuoco concordato tra i belligeranti regge da un anno ed è in carica un governo che riunisce le diverse fazioni, le elezioni presidenziali e legislative dovrebbero svolgersi contemporaneamente e i loro risultati dovrebbero essere riconosciuti ed accettati da tutte le forze coinvolte. Ma le divergenze sulle modalità delle elezioni non sono ancora appianate e anche la legge elettorale resta da votare. (Le Monde)

A Kandahar, gli sciiti sono intrappolati tra ISIS e talebani.

La paura dello Stato Islamico e la sfiducia nei confronti dei nuovi governanti affliggono la minoranza religiosa dell’Afghanistan, bersaglio di sanguinosi attentati. (Le Monde)

L’informatica classica dell’Accademia cinese delle scienze affronta l'”impossibile” per sfidare la “supremazia quantistica” di Google.

L’Accademia cinese afferma di aver sviluppato un algoritmo per eseguire un compito “ritenuto impossibile per l’informatica classica” e che un milione di calcoli non correlati effettuati col loro metodo presenta una fedeltà maggiore di quella del computer quantistico di Google. (South China Morning Post)

COP26: i magnati miliardari dei combustibili fossili Mukesh Ambani e Gautam Adani hanno la bacchetta magica per realizzare le ambizioni dello “zero carbonio” dell’India?

I due uomini più ricchi dell’Asia, che hanno fatto fortuna grazie al carbone e al petrolio, sono in competizione per offrire al paese l’energia verde che soddisferebbe gli ambiziosi obiettivi climatici del primo ministro Narendra Modi. (South China Morning Post)

Come ha fatto Falguni Nayar di Nykaa a diventare la miliardaria più ricca dell’India?

Partendo da una piccola banca d’investimenti è diventata imprenditrice della cosmetica e della moda fino ad accumulare un patrimonio netto di quasi 7 miliardi di dollari, dopo aver lanciato la FSN, società madre del suo marchio Nykaa, alla borsa di Mumbai. La sua straordinaria ascesa è stata alimentata da accordi di collaborazione con attori di Bollywood come Katrina Kaif e Alia Bhatt, oltre che da un’abile diversificazione in un mercato in espansione. (South China Morning Post)

L’Occidente ha responsabilità storiche per i cambiamenti climatici. Un grafico lo dimostra.

Una delle più grandi battaglie al vertice sul clima delle Nazioni Unite a Glasgow è se, e come, le nazioni più ricche del mondo, che sono finora sproporzionatamente responsabili del riscaldamento globale, debbano risarcire le nazioni più povere per i danni causati dall’aumento delle temperature. I paesi ricchi, tra cui Stati Uniti, Canada, Giappone e gran parte dell’Europa occidentale, rappresentano solo il 12% della popolazione mondiale, ma sono responsabili del 50% di tutti i gas serra rilasciati negli ultimi 170 anni. (The New York Times)

Nelle più estreme profondità della terra e nella fatica estrema, un minatore cinese ha scoperto i vertici della poesia.

Chen Nianxi è diventato famoso come “poeta operaio migrante”, dando voce ai lavoratori cinesi normalmente invisibili nei cenacoli culturali. (The New York Times)

Johnson & Johnson, azienda iconica sotto pressione, prevede di dividersi in due.

Dopo 135 anni ha annunciato l’intenzione di dividersi in un’azienda di prodotti di consumo e un’azienda medica. (The New York Times)

L’evoluzione della senatrice statunitense Sinema, ago della bilancia per molte decisioni strategiche di Biden: una volta “socialista che veste Prada”, oggi punto di riferimento dei grandi finanziatori politici.

Vent’anni fa, da attivista del Partito dei Verdi in corsa per il consiglio comunale di Phoenix, paragonava la raccolta di fondi per le campagne elettorali a pura “corruzione”. Ora, senatrice al primo mandato dell’Arizona, non ha più questi scrupoli e si oppone all’aumento delle aliquote fiscali per le società e gli individui facoltosi e al piano che avrebbe sostanzialmente ridotto il costo dei farmaci da prescrizione per i beneficiari di Medicare. (Associated Press)

I sudanesi manifestano contro la virata dittatoriale dell’esercito. La polizia spara e fa cinque morti.

Decine di migliaia di persone sono scese in piazza nella capitale sudanese Khartoum e in altre città per protestare contro il colpo di stato militare, nonostante le forze di sicurezza sparino lacrimogeni e proiettili per disperderle. (Associated Press)

In Ecuador la violenza carceraria fa ancora 58 morti e una dozzina di feriti.

Il penitenziario, situato nella città meridionale di Guayaquil, è lo stesso carcere in cui, a fine settembre, sono stati uccisi 119 detenuti. (El Universo)

Il tribunale ecuadoriano congela il conto in banca dell’ex presidente Rafael Correa indagato per corruzione.

Correa e altri 19, tra cui il suo ex vicepresidente che è già in carcere per un altro caso di corruzione, sono accusati di aver accettato tangenti per $ 7,5 milioni in cambio di appalti pubblici per finanziare le campagne elettorali del partito tra il 2012 e il 2016. (Diario Las Americas)

L’emiro del Kuwait avvia il processo per concedere l’amnistia ai dissidenti.

Sheikh Nawaf al-Ahmad al-Sabah ha incaricato il presidente del parlamento, il primo ministro e il capo del consiglio giudiziario supremo di raccomandare le condizioni e i termini dell’amnistia prima che venga emessa per decreto. (Reuters)

Fonti

Per la redazione di questa edizione sono state utilizzate le seguenti fonti: ABC, AP, FAO, Haaretz, Hurriyet Daily News, Independent, New Straits Times, O Globo, Rainforest Action Network, Reuters, Scientific American, South China Morning Post, The Guardian, The Jerusalem Post, The New York Times, The Times, The Washington Post, Wikipedia.

Ultimo minuto

Leggi le ultime notizie dalle principali agenzie giornalistiche del mondo

Ultim’Ora – Notizie e idee dal mondo, trascurate o minimizzate dai media italiani di oggi.